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Abstract e indici

Sistema 231, 2/2022
Sistema 231, 2/2022
Sistema 231, 2/2022

Il profitto confiscabile nei reati associativi e i princìpi di legalità e di irretroattività degli illeciti amministrativi ex D. Lgs. 231 del 2001 alla luce di Cass. Pen., Sez. IV, n. 47010 del 17 dicembre 2021

Confiscable profit in associative crimes and the principles of legality and non-retroactivity of administrative offences pursuant to Legislative Decree 231 of 2001 in the light of Cass. Pen., Sect. IV, n. 47010, December 17th, 2021

di Italia Caminiti

Abstract

Con la sentenza in commento, la Suprema Corte ha affrontato due temi di estremo interesse con riferimento alla responsabilità degli enti ex D. Lgs. 231 del 2001 in materia di reati associativi finalizzati alla commissione di reati tributari. In particolare, il Giudice di Legittimità si è soffermato sulle modalità di determinazione del profitto confiscabile all’ente quando l’illecito amministrativo oggetto di accertamento sia un reato associativo: fattispecie che – come noto – è spesso rappresentata come la cornice organizzativa entro cui si realizzano una serie di reati (i cosiddetti reati-fine), ma che mantiene la propria autonomia rispetto a questi ultimi anche nell’individuazione del profitto derivante dallo specifico reato, che si identifica nel complesso dei vantaggi direttamente conseguenti dall’insieme dei reati fine. Un ulteriore tema affrontato dalla pronuncia qui esaminata è rappresentato dall’applicazione dei princìpi di legalità e di irretroattività affermati dall’art. 2 D. Lgs. 231 del 2001, in ossequio al quale le misure sanzionatorie previste a carico dell’ente sono applicabili solo in virtù di una previsione legislativa espressa, che sia entrata in vigore prima della commissione del fatto e che comprenda sia l’illecito che la specifica sanzione.

With the sentence under review, the Supreme Court addressed two issues of extreme interest with reference to the liability of entities pursuant to Legislative Decree 231 of 2001 in the matter of associative crimes aimed at the commission of tax offences. In particular, the Judge of Legitimacy focused on the methods to determine the profit that can be confiscated from the entity when the administrative offence under investigation is an associative crime: a case that - as is well known - is often represented as the organizational framework within which a series of crimes (the so-called purpose-crimes) are carried out, but which maintains its autonomy with respect to the aforementioned purpose-crimes also in recognizing the profit deriving from the specific crime, which is identified in the complex of advantages directly resulting from the set of purpose-crimes. A further issue addressed by the here examined sentence is represented by the application of the principles of legality and non-retroactivity stated by art. 2 Legislative Decree 231 of 2001, in compliance with which the sanctions provided for the entity are applicable only by virtue of an express legislative provision, which entered into force before the commission of the fact and which includes both the offence and the specific sanction.

 

*Contributo sottoposto a referaggio esterno con il sistema del doppio cieco secondo le regole della rivista e valutato positivamente.

 

Sommario

1. Il caso oggetto di esame da parte della Suprema Corte

2. Le conclusioni a cui sono pervenuti i giudizi di merito e il precedente giudizio di legittimità

3. Le valutazioni della Suprema Corte in merito alla determinazione del profitto confiscabile nel caso di illecito amministrativo dipendente dal reato di associazione a delinquere finalizzato alla commissione di reati tributari

4. Le valutazioni della Suprema Corte in merito ai principi di legalità e di irretroattività degli illeciti amministrativi

5. Considerazioni conclusive

 

1. The case examined by the Supreme Court

2. The conclusions reached by the judgments of merit and the previous judgment of legitimacy

3. The assessment of the Supreme Court regarding the determination of the confiscable profit in case of an administrative offence related to the crime of criminal association aimed at the commission of tax offenses

4. The assessment of the Supreme Court regarding the principles of legality and non-retroactivity of administrative offences

5. Final considerations

 

Il modello di organizzazione, gestione e controllo e l’assetto organizzativo, amministrativo e contabile: e pluribus unum?

The compliance program and the organizational, administrative, and accounting structure: e pluribus unum?

di Vittore d'Acquarone e Riccardo Roscini-Vitali

Abstract

Il modello di organizzazione, gestione e controllo (artt. 6 e 7, decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231) e l’assetto organizzativo, amministrativo e contabile (art. 2086, comma 2, c.c.) sono tra loro sovrapponibili ed espressione di un sistema unitario e organico? Nel presente contributo, gli autori cercano di rispondere a tale interrogativo e a partire dalla risposta tentano di tracciare le coordinate di un possibile rapporto tra il modello e l’assetto in ottica di ridimensionamento degli istituti e precisazione dei ruoli e delle responsabilità nell’ambito del governo dei rischi aziendali.

The compliance program (articles 6 and 7, legislative decree 8 June 2001, no. 231) and the organizational, administrative, and accounting structure (article 2086, paragraph 2, of the Italian civil code) are superimposable and expression of a unitary and organic system? In this paper, the authors try to answer this question and, starting from the answer, they try to trace the coordinates of a possible relationship between the compliance program and the structure with a view to resizing the institutions and clarifying the roles and responsibilities in the context of corporate risk management.

 

*Contributo sottoposto a referaggio esterno con il sistema del doppio cieco secondo le regole della rivista e valutato positivamente.

 

Sommario

1. La research question

2. Il catalogo dei doveri organizzativi, amministrativi e contabili degli amministratori

2.1 I doveri di gestione

2.2 I doveri di amministrazione

2.2.1 Le cc.dd. corporate activities

2.3 I doveri di direzione

2.3.1 La definizione del quadro dell’organizzazione e delle strategie aziendali

2.3.2 L’assetto organizzativo, amministrativo e contabile

2.3.2.1 L’assetto organizzativo

2.3.2.2 L’assetto amministrativo

2.3.2.3 L’assetto contabile

2.3.3 I flussi informativi

2.3.4 La valutazione dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile

2.3.5 La pianificazione dell’attività d’impresa

2.4 Focus sui doveri degli amministrati nella gestione delle operazioni straordinarie

2.5 I doveri di controllo degli amministratori

3. Il catalogo dei doveri dell’organo di controllo

3.1 Il perimetro di controllo del collegio sindacale

3.2 I doveri e poteri dei sindaci

4. Conclusioni

 

1. The research question

2. The catalog of the organizational, administrative, and accounting duties of the directors

2.1 The duties of management

2.2 The duties of administration

2.2.1 The corporate activities

2.3 The duties of management

2.3.1 The definition of the organizational framework and corporate strategies

2.3.2 The organizational, administrative, and accounting structure

2.3.2.1 The organizational structure

2.3.2.2 The administrative structure

2.3.2.3 The accounting structure

2.3.3 Information flows

2.3.4 The assessment of the adequacy of the organizational, administrative, and accounting structure

2.3.5 Business planning

2.4 Focus on the duties of the administrators in the management of extraordinary transactions

2.5 The supervisory duties of the directors

3. The catalog of duties of the supervisory body

3.1 The control perimeter of the board of statutory auditors

3.2 The duties and powers of the mayors

4. Conclusions

 

La Compliance 231 nelle società sottoposte a misure di prevenzione patrimoniali: il Caso Uber

The role of Italian Compliance in the companies to which preventive measures have been applied: the Uber Case

di Marcella Vulcano

Abstract

Il contributo delinea il ruolo della compliance 231 nelle società sottoposte a misure di prevenzione, sia in ambito giurisdizionale che amministrativo e approfondisce la funzione dei Modelli di organizzazione, gestione e controllo ex d.lgs. n. 231/2001 nel programma di risanamento aziendale prescritto dal Tribunale alle aziende sottoposte a misure di prevenzione patrimoniali, in particolare nella prevenzione “mite”. L’autrice ricostruisce il processo che ha portato una nota azienda del settore Food Delivery a ristrutturare la sua attività e ad introdurre presidi e strutture di compliance per la prevenzione di reati relativi al rapporto con i lavoratori autonomi, c.d. riders.

The article describes the role of Italian compliance in the companies to which preventive measures have been applied, both in the judicial and administrative areas. The author analyzes the function of the compliance models pursuant to Legislative Decree no. 231/2001 in the implementation of the corporate reorganization program prescribed by the Court, with particular attention to the soft-prevention measures.The author describes the process by which a famous company in the Food Delivery sector has adopted, on the recommendation of the Court, specific compliance safeguards for the prevention of crimes relating to the relationship with self-employed workers, so-called riders.

 

*Contributo sottoposto a referaggio esterno con il sistema del doppio cieco secondo le regole della rivista e valutato positivamente.

 

Sommario

1. Introduzione

2. La Compliance 231 nella prevenzione “mite”: controllo giudiziario e amministrazione giudiziaria ex artt. 34-bis e 34 del codice antimafia

2.1 La funzione e la durata dell’Organismo di Vigilanza

2.2 Rapporti tra Organismo di Vigilanza e Amministratore Giudiziario

2.3 La Compliance 231 nella nuova “Prevenzione collaborativa” ex art. 94-bis d.lgs. n. 159/2011

3. Il Modello 231 nelle imprese sottoposte a sequestro e a confisca

4. Il ruolo centrale della Compliance 231 nell’amministrazione giudiziaria di Uber Italy Srl

4.1 Le modifiche organizzative ed il nuovo modello organizzativo e gestionale

4.2 La Parte Speciale del Modello 231

4.3 Il Protocollo “Rapporti con i Corrieri”

4.4 Il Protocollo “Salute e Sicurezza sul lavoro”

4.5 Le verifiche sull’adeguatezza del Modello

4.5.1 L’idoneità del modello ai fini esimenti ed impeditivi rispetto al reato di cui all’art. 603 bis c.p. e ad altri reati presupposto

4.6 Comunicazione e Formazione Compliance 231

4.7 Il Protocollo contro il Caporalato: dalla Prefettura di Milano al Ministero del Lavoro

4.8 L’esito della misura

5. Riflessioni conclusive

 

1. Introduction

2. Compliance measures in “mild” prevention: judicial control and judicial administration pursuant to art. 34-bis and 34 of the anti-mafia code

2.1 The function and duration of the Supervisory Board

2.2 Relations between the Supervisory Board and the Judicial Administrator

2.3 Compliance models in the new “Collaborative Prevention” pursuant to art. 94-bis of Legislative Decree no. 159/2011

3. The Compliance model in companies subject to seizure and confiscation

4. The role of Compliance in the judicial administration of Uber Italy Srl

4.1 The organizational changes and the new organizational and management model

4.2 The Special Part of the Compliance Model

4.3 The “Relations with Couriers” Protocol

4.4 The “Occupational Health and Safety” Protocol

4.5 Checks on the adequacy of the Model

4.5.1 The suitability of the model for the purposes of exemption and impediments with respect to the crime referred to in art. 603 bis c.p. and other predicate offenses

4.6 Compliance Communication and Training

4.7 The Protocol against the exploitation of labor: from the Prefecture of Milan to the Ministry of Labor

4.8 The outcome of the measure

5. Final arguments

 

Modello 231 e attività dell’Organismo di Vigilanza nel settore dei servizi idrici integrati

Organizational Model according to the Decree no. 231/2001 and the activities of the Supervisory Board in the integrated water services sector

di Letizia Catalano, Daniel Vezzani, Pier Simone Ghislieri Marazzi

Abstract

L’articolo si propone di illustrare le peculiarità dell’applicazione del D. Lgs. 231/2001 alle imprese del settore dei servizi idrici integrati, nel quale gli autori hanno maturato consolidate esperienze. Il contributo si soffermerà, in particolare, sulla disamina dei processi aziendali maggiormente esposti a rischi e dei presidi da adottare, nonché sul ruolo dell’OdV nella verifica della adeguatezza del Modello 231 e nei rapporti con gli altri organi di controllo.

The article aims to illustrate the peculiarities of the application of Legislative Decree 231/2001 to companies in the integrated water services sector, in which the authors have gained extensive experience. The contribution will focus, in particular, on an examination of the business processes most exposed to risk and the measures to be taken, as well as the role of the Supervisory Board in verifying the adequacy of the Model 231 and in relations with other control bodies.

 

*Contributo sottoposto a referaggio esterno con il sistema del doppio cieco secondo le regole della rivista e valutato positivamente.

 

Sommario

1. Le peculiarità del settore: quadro normativo e soggetti

2. I processi sensibili, reati rilevanti e protocolli di comportamento nel Modello 231 “integrato”

3. Le attività dell’Organismo di Vigilanza e i rapporti con gli altri organi di controllo

3.1 Compiti e poteri dell’OdV

3.2 Il rapporto dell’OdV con gli altri organi societari

4. Conclusioni

 

1. The peculiarities of the sector: regulatory framework and actors

2. Risk areas, relevant offences and behavioural protocols in the ‘integrated’ Model 231

3. The activities of the Supervisory Board and the relations with other control bodies

3.1 Tasks and powers of the Supervisory Board

3.2 The Supervisory Board’s relationship with other corporate bodies

4. Conclusions