AI ACT: effettivi i primi divieti e le relative sanzioni

AI ACT: effettivi i primi divieti e le relative sanzioni
A partire da inizio febbraio 2025, con l’entrata in vigore del Regolamento europeo sull’Intelligenza artificiale (AI Act) scattano i primi divieti per i sistemi di AI classificati a rischio inaccettabile. La normativa, approvata l’anno scorso dall’Unione europea, prevede regole dettagliate per l’impiego e lo sviluppo dei sistemi dei sistemi di Intelligenza artificiale. L’AI Act adotta un approccio basato sul rischio con l’obiettivo principale di tutelare i diritti fondamentali dei cittadini come previsti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. In particolare, dal 2 febbraio 2025, sono entrati in vigore i divieti per i sistemi di AI che comportano rischi inaccettabili. La legge si pone come obiettivo quello di ridurre i danni che derivano dall’uso irresponsabile delle tecnologie di AI.
I divieti riguardano quei sistemi di Intelligenza artificiale troppo pericolosi per essere utilizzati, come ad esempio quelli che operano con tecniche manipolatorie come il riconoscimento delle emozioni sul posto di lavoro. Il divieto comprende anche tecniche di social scoring e l’uso dell’Intelligenza artificiale per prevedere i crimini basandosi solo sulle caratteristiche fisiche di una persona. L’AI Act proibisce queste applicazioni.
Di seguito alcuni tra i principali sistemi di AI vietati: manipolano e influenzano le decisioni degli individui utilizzando tecniche ingannevoli; classificano gli individui in base al loro comportamento sociale; sistemi che sfruttano le vulnerabilità degli individui per influenzare il loro comportamento; creano sistemi di riconoscimento facciale; classificano gli individui in base ai dati biometrici per dedurre la loro razza, opinioni politiche, orientamento sessuale.
L’AI Act si applicherà in diverse fasi, con scadenze che ne faciliteranno l’adozione. Tra le tappe principali dell’AI Act rientrano: febbraio 2025 per l’entrata in vigore dei divieti, inizia l’applicazione delle norme riguardanti il riconoscimento facciale non autorizzato; entro agosto 2025 scatterà la piena applicazione delle norme di governance; infine, entro agosto 2027 saranno pienamente applicatele norme per i sistemi che integrano l’IA in prodotti regolamentati.
Il Regolamento europeo sull’Intelligenza artificiale prevede delle sanzioni piuttosto pesanti per le istituzioni e gli organismi che non rispetteranno le disposizioni previste. In particolare, fino a 35 milioni di euro per violazioni relative a pratiche vietate, fino a 7 milioni per la fornitura di informazioni incomplete agli organismi notificanti in risposta ad una richiesta.
L’ufficio Europeo per l’IA avrà il compito di monitorare l’applicazione delle disposizioni garantendo che siano in linea con la privacy e i diritti umani.
L'entrata in vigore dell'AI Act modificherà certamente il modo in cui l'Intelligenza artificiale viene impiegata sia in Europa che a livello globale. Il fine principale è quello di posizionare l'Europa come leader nella regolamentazione delle tecnologie AI sicure. Se implementata correttamente, questa normativa potrebbe accrescere la fiducia dei cittadini nelle nuove tecnologie. Tuttavia, il successo dell'AI Act dipenderà dalla sua capacità di adattarsi e affrontare le sfide legate all'evoluzione delle tecnologie. Inizio modulo
Solo il tempo mostrerà se sarà in grado di trovare un equilibrio tra la salvaguardia dei diritti umani e la spinta all'innovazione digitale.