x

x

Assegni sammarinesi indesiderati in Italia

Credits: Lorenzo Castagnone via unsplash
Credits: Lorenzo Castagnone via unsplash

Forti dubbi sull’interpretazione della circolare Bankitalia che stravolge il regolamento dei flussi finanziari fra San Marino ed il nostro paese (si veda Sole 24 Ore del 14 gennaio).

Il documento, insieme al rinvio a giudizio del Moneyval, è un duro colpo per l’enclave sammarinese, ma anche per le banche italiane che prestano servizi a clienti che hanno rapporti con imprese, privati o banche di San Marino.

Ora vanno gestiti come fossero extra europei quei flussi finanziari originati dallo staterello situato nel cuore dell’Italia e da sempre integrato nel sistema nazionale degli incassi e pagamenti. Le fitte connessioni fra i soggetti sammarinesi e quelli italiani generano infatti una quantità enorme di movimenti finanziari (si pensi ai pagamenti incrociati di beni e servizi, incassi commerciali, affitti, stipendi e così via).

Il punto cruciale sta nell’interpretazione del paragrafo 4 del documento, relativo agli obblighi antiriciclaggio a carico delle banche italiane. Se il trattamento degli assegni circolari emessi a San Marino per il tramite di banche sammarinesi appare chiaro (occorre effettuare l’adeguata verifica sul richiedente), desta perplessità l’accenno agli assegni bancari. Per quanto attiene all’assegno tratto su banca italiana e negoziato a San Marino va da sé che ricorrono gli obblighi di adeguata verifica sul conto corrente del traente (artt. 18, 19, 20 D.Lgs. 231/07), ma c’è da capire quali ulteriori obblighi vi siano nei confronti del prenditore sammarinese. Viceversa per l’assegno tratto su banca sammarinese e negoziato in Italia, la verifica costante del conto del presentatore dovrebbe cogliere lo scopo dell’operazione e l’origine dei fondi (art. 19). Ma la forte suasion di Via Nazionale impone che l’adeguata verifica si estenda alle informazioni sul traente sammarinese? E tali informazioni andrebbero acquisite “anche mediante accesso diretto”? E di quali informazioni si tratterebbe? Come comportarsi se l’assegno è pervenuto al cliente italiano mediante girata?

L’acquisizione di informazioni “riferite” dal cliente italiano, per completare l’adeguata verifica su questi effettuata, è obbligo già noto. Ma la faccenda si complica se l’adeguata verifica deve riguardare i soggetti sammarinesi. Una lettura intransigente vuole che nell’impossibilità di svolgerla la banca si astenga dall’esecuzione dell’operazione oppure segnali la medesima come sospetta. Sarebbe così ingessata l’operatività con i clienti ed isolato di fatto San Marino dal sistema di incassi e pagamenti.

Va osservato che il Regolamento Ce 1781/06 comporta, per il trattamento elettronico di fondi (bonifici) da e verso San Marino, l’acquisizione di un minor numero di informazioni (nome, cognome, indirizzo e numero del conto). In forza della diretta applicabilità in Italia del Regolamento, nessun problema per Mav, Riba, Rid, carte di credito e debito, sempre che vengano rispettate determinate condizioni (ad esempio non sono ammessi i flussi generati da carte non nominative).

Dunque il nodo da sciogliere riguarda gli assegni, interessati anche da criticità operative. Gli assegni tratti su San Marino andranno infatti gestiti come “esteri” ed il sistema non è pronto per accogliere tale cambiamento. Il nocciolo della questione è che le banche sammarinesi sono da sempre inserite nel circuito nazionale: prova ne è il codice abi o l’adesione alle stanze di compensazione. Senza considerare la libera circolazione dei capitali, l’adozione dell’euro da parte di San Marino, la Convenzione del 1991 e l’accordo Ecofin. E’ auspicabile che la soluzione si trovi sul tavolo diplomatico. Il Consiglio Grande della Repubblica di San Marino, infatti, affronterà il tema nei prossimi giorni.

L’affondo di Bankitalia mira a realizzare un interesse generale, per la trasparenza dell’intero sistema bancario, con legittimo sacrificio degli interessi particolari dei soggetti italiani prossimi al Titano, in special modo privati, imprese e banche emiliano - romagnole.

Ma ne sarà valsa la pena quando il Moneyval riprenderà in esame la legislazione sammarinese e forse tutto tornerà all’antico con l’inserimento del paese nella lista degli stati equivalenti?

[www.airant.it]