Assegno unico per i figli: prossimi all’erogazione

Il 23 dicembre 2021 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo recante misure e disposizioni relative all’assegno unico per i figli.
Assegno unico per i figli: finalmente il decreto attuativo
Dopo le prime formulazioni del decreto attuativo della Legge delega n. 46/2021 e, soprattutto, dopo i primi tentativi di approvazione, è stato approvato in via definitiva il Decreto legislativo che dà attuazione alla summenzionata Legge.
Assegno unico per i figli nella volontà del Legislatore
Come chiaramente specificato nella Legge Delega 1 aprile 2021, n. 46, l’introduzione di questa misura di sostegno è vòlta a favorire la natalità, a sostenere la genitorialità e, non da ultimo, a promuovere l’occupazione, con particolare riguardo a quella femminile.
In vista di questi virtuosi obiettivi, il Legislatore delega il Governo ad adottare, entro dodici mesi dall’entrata in vigore della Legge n. 46/2021, “uno o più decreti legislativi volti a riordinare, semplificare e potenziare, anche in via progressiva, le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l’assegno unico e universale”.
L’importanza economica di questo beneficio si evince, tra l’altro, dal coinvolgimento del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, nonché del Ministro dell’economia e delle finanze.
Assegno unico per i figli: disciplina in dettaglio
Oggetto del Decreto legislativo è l’istituzione –a decorrere dal 1° marzo 2022 – dell’assegno unico e universale per i figli a carico. Tale beneficio economico è corrisposto alle famiglie tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo sulla base del proprio ISEE (indicatore della situazione economica equivalente).
Assegno unico per i figli: chi ne beneficia?
L’assegno in argomento è corrisposto ai nuclei familiari:
- “per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a decorre dal settimo mese di gravidanza;
- per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età”, che sia impegnato in un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero in un corso di laurea; che partecipi ad un tirocinio, ovvero ad un’attività lavorativa, ma in possesso di un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro all’anno; che risulti – presso i servizi pubblici per l’impiego- disoccupato e in cerca di lavoro; che svolga il servizio civile universale.
- “per ciascun figlio con disabilità a carico, senza limiti di età”.
Assegno unico per i figli: tra il dire e il fare…soldi in dettaglio
- Per ciascun figlio minorenne è previsto un contributo di euro 175 mensili, spettante in misura piena in caso di ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Nel caso in cui l’ISEE sia superiore, il contributo si riduce gradualmente, fino a raggiungere l’importo di euro 50 per un ISEE pari a euro 40.000. Se l’ISEE dovesse essere ancora superiore, l’importo rimane costante.
- Per ciascun figlio maggiorenne fino al compimento del ventunesimo anno di età, è previsto un importo pari a euro 85 mensili, spettante in misura piena in caso di ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. In caso contrario, il contributo si riduce gradualmente, raggiungendo l’importo di euro 25 in caso di ISEE pari a 40.000 euro e restando costante per livelli di ISEE superiori.
- Per ciascun figlio successivo al secondo, si prevede una maggiorazione di euro 85, in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro e in misura ridotta per livelli superiori di ISEE, fino all’importo di euro 15 in presenza di un ISEE di 40.000 euro.
Assegno unico per i figli disabili
- Per ciascun figlio con disabilità minorenne, gli importi summenzionati sono maggiorati con un contributo pari a 105 euro mensili in caso di non autosufficienza, a 95 euro mensili in caso di disabilità grave e a 85 euro mensili in caso di disabilità media.
- Per ciascun figlio con disabilità maggiorenne con un’età inferiore a 21 anni, la maggiorazione è di euro 50.
- Per ciascun figlio maggiorenne con disabilità di età pari o superiore a 21 anni, la maggiorazione è di euro 85, spettante in misura piena in caso di ISEE pari o inferiore a 15.000 euro o in misura ridotta (gradualmente) per livelli di ISEE superiori, fino al raggiungimento di un importo pari a euro 25 per un ISEE pari a 40.000 euro.
Assegno unico per i figli: le agevolazioni non finiscono qui
- Se le madri hanno un’età inferiore a 21 anni, gli importi sono maggiorati con un importo pari a 20 euro mensili per ciascun figlio.
- Se entrambi i genitori sono titolari di reddito da lavoro, si prevede una maggiorazione per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili in misura piena o ridotta a seconda dell’ISEE. Se l’ISEE supera la soglia dei 15.000 euro, la maggiorazione non è più corrisposta in misura piena, ma è ridotta gradualmente, fino ad annullarsi in caso di ISEE pari a 40.000 euro.
Assegno unico per i figli: come si presenta la domanda
L’assegno unico per i figli a carico sarà erogato dal prossimo mese di marzo, ma le domande potranno essere presentate già a decorrere dal 1° gennaio.
La domanda deve essere presentata in modalità telematica all’INPS.
Oggi mettere in programma il concepimento di un figlio non è proprio all’ordine del giorno, ma l’assegno unico per i figli a carico potrebbe far cambiare idea e spingere chi desidera essere chiamato “mamma o papà” a mettere su famiglia.