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Bonus auto 2022: a quanto ammonta? E come chiederlo?

Tutte le novità sul nuovo bonus auto per il 2022
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Bonus auto: a quanto ammonta? E come chiederlo?

Il Governo nei prossimi giorni emanerà un nuovo decreto. Con esso verrà introdotto il bonus auto, ossia una misura volta a limitare l’inquinamento e indurre i cittadini a sostituire le precedenti autovetture, più pesanti e più inquinanti, con automobili più leggere e con una minore produzione di CO2. È evidente la particolare attenzione per l’ambiente. Ma quali sono le novità che saranno introdotte con il nuovo beneficio?

 

La novità del Bonus auto

Sono circa 670 i milioni stanziati dal Governo per finanziare il bonus auto. Si tratta di una misura volta ad incentivare l’acquisto di nuove auto, purché meno inquinanti.  A chi è rivolto il bonus auto? Il bonus auto è rivolto a tutti gli italiani che voglio comprare una nuova auto.

Tuttavia, ci sono delle precisazioni da fare.

Il contributo può finanziare soltanto l’acquisto di quei veicoli a bassa emissione di anidride carbonica, a diesel o a benzina.

È evidente che la ratio posta alla base del bonus auto sia quella di ridurre le emissioni di CO2.          

La sostituzione delle vecchie auto con quelle meno inquinanti può essere attuata con i 670 milioni del bonus auto. Da programma le emissioni da CO2 dovranno terminare entro il 2030 mentre a fine 2022 saranno stanziati altri 9 miliardi di euro per altri 9 anni per finanziare il bonus auto.

Lo schema dei nuovi incentivi per il 2022 è il seguente:

  • 2000 euro per le auto con emissioni di CO2 da 61 a 135 g/km;
  • 4000 euro per emissioni da 21 a 60 g/km;
  • 6000 euro per la fascia da 0 a 20 g/km.
     

Bonus auto: cosa verrà disposto?

Il Governo sta valutando attentamente il funzionamento del bonus auto per il 2022. Saranno disposti circa 670 milioni soltanto per le auto, di cui 250 milioni per il settore elettrico e altri 250 milioni per l’ibrido plug-in. La restante parte di 170 milioni di euro saranno destinati a finanziare i modelli di auto più diffusi.

Mentre nel 2019 i fondi furono destinati ad imprese, eccetto quelle del settore car sharing, il bonus auto 2022 sarà destinato a tutti i cittadini che intendono acquistare nuove automobili. Ma chi dovrà richiedere il bonus auto? Non saranno gli acquirenti delle auto a richiedere il bonus auto, bensì i concessionari. Infatti, sarà predisposta una specifica piattaforma digitale, ove i concessionari di auto potranno prenotare il bonus per i propri clienti. L’erogazione concreta avverrà alla firma del contratto di acquisto del veicolo.
 

Come funziona il bonus auto?

Rispetto alle cifre minime ricevute nel 2021 ( circa 10 mila euro), l'incentivo per l'auto 2022 avrà un fondo di 670 milioni di euro. Ma cosa sarà disposto?

Il bonus cala da 6500 euro a 4000 per le ibride plug-in, ossia quelle macchine con batterie ricaricabili anche con l’elettricità. Tali auto possono muoversi per alcuni chilometri con il solo motore elettrico e limitando le emissioni tra i 21 e i 60 g/km.

Interessante è la fascia di emissioni popolari: da 61 a 135 g/km. Infatti, il bonus sarà ridotto  da 2.500 a 2mila euro.

Tale fascia comprende quasi tutte le ibride full, ossia quelle  tradizionali. In tali automobili  la parte elettrica non è ricaricabile dalla rete e spinge prevalentemente in accoppiata col motore termico. Ma tale fascia contiene anche le macchine a diesel (anche medio-grandi) e auto a benzina più piccole.
 

Requisiti per il bonus auto

Per poter ottenere l'incentivo per l'automobile, i beneficiari dovranno essere proprietari dell’auto acquistata con incentivo per almeno 12 mesi. Ma cosa succede se il proprietario dell’auto vende la stessa? Per ora resta il punto interrogativo, dato che il testo finale del decreto dovrà chiarire le conseguenze a tale violazione.  E i prezzi? Il decreto bonus auto dovrebbe prevedere :

  •  per le elettriche si scende da 50 a 35mila euro;
  •  per le ibride plug-in da 50 a 45mila euro;
  •  per le altre da 40 a 35mila euro.
     

L’importanza del bonus auto 2022

"La preoccupazione sulla riconversione della filiera automotive è comprensibile", ha evidenziato  Pichetto. "Stiamo varando un piano di accompagnamento pluriennale. Per due-tre anni possiamo prevedere di sostenere economicamente la domanda, ma il grosso dei sostegni dovrà andare alla filiera attraverso nuovi strumenti flessibili come cassa integrazionecorsi di formazione e altre misure che permettano l'adeguamento del sistema industriale".