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Rottamazione ter: rata in scadenza prorogata fino al 7 marzo

Proroga rottamazione ter
Proroga rottamazione ter

Più tempo per pagare la rata di rottamazione ter in scadenza il 28 febbraio da parte dei soggetti che hanno rispettato la maxi scadenza del 14 dicembre 2021. Lo ricorda sul proprio sito istituzionale Agenzia delle Entrate-Riscossione. Ma attenzione ai ritardi: si perde il diritto alla dilazione.

Altra novità di qualche giorno fa riguarda la possibilità di concedere ai contribuenti di effettuare una nuova dilazione per le cartelle esattoriali.

In particolare, nel corso della seduta del 17 febbraio 2022, tra i diversi emendamenti approvati in Commissione Bilancio della Camera, trova spazio la nuova possibilità di accesso al pagamento a rate delle cartelle, senza saldare le somme non versate, per i decaduti prima dello stop alle attività di riscossione disposto a decorrere dall’8 marzo 2020.

Quindi, coloro che sono decaduti dal beneficio della rateazione a causa del Covid-19 possono presentare una nuova richiesta per i piani di dilazione entro il 30 aprile 2022, fino un massimo di 72 rate mensili.

Ma torniamo alla rottamazione ter.

 

Quali sono le prossime scadenze?

La data per il versamento della rata di rottamazione ter è stata prorogata al 7 marzo 2022. È stata, quindi, concessa una settimana in più per far mettere in regola i debitori con i pagamenti.

Dunque, per mantenere i benefici della Rottamazione-ter, i contribuenti che hanno effettuato entro il 14 dicembre 2021 (termine “ultimo” previsto nel DL n. 146/2021 “Decreto Fiscale”) il versamento delle rate dovute per il 2020 e il 2021, dovranno proseguire i pagamenti nel rispetto delle scadenze contenute nella “Comunicazione delle somme dovute”.

Le scadenze previste dal Decreto Legge n. 119/2018 per la “Rottamazione-ter” sono fissate nelle seguenti date:

- 28 febbraio;

- 31 maggio;

- 31 luglio;

- 30 novembre.

Per il versamento entro tali date sono ammessi i cinque giorni di tolleranza. Come già detto, per la rata del 28 febbraio, il termine “ultimo” per effettuare il pagamento è fissato al 7 marzo 2022 (primo giorno lavorativo successivo al 5 marzo).

 

Rottamazione ter: cosa si rischia se i pagamenti vengono effettuati in ritardo?

Si ricorda che in caso di omissione, totale o parziale, o di ritardo superiore a 5 giorni nel pagamento anche di una sola rata della definizione agevolata si incorre in una pluralità di conseguenze negative. In primo luogo, si ripristina il debito originario, comprensivo di sanzioni e interessi di mora, al netto ovviamente dell’importo versato in pendenza della rottamazione. Inoltre, si perde il diritto alla dilazione del debito residuo che può pertanto legittimare l’immediata ripresa delle azioni esecutive dell’agente della riscossione.

 

Come effettuare il pagamento?

È possibile pagare le rate utilizzando gli appositi bollettini corrispondenti alle scadenze previste per il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre.

In caso di smarrimento dei bollettini di pagamento (che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione invia direttamente ai contribuenti), è, comunque, possibile scaricarli dal portale, attraverso l’accesso nella propria area riservata, con pin e password. In alternativa, il contribuente può ricevere i bollettini richiedendo una copia della “Comunicazione delle somme dovute e moduli di pagamento”, che contenente l’importo delle singole rate dovute secondo il piano di dilazione richiesto, la scadenza e i bollettini per effettuare i relativi pagamenti.

Per richiedere la copia della Comunicazione delle somme dovute e dei moduli per il pagamento di tutte le rate contenute nel piano di “Rottamazione-ter” e/o “Saldo e stralcio”, basta compilare l’apposito form in area pubblica.

Una copia della “Comunicazione e dei moduli di pagamento” è comunque sempre disponibile all’interno della propria “area riservata” del portale.

 

Rottamazione ter: cosa c’è da sapere

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, si legge che i soggetti decaduti dalla “Rottamazione-ter” per mancato, insufficiente o tardivo versamento delle somme scadute nel 2019, grazie alle novità introdotte dal “Decreto Rilancio”, possono comunque richiedere la rateizzazione delle somme ancora dovute.

La medesima possibilità è stata altresì prevista dal “Decreto Ristori” anche per i debiti che erano stati oggetto delle precedenti rottamazioni (prima Rottamazione e “Rottamazione-bis”) e successivamente decaduti dai benefici delle misure agevolative per mancato pagamento delle rate.

È possibile chiedere una “rateizzazione” accedendo alla sezione dedicata.