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Bonus baby sitter 2021 e congedo parentale: nuove regole per la richiesta del bonus

Treviso, 14 febbraio 2021
Ph. Francesca Russo / Treviso, 14 febbraio 2021

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Con un’Italia sempre più rossa, per via dell’aumento dei contagi nel nostro Paese, molte famiglie si sono ritrovate in gravi difficoltà nella gestione dei figli in seguito alla chiusura di scuole e asili nidi.

Il Governo, con Decreto Legge del 13 marzo 2021, n. 30, in vigore da ieri, è, quindi, nuovamente intervenuto con una serie di aiuti a sostegno dei genitori lavoratori, anticipando nuovi congedi parentali e bonus baby sitter in seguito allo slittamento dell’approvazione dell’atteso Decreto Sostegno.

Vediamo adesso tutte le novità che rientreranno nel Decreto nei prossimi giorni.

 

Smart working e congedi per i lavoratori dipendenti con figli conviventi minori

È prevista per il lavoratore dipendente, genitore di figlio convivente minore di sedici anni, alternativamente all’altro genitore, la possibilità di svolgere fino a giugno 2021 la prestazione di lavoro in modalità agile:

  • per un periodo corrispondente in tutto o in parte alla durata della sospensione dell’attività didattica in presenza del figlio;
  • per tutta la durata dell’infezione da SARS Covid-19 del figlio;
  • nonché per la durata della quarantena del figlio disposta dal dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale (ASL) territorialmente competente a seguito di contatto ovunque avvenuto.

La richiesta può essere retroattiva e riguardare il periodo dal primo gennaio 2021 in poi.

Se la prestazione lavorativa non può essere svolta in modalità agile, il Governo concede al genitore lavoratore dipendente di figlio convivente minore di anni quattordici, alternativamente all’altro genitore, di astenersi dal lavoro per i suddetti periodi indicati.

Detto beneficio è riconosciuto anche ai genitori di figli con disabilità in situazione di gravità accertata (ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104, articolo 4, comma 1), iscritti a scuole di ogni ordine e grado per le quali sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale per i quali sia stata disposta la chiusura.

 

Congedi retribuiti al 50%

Sempre nel caso in cui non sia possibile lavorare in modalità agile, il Decreto Legge ha previsto la corresponsione un’indennità straordinaria pari al 50% della retribuzione in favore dei genitori di bambini di età minore di 14 anni o con disabilità grave.

 

Congedo non retribuito per i figli tra 14 e 16 anni ma con divieto di licenziamento

Viceversa, per i genitori di figli di età compresa fra 14 e 16 anni non è contemplata alcun aiuto economico. Possono però i genitori lavoratori astenersi dal lavoro, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro.

  

Bonus baby sitter per autonomi, medici e infermieri

Per i lavoratori autonomi, gli operatori sanitari, medici e forze dell’ordine, per i figli conviventi minori di anni 14, possono scegliere la corresponsione di uno o più bonus per l’acquisto di servizi di baby sitting nel limite massimo complessivo 100 euro settimanali.

Il bonus viene erogato mediante il libretto famiglia e può essere usato per i centri estivi e servizi integrativi per l'infanzia, servizi socio-educativi territoriali, centri con funzione educativa e ricreativa e servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.

Il bonus è altresì riconosciuto ai lavoratori autonomi non iscritti all’INPS, subordinatamente alla comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali del numero dei beneficiari. La fruizione del bonus per servizi integrativi per l’infanzia è incompatibile con la fruizione del bonus asilo nido.

Inoltre, il bonus può essere fruito solo se l’altro genitore non accede ad altre tutele o al congedo o al congedo Covid.

 

Come richiedere il bonus baby sitter

Dal Decreto Legge emerge che il Governo ha stanziato a sostegno delle famiglie in difficoltà in seguito alla DAD, un budget di 282,8 milioni di euro per l’anno 2021.

Sarà l’INPS a stabilire le modalità operative per accedere ai suddetti benefici, che sulla base delle domande pervenute, provvederà al monitoraggio comunicandone le risultanze al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e delle finanze. Le domande saranno accolte in ordine cronologico. Infatti, nel Decreto si legge che l’INPS provvederà al monitoraggio del limite di spesa e qualora dal predetto monitoraggio emergerà che è stato raggiunto anche in via prospettica il limite di spesa, l’INPS non prenderà in considerazione ulteriori domande.