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“Commercial Courts“ (istituende e istituite)

Controversie in materia commerciale – Riforme – RFT e altri Stati
controversie
Ph. Luca Martini / controversie

“Commercial Courts“ (istituende e istituite) - Controversie in materia commerciale – Riforme – RFT e altri Stati

Abstract: La lingua inglese, da tempo, ha assunto, specialmente nel settore dell’economia (globale), carattere predominante su tutte le altre lingue. Di ciò hanno già tenuto conto alcuni Stati europei (nonchè extraeuropei) e ora anche la RFT intende adeguare il proprio ordinamento in materia di diritto commerciale.

 

Le future “Commercial Courts” nella RFT

Recentemente il ministro della Giustizia della RFT ha presentato i punti salienti di un futuro disegno di legge, che prevede l’istituzione delle cosiddette “Commercial Courts – Wirtschaftssenate".

La RFT è sede di importanti società commerciali (anche estere), per cui le stesse hanno interesse, che le controversie giudiziarie, possano svolgersi nella RFT e interamente in lingua inglese, che è stata indicata come “lingua franca in der globalisierten  Wirtschaft”.

Va osservato, che il “Bundesrat” (Camera dei “Länder”), nel passato, aveva elaborato, più volte, disegni di legge, volti a consentire, in materia commerciale, lo svolgimento di processi in lingua inglese; questi progetti di legge si sono, però, “arrenati” nei meandri del “Bundestag”.

 

“Spezialkammern” e “Spezialsenate” in alcuni “Länder”

Si sono però attivati alcuni “Länder” (come per esempio il Baden-Württemberg, Hessen e Nordrhein - Westfalen) e, nei limiti del diritto vigente, hanno istituito “Spezialkammern und Spezialsenate für internationale Wirtschaftsstreitigkeiten”. Ciò, nei perimetri segnati dal disposto del § 185 GVG (Ordinamento giudiziario).

Attualmente, nell’ambito di una controversia di diritto commerciale dinanzi a un giudice della RFT, le possibilità, che il procedimento si svolga in lingua inglese, sono piuttosto ridotte. Se le parti rinunciano all’intervento di un interprete “kann auf Englisch verhandelt werden”; tuttavia, la citazione a giudizio, deve essere redatta in lingua tedesca. La produzione di documenti redatti in una lingua diversa da quella tedesca comporta la necessità della traduzione, con i tempi tecnici necessari. Le decisioni (“gerichtliche Entscheidungen”) sono, obbligatoriamente, da redigere in lingua tedesca.

Controversie in materia commerciale, spesso complesse,  attualmente, non vengono definite “zeitnah”, per cui il ricorso ad arbitrati è piuttosto frequente.


Controversie di diritto commerciale – Interamente in lingua inglese

Per ovviare a questi inconvenienti, in futuro, dovrà essere possibile che “Handelsstreitigkeiten” si svolgano interamente in lingua inglese, dinanzi a appositi giudici specializziati in  materia commerciale, come già avviene a Londra, Parigi e Amsterdam (e Singapore).  A tal fine, è necessaria una riforma del § 184 GVG.

Con l’istituzione, anche nella RFT, dei “Commercial Courts”, il ministro della Giustizia intende venire incontro a richieste pressanti provenienti da vari settori dell’economia.

I singoli Länder verranno autorizzati a istituire, presso determinati “Landgerichte” (Tribunali), “Commercial Courts”, dinanzi ai quali controversie in materia commerciale, si svolgeranno interamente in inglese, se vi è accordo delle parti in tal senso e se vi è un “sachlicher Grund”. Anche le sentenze, ordinanze e gli altri provvedimenti, potranno essere redatti in lingua inglese.

Gli appelli si svolgeranno – dinanzi a sezioni specializzate delle Corti d’appello – anch’essi in lingua inglese.

Va però osservato, che non tutte le controversie in materia di diritto commerciale, si svolgeranno dinanzi ai  “Commercial Courts”; soltanto quelle, in cui lo “Streitwert” è superiore a una determinata somma (per esempio, 1.ooo.ooo Euro e sempre che  vi sia accordo delle parti).

Nei procedimenti dinanzi ai “Commercial Courts”, la verbalizzazione avverà con stenotipia. I giudici di queste Corti, dovranno avere una conoscenza approfondita della lingua inglese. Le spese verranno liquidate in conformità alla tariffa prevista per i giudizi dinanzi alle Corti d’appello.

Contro le decisioni dei “Commercial Courts”, è ammesso ricorso dinanzi alla Suprema Corte Federale (BGH), presso la quale presteranno servizio giudici aventi buona conoscenza della lingua inglese.

Le decisioni dei “Commercial Courts” e quelle del BGH, vanno tradotte e pubblicate in lingua tedesca.


Maggiore protezione dei segreti commerciali e modifiche al CPC

Sarà innovato anche in materia di protezione dei “Geschäftsgeheimnisse” (segreti commerciali) nel senso di un’ estensione del “Geschäftsgeheimnisgesetz” (GeschGehG) alla ZPO (CPC).

Di queste esigenze di protezione si terrà conto – in futuro – “bereits zum Zeitpunkt der Klageerhebung” (già nel momento del deposito della citazione). Informazioni attinenti a segreti commerciali, non potranno essere utilizzati al di fuori del procedimento.

A seguito dell’istituzione dei “Commercial Courts” – che presuppone, però, modifiche da apportare al CPC (ZPO) e al GVG – il ricorso agli arbitri sarà meno frequente.

Altra innovazione significativa, sarà una notevole estensione della “Videokonferenztechnik” in materia di procedura civile in genere e dinanzi alle istituende “Commercial Courts” in particolare.

Nei limiti consentiti dall’attuale legislazione, il Baden Württemberg, nel 2020, ha istituito un “Commercial Court” per “internationale Wirtschaftsstreitigkeiten”. Anche presso alcuni Landgerichte – dinanzi a determinate sezioni – i procedimenti in materia commerciale, possono svolgersi in lingua inglese, anche se le “Kammern für Handelssachen” (sezioni specializzate), continueranno la loro attività. All’estero sono state create “Internationale Handelskammern”. Cosí, per esempio, a Parigi – nel 2019 – è stata istituita la “Chambre international” presso il “Tribunal de commerce”, la cui “Verhandlungssprache”, è l’inglese. Analogamente – nel 2019 – è stata istituita ad Amsterdam, il “Nederland Commercial Court”.
 

Le istituende “Commercial Courts” in Belgio

  L’esigenza di istituire “Commercial Courts”, è stata avvertita non soltanto nella RFT e negli Stati di cui sopra.

Anche il Belgio, ha fatto preparativi, per l’istituzione di un “Commercial Court” con sede a Brussels.

A differenza di quanto avvenuto in Francia e in Olanda, il legislatore belga, non opterà per la soluzione, secondo la quale, la “Commercial Court” è una sezione di un organo giurisdizionale già esistente. Verrà istituita una Corte a parte e, a tal fine, è necessaria una modifica  dalla Costituzione del Belgio. Questo, secondo il parere del Consiglio di Stato. L’istituzione della Corte, deve avvenire per effetto di una legge.

La lingua inglese, sarà la lingua, nella quale si svolgeranno i procedimenti in materia commerciale, previo accordo delle parti.

Presiederà la Corte un giudice della Corte d’appello di Brussels, ma non più ivi in servizio, che sceglierà i componenti del “Brussels International Bussines  Court - BIBC" per ogni procedimento. Le parti, non conosceranno la composizione del BIBC in anticipo. I componenti del BBC, non potranno far parte dell’”Hof van Cassatie/Court de Cassation” in  quanto questa Corte è competente per le impugnazioni proposte contro le decisioni del "BIBC".

Il BIBC deciderà a maggioranza dei voti. Questioni di natura procedurale, potranno essere decise, da chi presiederà la Corte, soltanto, se è stato a ciò autorizzato dagli altri componenti del BIBC. Come verrà scelto il presidente della BIBC ? Provvederà il Consiglio di Giustizia del Belgio.

Gli altri componenti, saranno scelti, sulla base di un elenco di persone specializzate in diritto commerciale internazionale, non necessariamente (tutti) di nazionalità belga. Quest’elenco, sarà valido per 5 anni. Non sono previsti limiti di età per la nomina.

Ai giudici dovranno essere messi a disposizione testi di legge in inglese.

Il BIBC sarà competente per territorio per tutto il Belgio e la competenza del BIBC verrà decisa da essa stessa.

Il BIBC giudicherà su base volontaria, nel senso, che deve esserci il previo accordo di tutte le parti in causa per adire questa Corte. Non è necessario, che almeno una delle parti abbia nazionalità belga.