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Covid-19: la pandemia fa risparmiare all’INPS 12 miliardi

Centomila morti n più, 11,9 miliardi in meno. I numeri assurdi di una catastrofe
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Ph. Luca Martini / storm is coming

Covid-19: i numeri della disfatta

L’Italia è il paese di area Euro più colpito in assoluto in termini di vite umane perdute. S olo nella giornata di ieri, 7 aprile 2021, ci sono state 627 vittime collegate al Covid-19. Con 112.374 morti dall’inizio della pandemia e 43 vittime a settimana per milione di abitanti, l’Italia è il Paese dell’area Euro con più decessi. 

Covid-19: i motivi di questa tragedia umana

Ma perché l’Italia ha avuto (e, di fatto, ha) così tante vittime? I motivi sono diversi: dall’età avanzata dei suoi abitanti, che vede l’Italia come il Paese più vecchio d’Europa e tra i più del mondo (l’età media dei decessi si attesta su 81 anni) alla scelta sbagliata di privilegiare in termini di vaccini altre categorie al posto degli anziani (ricordiamo che al 19 febbraio, gli over 80 che avevano ricevuto almeno una dose di vaccino erano i 6% contro il 22% della Germania e il 23% della Francia).

Se poi aggiungiamo i ritardi e le chiusure tardive e, a volte, rinviate delle Regioni e dei Comuni, il dato assurge in tutta la sua drammatica importanza: l’Italia si è fatta trovare impreparata a questa seconda, devastante, ondata, nonostante le tante raccomandazioni e previsioni.

Covid-19 e INPS: i dati

Tutto ciò descritto ha portato a una situazione lugubre e paradossale, quantomeno per le casse dello Stato: infatti, la crescita di mortalità registrata a causa del covid nel 2020 è stata di circa 100.000 unità, con un risparmio che si ipotizza produrrà un bilancio positivo sui conti dell’Inps di circa 12 miliardi di euro nei prossimi dieci anni.

L’istat ha infatti calcolato il risparmio valutando il numero dei decessi del 2020 in confronto ai cinque anni precedenti, tenuto conto non solo delle “pensioni” che non verranno più pagate, ma anche della reversibilità nei confronti dell’eventuale coniuge superstite.

Un dato, dunque, reale e veritiero, che, seppur drammatico e sconvolgente, porterà aria nuova alle asfittiche casse dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

Covid-19 e i dati Istat

I dati Istat prefigurano, dunque, un incremento del 15,6% rispetto alla media dei cinque anni precedenti (2015 - 2019). Dei defunti, circa ventimila avevano tra i 65 e i 79 anni, mentre gli altri (76.708)erano over 80.

Il risparmio annuale dell’Inps è stato di 1,11 miliardo di euro  che, calcolato sui prossimo dieci anni, porta la cifra record di risparmio a poco meno di 12 miliardi di euro.

Un dato davvero paradossale e drammatico, che ci deve far riflettere, quantomeno sulla possibilità di limitare i decessi dovuto a questa terribile pandemia.