Gianni Rodari moriva 42 anni fa

Gianni Rodari moriva 42 anni fa
42 anni fa moriva Gianni Rodari, lo scrittore tanto amato da noi di Filodiritto.
Tante volte lo abbiamo chiamato in ballo per parlare di guerra, di pace, di bambini, di carezze, di dolcezza, di amore.
Nato ad Omegna nel 1920, Gianni Rodari è stato uno scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano, specializzato in letteratura per l'infanzia e tradotto in molte lingue. Unico scrittore italiano ad aver vinto il prestigioso Premio Hans Christian Andersen nel 1970, fu uno fra i maggiori interpreti del tema "fantastico" nonché, grazie alla Grammatica della fantasia del 1973, sua opera principale, uno fra i principali teorici dell'arte di inventare storie.
Vogliamo ricordarlo e onorarlo come merita e nella maniera più naturale possibile, ovvero attraverso le sue poesie e gli scritti che ci ha lasciato, sempre perfetti, sempre illuminanti, testi che non passano mai di moda e che sono sempre attuali.
Gianni Rodari, tra le altre cose, non perdeva mai occasione per raccontare la bellezza del lavoro.
Gianni Rodari ci lasciava un giorno di metà aprile di quarant'anni fa per non lasciarci mai.
I colori dei mestieri
di Gianni Rodari
"Io so i colori dei mestieri:
sono bianchi i panettieri,
s’alzano prima degli uccelli
e han farina nei capelli;
sono neri gli spazzacamini,
di sette colori son gli imbianchini;
gli operai dell’officina
hanno una bella tuta azzurrina,
hanno le mani sporche di grasso:
i fannulloni vanno a spasso,
non si sporcano un dito
ma il loro mestiere non è pulito".
Fra tre giorni è Pasqua, e nonostante il periodo difficile e pesante, vogliamo pensare ai bambini, pubblicando una poesia di Gianni Rodari riferita all'uovo di Pasqua.
Anche per augurare Buona Pasqua a tutti i nostri lettori.
Dall'uovo di Pasqua
di Gianni Rodari
Dall'uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino.
Ha detto: "Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio".
E volteggiando
di qua e di là
attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
"Viva la pace,
abbasso la guerra".