il Tribunale di Marsala si pronuncia sulla nullità della fidejussione e sull’usura
La Banca ha ottenuto due importanti riconoscimenti per l’intero ceto bancario.
Il Tribunale di Marsala, sezione civile, 28/10/2019, n. 906 con la sentenza ha rigettato la richiesta di parte attrice finalizzata a conseguire rispettivamente il riconoscimento dell’illiceità di due contratti di conto corrente - intrattenuti presso un istituto bancario del territorio - e la contestuale nullità delle fideiussioni rilasciate.
Le ragioni degli attori, disconosciute dal giudice, si fondavano, per quanto concerne i contratti di conto corrente, sull’ipotizzato superamento del tasso soglia usura ex legge n.108/96, sulla mancanza di forma scritta e infine sull’assenza del documento di sintesi delle condizioni contrattuali; per altro verso, in relazione alle garanzie fideiussorie, sulla mancata previsione del massimale garantito, oltre che sulla irregolarità di alcune operazioni “oltre fido” approvate dalla banca in assenza di apposita speciale autorizzazione.
Attesa la produzione in giudizio da parte del convenuto sia del contratto di conto corrente che del documento di sintesi delle condizioni economiche applicate al rapporto e riconosciuta l’espressa indicazione per ogni contratto fideiussorio del massimale garantito, il giudice marsalese, ribadendo i principi processuali in materia di onere della prova, ha rigettato la richiesta formulata da parte attrice, riconoscendo, per converso, all’Istituto bancario il credito azionato in riconvenzionale nei confronti dei correntisti.