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Joe Hill, lo scrittore misterioso figlio di un Re

Il figlio di un re della scrittura, forse un principe?
Joe Hill
Joe Hill

Joe Hill, lo scrittore misterioso figlio di un Re

Quando Joe Hill pubblica per Harper Collins il suo primo romanzo Heart-Shaped Box (La scatola a forma di cuore) è il 2007 e lo scrittore ha 35 anni, molti racconti alle spalle (tra cui una raccolta, “Ghosts”, di due anni prima, che si è fatta notare) e la vittoria della borsa di studio “Ray Bradbury”.

È uno scrittore, insomma, che si è fatto da solo, che ha iniziato a scrivere nella sua cameretta a dodici anni e che a sedici passa le estati a revisionare i propri manoscritti. E che si è fatto notare per il suo talento. Quando, dopo qualche anno, due giornalisti si apprestano a scrivere un articolo su di lui, si rendono conto che online ci sono molti pettegolezzi, che parlano del padre e della incredibile somiglianza, non solo fisica ma anche linguistica, con l’uomo. E indagano. E alla fine scoprono la verità, confermata poi pubblicamente dallo stesso Hill.

Joe Hill, classe 1972, altri non è che Joseph Hillström King, figlio di sua maestà Stephen King e di Tabitha Jane Spruce, scrittrice e fotografa. Scelse questo nome, dedicato a un attivista politico svedese immigrato in America, condannato a morte nello Utah nel 1915, per farsi strada con le sue gambe, senza usare l’influenza del nome di Stephen King (che per lo stesso motivo scelse di pubblicare alcune sue opere con lo pseudonimo di Richard Backman), celando la propria identità anche all’agente e all’editore.

La premiata ditta King ha scritto racconti a quattro mani, un romanzo (“Sleeping beauties”) e si sono citati nei rispettivi lavori: Hill, nel suo romanzo “NOS4A2”, cita la città inventata dal padre, Derry, Maine, mentre King in “Doctor sleep” menziona Charles Manx, uno dei personaggi del già citato romanzo del figlio “NOS4A2”, divenuto poi nel 2019 una serie televisiva trasmessa dal canale televisivo AMC dal giugno del 2019 e giunta alla seconda stagione.

Il rapporto tra i due è sempre stato molto stretto, tanto che il padre ha raccontato di aver preso ispirazione da Joe per scrivere “Shining” e nell'edizione statunitense del 2007 dedica il romanzo al figlio: “This is for Joe Hill King, who shines on”.

Per una panoramica dei libri scritti da Joe Hill e disponibili sul mercato italiano sia in lingua originale che tradotti, si veda qui.