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La procedura di estinzione delle contravvenzioni ambientali nelle Linee Guida SNPA (2021). Analisi sistematica e spunti di riflessione

​​​​​​​The diversion procedure for environmental crimes in the new Guidelines by NSPA (2021). A systematic analysis.
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ABSTRACT

Il contributo analizza il recente documento emesso dal SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente), recante le Linee Guida per l’applicazione della procedura di estinzione delle contravvenzioni ambientali (c.d., oblazione ambientale), disciplinata dalla Parte Sesta-bis d.lgs. 152/2006.

L’analisi delle indicazioni contenute nelle Linee Guida fornisce agli Autori l’occasione di svolgere una panoramica sull’istituto dell’oblazione ambientale a distanza di alcuni anni dalla sua introduzione, mettendone in evidenza, anche alla luce dell’esperienza applicativa della disciplina, i punti di “forza” e i contrapposti profili di “debolezza”, nella prospettiva di fornire alcuni suggerimenti volti a potenziarne le performance in termini di diversione e deflazione processuale.

 

The paper analyzes the recent document issued by NSPA (National System for the Protection of the Environment), laying down the new Guidelines on the diversion procedure for environmental crimes, provided by the Section Sixth-bis of the Legislative Decree No. 152 of 2006.

The analysis of the contents of the Guidelines gives the Authors the opportunity to provide an overview on this special procedure some years later since its introduction, highlighting its strengths and weaknesses, on the basis of the practical experience, in order to improve their effects in terms of diversion and trial deflation.

 

Sommario

1. Premessa

2. Ambito di applicazione dell’oblazione ambientale

3. Obbligatorietà della procedura e onere motivazionale. Natura, finalità e contenuto delle prescrizioni

4. Asseverazione tecnica delle prescrizioni. Profili funzionali, oggettivi e soggettivi

5. Pagamento

6. Ruolo del Pubblico Ministero nella procedura di oblazione ambientale

 

Summary

1. Introduction

2. Scope of the procedure

3. Compulsory nature of the procedure and obligation to state the reasons

4. Technical certification of the prescriptions

5. Payment of the fine

6. Role of the Public Prosecutor

 

 

1. Premessa

Il diritto penale dell’ambiente sta vivendo una stagione di rinnovato splendore grazie alla novella della l. 68/2015, che, accanto a un deciso potenziamento dello strumentario delle fattispecie incriminatrici preordinate alla diretta tutela del bene-ambiente – i ben noti delitti contro l’ambiente (c.d., ecoreati) del Titolo VI-bis del Codice penale – ha introdotto una serie di istituti di matrice riparatoria-ripristinatoria volti a garantire l’eliminazione (o comunque l’attenuazione) delle conseguenze offensive determinate dalla commissione di uno dei green crimes oggi previsti dal sistema sanzionatorio “ibrido”, contravvenzionale e delittuoso, dispiegato tra la legislazione di settore (d.lgs. 152/2006, d’ora in avanti TUA, e leggi speciali) e la più classica codificazione penalistica di “parte speciale”[1].

È ricompresa a pieno titolo in quest’ultimo filone della riforma la normativa della Parte Sesta-bis TUA (artt. 318-bis–318-octies), recante la «Disciplina sanzionatoria degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale», che pone la disciplina della procedura di estinzione delle contravvenzioni ambientali, comunemente nota come “oblazione ambientale[2].

Si tratta, in breve sintesi, di una speciale procedura finalizzata all’estinzione delle contravvenzioni previste dal TUA, modellata sul prototipo già sperimentato con successo nel settore della sicurezza sul lavoro (“oblazione amministrativa” dell’art. 301 d.lgs. 81/2008, che opera un rinvio integrale agli artt. 20 ss. d.lgs. 758/1994) e articolata su un meccanismo “trifasico” di prescrizione, adempimento e pagamento in sede amministrativa, preordinato a determinare, in un’ottica al contempo deflattiva e riparativa, una conclusione anticipata del procedimento penale tipicamente – salvo quanto oltre si dirà – in fase di indagini preliminari[3].

L’oblazione ambientale, peraltro, pur risultando congegnata per derivazione dal paradigma prevenzionistico, riposa su presupposti normativi parzialmente differenti e, anche considerate le peculiarità della normativa ambientale, costituisce ancora oggi – a distanza di sette anni dalla sua introduzione – una disciplina tutt’altro che “lineare” ed esente da incognite applicative.

Il clima di disorientamento interpretativo che ha accompagnato, tanto sul versante giurisprudenziale che dottrinale, l’inserimento di tale speciale procedura alternativa ha innescato, fin dagli esordi della normativa, un corposo processo di produzione documentale – linee guida, protocolli, circolari e indicazioni operative emanate dalle Procure della Repubblica e dagli organi di vigilanza e controllo in materia ambientale, aventi valore di soft law – volto a sciogliere i numerosi profili critici che un legislatore disattento e frettoloso ha riversato nella Parte Sesta-bis TUA[4]. Si pone in rapporto di stretta continuità con tale “flusso” interpretativo il recente documento emesso dal SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente), recante una nuova versione delle Linee Guida per l’applicazione della procedura di estinzione delle contravvenzioni ambientali, aggiornate ai più recenti sviluppi giurisprudenziali e alla luce dell’esperienza operativa accumulata in tali anni dagli enti preposti all’avvio e al monitoraggio del “procedimento delle prescrizioni”[5]. Il documento rappresenta un’organica illustrazione dei vari profili della procedura di oblazione ambientale e, in una prospettiva marcatamente pratica, indica altresì i criteri-guida generali per la valutazione degli effetti e dell’entità delle conseguenze ambientali dei reati e un elenco delle prescrizioni-tipo per l’estinzione delle principali contravvenzioni ambientali, proponendosi come essenziale strumento di lavoro per gli operatori del SNPA e come best practice per i soggetti (difensori, imprese, consulenti) coinvolti a vario titolo nell’applicazione della procedura di estinzione.

Il presente contributo si propone di fornire una lettura “a caldo” delle indicazioni contenute nelle Linee Guida SNPA attraverso un’analisi ragionata delle soluzioni ivi suggerite, non mancando di prospettare interpretazioni alternative dei profili di disciplina maggiormente controversi, ove ritenute più coerenti con le coordinate sistematiche del diritto ambientale.

 

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[1] Per una lettura sistematica della Parte Sesta-bis TUA quale strumento di “diversione” della criminalità ambientale, cfr. Martufi, A., La “diversione” ambientale tra esigenze deflattive e nuove tensioni sistemiche, in Dir. pen. cont. – Riv. trim., 2018, 1, 293 ss.

[2] Per un primo commento alla procedura di oblazione ambientale, all’indomani della sua introduzione nel TUA, cfr. Amoroso, M.C., La nuova procedura estintiva dei reati contravvenzionali previsti dal d.lgs. 152/2006. Quali direttive per gli organi accertatori? in Dir. pen. cont., 5 novembre 2015; Carollo, S., La disciplina sanzionatoria degli illeciti amministrativi e penali in materia di tutela ambientale: luci ed ombre del nuovo procedimento estintivo delle contravvenzioni del T.U.A., in Il nuovo diritto penale ambientale, Manna, A., (a cura di), Roma, 2016, 177 ss.; Lo Monte, E., L’estinzione delle contravvenzioni nella nuova parte VI-bis del testo unico dell’ambiente: ancora un esempio di “normativa rinnegante”, in www.lalegislazionepenale.eu, 11 gennaio 2016. Per alcune considerazioni di taglio più eminentemente pratico, si veda Serlenga, A., Legge n. 68/2015: la nuova procedura di estinzione del reato ambientale, in Amb. & svil., 2016, 6, 419 ss.

[3] Fimiani, P., L’estinzione delle contravvenzioni ambientali nella nuova parte sestabis del D.Lgs. 152/2006, in Riv. rif., 2015, 230.

[4] Per un esame delle principali criticità interpretative, Fimiani, P., Gli aspetti problematici nel sistema di estinzione dei reati ambientali previsto dal titolo VI-bis del T.U.A., in Lexamb. – Riv. trim., 2019, 4, 22 ss.

[5] Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, Linee Guida SNPA per l’applicazione della Procedura di estinzione delle contravvenzioni ambientali, ex parte VI-bis D.Lgs. 152/2006 – Aggiornamento 2021, Linee guida SNPA n. 38/2022, 20 dicembre 2021, reperibile in www.snpambiente.it. Il documento costituisce l’aggiornamento degli originari Indirizzi per l’applicazione della procedura di estinzione delle contravvenzioni ambientali, Gruppo di lavoro nazionale ISPRA/ARPA/APPA n. 61 – Area 8, 29 novembre 2016, emanati dal SNPA, per cui si rinvia al commento di Guglielmi, G., Montanaro, R., Ecoreati: commento alle linee di indirizzo del Consiglio Federale SNPA per l’applicazione della procedura di estinzione delle contravvenzioni ambientali, in Resp. amm. soc. enti, 2017, 3, 67 ss. Per ragioni di comodità espositiva, il documento delle Linee Guida sarà citato nelle successive note a piè di pagina con la dicitura “LG”, seguita dal paragrafo di riferimento (§.).