No Green Pass: un unico vantaggio c’è

Cara Celimene,
con grande compiacimento – visto che cerco di vedere il lato positivo delle cose – ho trovato un vantaggio per il mio essere endemicamente no Green Pass.
Sono certo che tu l’hai intuito.
Mi riesce facilissimo rifiutare gli inviti a convegni, eventi, cene… insomma a tutto ciò che la mia misantropia ha sempre vissuto con ritrosia e a cui tu invece mi costringevi per il solo fatto di esserci.
All’organizzatore mi basta comunicare – senza fare commenti per carità – che non ho il Green Pass e che non intendo fare un tampone per chiudere il discorso e soprattutto senza indulgere nell’ipocrita “farò il possibile per esserci”. No non ci sarò. Punto.
Il vantaggio è doppio. Finisco pure nella lista nera e molto probabilmente non sarò più invitato. Ammesso e non concesso che prima o poi cessi l’obbligo di Green Pass. E non cesserà.
Incessantemente tuo,
Alceste