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Rateizzazione delle bollette per le imprese nel Decreto energia

Fino a 24 rate mensili richiedibili, SACE come garante per gli istituti di credito. I dettagli della misura che punta a una maggiore liquidità per le imprese
rateizzazione delle bollette
rateizzazione delle bollette

La rateizzazione delle bollette per i consumi di energia è una delle misure più rilevanti del Decreto-Legge del 21 marzo 2022, n. 21, più noto come Decreto energia 2022.

Una misura dedicata finora alle sole famiglie, e che è stata invece estesa anche alle imprese.

Il caro energia infatti potrebbe avere effetti devastanti sulle aziende: il governo ha deciso allora di garantire loro liquidità attivando la rateizzazione delle bollette energetiche.

 

Rateizzazione delle bollette per le imprese: come funziona?

A regolare la misura è l’articolo 8 del Decreto energia, che prevede i seguenti requisiti per le imprese che intendono richiedere la rateizzazione delle bollette:

- avere sede in Italia;

- essere “clienti  finali  di  energia  elettrica  e  di  gas naturale” di fornitori essi stessi con sede in Italia.

Gli importi per i quali è possibile fare richiesta solo quelli relativi ai mesi di maggio e giugno 2022; il numero massimo di rate mensili, invece, è stato fissato a 24.

 

SACE come garante

In conseguenza della rateizzazione, è stata coinvolta anche la SACE – spa gestita direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con finalità di supporto alle imprese italiane.

Nello specifico, SACE avrà facoltà di rilasciare “ le  proprie  garanzie  in  favore  di banche, di istituzioni finanziarie nazionali e  internazionali  e  di altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in  Italia”, per un “limite massimo di impegni pari  a  9.000  milioni  di  euro”.

Inoltre, SACE potrà concedere alle imprese  di  assicurazione una  “garanzia pari al 90% degli  indennizzi  generati  dalle  esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e  gas naturale” che hanno sede in Italia.

Sulle sue obbligazioni è accordata “di diritto la garanzia dello Stato  a prima  richiesta  e  senza  regresso”: tale garanzia è “esplicita, incondizionata,  irrevocabile”, estendendosi al “rimborso del capitale, al pagamento degli interessi e ad  ogni  altro onere accessorio”.

Secondo Il Sole 24 Ore, il governo ha quindi riposto piena fiducia in questa misura, ipotizzando la coincidenza tra l’importo stimato che sarà oggetto di richiesta di rateizzazione (18 miliardi) e quello finanziato.

Istituti finanziatori e compagnie assicurative avranno l’obbligo di prevedere che “il costo dell’operazione garantita sia inferiore al costo di operazioni con le medesime caratteristiche ma prove della garanzia pubblica”, proprio per assicurare che la copertura dello Stato avvenga in favore dell’impresa che ne fa richiesta.

 

Sostegni alle imprese, in arrivo sostegni dall’Europa

E chiude, a proposito di aiuti statali, con le parole della vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager:

“La Commissione consentirà agli Stati membri di utilizzare la flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato per far fronte a questa situazione senza precedenti, proteggendo nel contempo la parità di condizioni nel mercato unico”.

Un sostegno alle imprese, quindi, non tarderà ad arrivare neanche dall’Europa, per far fronte alla crisi energetica esplosa con l’inizio della guerra in Ucraina.