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Scuola: pronto il nuovo protocollo anti-Covid

Novità in arrivo sul fronte Covid nelle classi
Autunno
Ph. Luca Martini / Autunno

Scuola: tutti a casa con tre positivi in classe

A scuola arrivano nuove regole anti-Covid: l’intera classe in Dad solo dal terzo contagio in su, ai presidi il compito di avviare il protocollo se l’Asl non può intervenire subito. L’obiettivo annuncia il sottosegretario della Salute, Andrea Costa, a Radio 24, «è mantenere la scuola in presenza limitando al minimo la Dad. Credo sia stato giusto introdurre il parametro per chi si è vaccinato. Questo è un protocollo che prevede diversi casi e fa scattare la didattica a distanza solo in caso di tre persone positive in una classe, la quarantena automatica dopo un solo caso non scatta più. È troppo importante per i nostri ragazzi svolgere l'attività didattica in presenza».

 

Scuola: il ruolo del dirigente scolastico

Il nuovo protocollo per la gestione dei casi positivi a scuola «è quello che avevamo chiesto: fare in modo che la Dad fosse l’ultima spiaggia e tenere conto della condizione favorevole dovuta alla vaccinazione», afferma il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli.

Il documento, denominato «Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico», cofirmato da Iss, Regioni, ministeri di Salute e Istruzione, è pronto.

Saranno le autorità sanitarie e non i dirigenti scolastici, salvo casi eccezionali legati all’urgenza, a disporre la sospensione delle lezioni in caso di positività. Secondo la nuova bozza, infatti, il dirigente scolastico, venuto a conoscenza di un caso confermato nella propria scuola, è da considerarsi autorizzato, in via eccezionale ed urgente, a sospendere temporaneamente le attività didattiche nella classe/sezione/gruppo e a trasmettere l’avvio delle misure previste dal suddetto protocollo, solo nel caso in cui le autorità sanitarie siano impossibilitate ad intervenire tempestivamente o comunque secondo l’organizzazione di regione/P.A. o Asl.

Allo scopo, si sottolinea l’opportunità che in ogni ASL siano identificati dei referenti per ogni scuola che possano intervenire tempestivamente supportando il dirigente scolastico e facendo scattare in via prioritaria i test da eseguire subito ai contatti stretti.

 

Scuola: cosa accade negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia

Nei servizi educativi dell’infanzia anche un solo caso di positività continuerà a mandare l’intera classe in quarantena, educatori e altri operatori scolastici compresi.

È, infatti, previsto che, in caso di alunno positivo nella stessa classe della scuola, i bambini dovranno stare in quarantena (tutti) per 10 giorni ed effettuare un test al termine. Educatori, insegnanti e altri operatori scolastici che hanno svolto attività in presenza nel gruppo del positivo rispetteranno una quarantena che va da 7, se si è vaccinati, a 10 giorni se no. Per le altre sezioni della scuola, invece, non è previsto alcun provvedimento automatico, salvo diverse valutazioni derivanti da indagine epidemiologica.

Nel caso in cui a risultare positivo sia invece un educatore o un operatore, per i bambini delle sezioni/gruppi in cui l'insegnante ha svolto attività in presenza è prevista una quarantena di 10 giorni.

 

Scuola: cosa accade nelle scuole primarie e secondarie

Diverse, invece, le disposizioni per la scuola primaria e secondaria. In caso di positività di uno studente, gli alunni che hanno frequentato la stessa classe nella scuola del caso positivo, sono infatti sottoposti a tampone, da effettuare appena possibile e comunque nelle 48 ore successive all’identificazione del caso indice. Se negativi, possono restare in classe, ripetendo il tampone a distanza di 4-5 giorni.

In presenza di un ulteriore caso nella classe della scuola (quindi in presenza di due casi positivi) per gli alunni vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi è prevista la sorveglianza con testing; tutti gli altri, invece, dovranno andare in quarantena.

Se si trovano altri due casi positivi  oltre al primo (quindi in presenza di tre casi positivi) scatta invece la quarantena per tutta la classe della scuola.

I docenti che hanno svolto attività nella stessa classe del positivo - e sono vaccinati - sono sottoposti a tampone e, se negativi possono restare in classe; se non sono vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi, andranno invece in quarantena.