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Superbonus 110: no del Decreto Sostegni alla cessione del credito per le imprese

Passa alla camera il Decreto Sostegni, approvato con 207 sì, 28 no e 5 astenuti

Porticato di San Luca, Bologna
Ph. Luca Martini / Porticato di San Luca, Bologna

Novità dal Decreto Sostegni, che è stato approvato alla Camera dei deputati nella giornata di ieri, con 207 voti favorevoli, 28 contrari e 5 astenuti. Problemi per il Superbonus 110. In arrivo al Senato per il 17 maggio (il provvedimento scade il 21 maggio).

Superbonus 110: la Ragioneria dello Stato dice no

Non ci sono le coperture finanziare necessarie. Questo il parere della Ragioneria dello Stato, che impone una modifica al maxi emendamento volto a stralciare il superbonus 110 per le aziende, ovvero la possibilità di cedere il credito di imposta maturato dalle imprese per gli investimenti in beni strumentali.

La possibilità di cessione del Superbonus 110 per le aziende era stata prevista nel precedente testo, ed era uno dei cavalli di battaglia del Movimento 5 stelle, parte integrante della maggioranza di Governo.

Superbonus 110: la posizione del Movimento 5 stelle

Rabbia e delusione per i membri del Movimento 5 stelle a causa dello stralcio della possibilità per le aziende di cedere il credito di imposta maturato (c.d. superbonus 110).

Sulle prime si parla di crisi di Governo, con la minaccia di non votare il provvedimento. Poi la crisi rientra e il Governo Draghi promette di aprire una trattativa in sede di approvazione del Decreto Sostegni bis in arrivo per la discussione tra qualche giorno. E la votazione si svolge in modo regolare e conforme.

Superbonus 110: la portata del provvedimento

Si parla, ad oggi, di 1,6 miliardi di euro, per oltre 13.000 interventi edilizi già in corso. Una portata notevole, dunque, per un provvedimento che è destinato, nelle intenzioni, a dare una grande spinta ad un settore in profonda crisi da molti anni.

Un superbonus 110, dunque, che è cardine del provvedimento, e che rischia di vedere vanificata parte della sua efficacia.

il presidente dell'Ance, Gabriele Buia, ricorda infatti che: “Senza un'azione decisa sul Superbonus al 110% in tutte le sue emanazioni spegneremo uno dei grandi motori della ripresa del nostro Paese

Superbonus 110: che conseguenze avrà questa limitazione per i privati?

Non sono ancora note le conseguenze di un simile stralcio del Superbonus 110 per le aziende. Di certo, se le cose non saranno corrette ci sarà una limitazione all’accesso del beneficio, dovuto al fatto che ci sarà uno strumento in meno a disposizione delle imprese e, di conseguenza, dei privati.

Ancora ricorda Gabriele Buia: “A volte sento che il Superbonus rischia di essere una misura che favorisce i più ricchi. Sono d'accordo: se resterà questa selva di procedure, solo chi avrà più risorse da investire per trovare il bandolo della matassa ci riuscirà".

Dunque, auspichiamo un ritorno alla possibilità di cessione del Superbonus 110 anche per le aziende, in modo da evitare una sperequazione a danno dei meno abbienti, per evitare che tutto ciò favorisca solo i più ricchi.