x

x

Un'intima profezia

Henri-Frédéric Amiel, Diario Intimo 1883-4
Henri-Frédéric Amiel, Diario Intimo 1883-4

 

Henri-Frédéric Amiel  (Ginevra 1821- 1881) filosofo, accedemico e letterario, ci avvertiva con la sua opera principe, Diario intimo [1], che sarebbe accaduto ciò che tutti noi ora possiamo toccare con mano:

"Le masse saranno sempre al di sotto della media.

La maggiore età si abbasserà, la barriera del sesso cadrà, e la democrazia arriverà all’assurdo rimettendo la decisione intorno alle cose più grandi ai più incapaci.

Sarà la punizione del suo principio astratto dell’Uguaglianza, che dispensa l’ignorante d’istruirsi, l’imbecille dal giudicarsi, il bambino di essere uomo ed il delinquente di correggersi.

Il diritto pubblico fondato sull’uguaglianza andrà in pezzi a causa delle sue conseguenze. Perché non riconosce la disuguaglianza di valore, di merito, di esperienza, cioè la fatica individuale: culminerà nel trionfo della feccia e dell’appiattimento.

L’adorazione delle apparenze si paga.

da Frammenti di diario intimo

12 giugno 1871

 

[1] Fanny Mercier, futura erede dei diritti di Amiel, vagliò i quaderni del filosofo, scritti tra il 1847 e il 1881, poco prima della morte dell'autore. La prima edizione di Fragments d'un Journal intime venne pubblicata in due volumi nel 1883-4, scatenando un enorme successo, tanto che, al contrario dei suoi scritti in vita, risultò essere uno dei fenomeni letterari più importanti della seconda metà dell'800.

Henri-Frédéric Amiel, Diario intimo (2000), Longo, traduzione di Pino Mensi.

Henri-Frédéric Amiel, Philine. Frammenti del diario intimo. (2005), Dadò, traduzione di Franco Pool.