Zona rossa: cosa si può fare e cosa è vietato
Con l’aumentare dei contagi legati alla variante Omicron, molte Regioni rischiano di finire in zona rossa.
Già da ieri la mappa dell’Italia si è colorata anche di arancione: la Valle d’Aosta infatti è la prima a finire nella zona di rischio Covid intermedia, mentre a quelle gialle si è aggiunta la Campania.
Sul sito del Governo, oltre all’aggiornamento sui colori della nostra Nazione, è possibile conoscere, tramite la tabella aggiornata all’11 gennaio 2022, tutte le attività consentite senza Green pass, con Green pass “base” e con quello “rafforzato”.
Ma quali sono le Regioni che rischiano il cambio colore e quali sono le regole da seguire?
Italia in giallo e arancione: i parametri per passaggio in zona rossa
Dallo scorso luglio sono cambiati i valori limite che sanciscono una retrocessione in zona gialla, arancione e rossa. Rispetto al passato viene dato più peso alla situazione negli ospedali.
Secondo queste regole, il cambio di colore, in questo caso il rosso, scatta quando l’incidenza dei contagi di Covid è superiore a 150 casi ogni 100.000 abitanti e vengono superate contemporaneamente due soglie critiche.
In particolare, la retrocessione in zona rossa viene decisa quando i posti letto in area medica sono occupati più del 40%, a causa dell’aumento dei positivi al coronavirus, e contemporaneamente il tasso di occupazione delle terapie intensive va oltre il 30%.
La zona arancione invece è prevista se si passa il 30% in area medica e il 20% in terapia intensiva. La zona gialla con il 15% nei reparti ordinari e il 10% in terapia intensiva.
Al momento troviamo:
- in la zona bianca Basilicata, Molise, Puglia, Sardegna e Umbria;
- in zona gialla Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana, Veneto e alle Province autonome di Trento e di Bolzano;
- e in zona arancione alla Valle d’Aosta. Se la situazione nelle rianimazioni dovesse peggiorare per questa Regione, potrebbe scattare la zona rossa già dalla prossima settimana.
Cosa si può fare in zona rossa
Innanzitutto, in zona rossa si rischia un mini lockdown. Questa regola vale per tutti, vaccinati (con due o tre dosi) e no.
Quindi, è vietato uscire di casa se non per motivi di necessità, lavoro, salute (obbligatoria l’autocertificazione). La scuola potrebbe tornare in Dad.
Sarà possibile andare al ristorante fino alle 22, ma solo da asporto. Per bar e locali senza cucina e per quelli che fanno vendita al dettaglio di bevande l’asporto non è possibile dopo le ore 18.
Chi ha il Green pass potrà però spostarsi tra Regioni.
Chiudono, invece, i negozi, tranne quelli di prima necessità come supermercati, farmacie, edicole, tabaccherie. Ovviamente saranno sempre possibili gli acquisti online.
Chiuse tutte le altre attività. In particolare:
- Parrucchieri e centri estetici: restano chiusi;
- Centri commerciali: chiusi, ad eccezione di supermercati, alimentari, edicole, farmacie e librerie;
- Ristoranti e bar: sono chiusi per tutti, anche per chi ha il super Green pass. Consentiti solo l’asporto e la consegna a domicilio;
- Palestre e piscine: sono chiuse per tutti, anche per ha il Green pass rafforzato. È possibile fare attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva all’aperto in forma individuale;
- Cultura e svago: chiusi cinema, teatri, sale da concerto, musei, mostre, discoteche, parchi di divertimento, fiere, sagre, centri culturali e ricreativi, sale scommesse, impianti sciistici;
Anche in zona rossa le scuole dell’infanzia, la scuola primaria e le tre classi medie saranno in presenza.
Per le superiori l’attività in presenza sarà garantita per una percentuale di studenti compresa tra il 50% e il 75% (si deciderà in base ai contagi e alla presenza di varianti).
La mascherina sarà obbligatoria all’aperto e al chiuso.
In zona rossa sono consentiti tutti gli spostamenti?
Per quanto riguarda gli spostamenti, per chi non ha il Green pass scatta un mini-lockdown.
La zona rossa prevede che non si può uscire di casa, dal Comune e dalla Regione se non per motivi di salute, lavoro o necessità, da giustificare con il modello di autocertificazione Covid.
I possessori del Green pass, a differenza di chi ne è sprovvisto, potranno spostarsi tra Regioni e Comuni diversi, anche per turismo.
Inoltre, la mascherina è obbligatoria per tutti, sia all’aperto che al chiuso.