41bis - Ministero della Giustizia: in una circolare le regole da applicare a tutti i detenuti in regime di carcere duro
Il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha inviato ai Provveditori Regionali e ai Direttori degli istituti carcerari la circolare n. 3676/6126, avente ad oggetto “Organizzazione del circuito detentivo speciale previsto dall’art. 41-bis della Legge 26 luglio 1975, n. 354 (Ordinamento Penitenziario)”.
La circolare, frutto di un’interlocuzione con la procura Antimafia, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e il Garante per i detenuti, enuncia una serie di prescrizioni molto particolareggiate che dovranno essere applicate in tutti gli istituti penitenziari e per tutti i 740 detenuti per reati di criminalità organizzata e terrorismo in regime di carcere duro.
Alcune di queste disposizioni interessano il mobilio, le dimensioni delle pentole, gli oggetti personali che possono essere detenuti all’interno delle celle, il numero e le dimensioni delle fotografie, altre invece più specificamente la vita all’interno degli istituti carcerari, come per esempio la formazione di gruppi di socialità, con una particolare attenzione ad evitare assembramenti tra soggetti appartenenti alla stessa organizzazione criminale o di spicco, indipendentemente dalla formazione mafiosa di appartenenza, l’utilizzo di strumenti elettrici e di fornelli per cucinare, le attività creative, le attività sportive, le ore di passeggio e gli oggetti che possono essere portati al di fuori delle celle nello svolgimento di tali attività, le perquisizioni e lo svolgimento della detenzione in caso di isolamento diurno o disciplinare.
Si prevede un limite massimo di spesa di 500 euro mensili e di 150 euro settimanali, con possibilità di inviare ai propri familiari un massimo di 350 euro al mese.
Altre disposizioni, ancora, disciplinano i contatti dei detenuti con soggetti esterni. In particolare, si prevede che i colloqui visivi con i familiari abbiano luogo una volta al mese, della durata di un’ora ciascuno e che si possano svolgere colloqui senza vetro divisorio con figli e nipoti al di sotto dei 12 anni. Nessun limite per gli incontri con i difensori, mentre è fissato a due il numero massimo di pacchi che possono essere ricevuti nell’arco di un mese.
Si ammette la possibilità di acquistare quotidiani, ma esclusivamente quelli nazionali, di prendere a prestito dalla biblioteca al massimo quattro libri al mese, con assoluto divieto di sottolinearli, mentre si esclude l’utilizzo di personal computer. Ciononostante, si rende possibile l’utilizzo di strumenti e supporti informatici da parte dei detenuti frequentanti corsi scolastici e universitari, nonché per la consultazione di atti giudiziari.
Per visualizzare il commento dell’Unione delle Camere Penali Italiane e il link al documento clicca qui.
(Ministero della Giustizia - Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria - Ufficio del Capo del Dipartimento, Circolare 2 ottobre 2017, n. 3676/6126)