Antitrust: considerazioni e proposte per una regolazione pro concorrenziale

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha inviato una segnalazione ai Presidenti delle Camere, del Consiglio ed ai Ministri di più diretta competenza recante considerazioni e proposte per una regolazione proconcorrenziale dei mercati a sostegno della crescita economica.

A titolo esemplificativo, di seguito alcuni dei settori nei quali l’Antitrust ha manifestato la propria visione:

- sulle infrastrutture: per eliminare i veti incrociati che bloccano la realizzazione delle opere occorre attribuire allo Stato centrale la funzione di decisore di ultima istanza sulle scelte relative alla realizzazione delle infrastrutture di interesse nazionale;

- gas: servono interventi normativi e regolamentari finalizzati alla tempestiva definizione delle priorità relative ai nuovi investimenti infrastrutturali in capacità di importazione (tramite gasdotto e terminali di rigassificazione di GNL) e di stoccaggio di gas. Va rivista la disciplina sugli affidamenti in concessione del servizio di distribuzione, riducendo la durata del periodo transitorio per gli affidamenti diretti in scadenza e consentendone la rapida riassegnazione mediante gara;

- ferrovie: occorre procedere alla separazione proprietaria per eliminare la molteplicità dei ruoli e delle funzioni attualmente esercitati dal gruppo Ferrovie dello Stato, al tempo stesso operatore del servizio, gestore della rete e, per alcuni aspetti, regolatore del mercato. È inoltre necessaria una più chiara individuazione degli ambiti di servizio pubblico, quantificandone i relativi oneri e lasciando al mercato, attraverso il meccanismo della gara, la scelta del gestore;

- servizi pubblici locali: è prioritaria la loro privatizzazione per eliminare alla radice i conflitti di ruolo derivanti dai diffusi legami proprietari tra soggetto pubblico (regione o ente locale) e società affidataria del servizio. Solo in questo modo sarà possibile garantire una maggiore trasparenza e imparzialità delle procedure di selezione del gestore e una concorrenza efficace e non distorta tra imprese operanti nell’esercizio di attività pienamente liberalizzate (vendita di gas ed elettricità agli utenti finali). Un ruolo importante potrà essere svolto dalle fondazioni di origine bancaria. Dove, per le caratteristiche dei mercati, non è possibile la concorrenza tra più operatori, dovranno essere garantite procedure di affidamento trasparenti e non discriminatorie;

- carburanti: il regime di disciplina della distribuzione dei carburanti deve essere liberalizzato: le rigidità e le inefficienze della struttura distributiva incidono, infatti, sul costo finale dei carburanti, con effetti che interessano l’intero sistema economico;

- professionisti: l’accesso alla professione deve essere, in linea di principio, libero. Il prezzo dei servizi dovrebbe essere stabilito d’intesa tra le parti. In alcune circostanze, le esigenze di tutela dei consumatori possono giustificare la previsione, in via eccezionale, di tariffe massime che devono però essere concretamente stabilite in modo più trasparente e immediatamente percepibile per il consumatore, specie con riferimento agli atti standardizzati.

(Autorità garante della concorrenza e del mercato, Segnalazione 11 giugo 2008: Considerazioni e proposte per una regolazione pro concorrenziale dei mercati a sostegno della crescita economica).

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha inviato una segnalazione ai Presidenti delle Camere, del Consiglio ed ai Ministri di più diretta competenza recante considerazioni e proposte per una regolazione proconcorrenziale dei mercati a sostegno della crescita economica.

A titolo esemplificativo, di seguito alcuni dei settori nei quali l’Antitrust ha manifestato la propria visione:

- sulle infrastrutture: per eliminare i veti incrociati che bloccano la realizzazione delle opere occorre attribuire allo Stato centrale la funzione di decisore di ultima istanza sulle scelte relative alla realizzazione delle infrastrutture di interesse nazionale;

- gas: servono interventi normativi e regolamentari finalizzati alla tempestiva definizione delle priorità relative ai nuovi investimenti infrastrutturali in capacità di importazione (tramite gasdotto e terminali di rigassificazione di GNL) e di stoccaggio di gas. Va rivista la disciplina sugli affidamenti in concessione del servizio di distribuzione, riducendo la durata del periodo transitorio per gli affidamenti diretti in scadenza e consentendone la rapida riassegnazione mediante gara;

- ferrovie: occorre procedere alla separazione proprietaria per eliminare la molteplicità dei ruoli e delle funzioni attualmente esercitati dal gruppo Ferrovie dello Stato, al tempo stesso operatore del servizio, gestore della rete e, per alcuni aspetti, regolatore del mercato. È inoltre necessaria una più chiara individuazione degli ambiti di servizio pubblico, quantificandone i relativi oneri e lasciando al mercato, attraverso il meccanismo della gara, la scelta del gestore;

- servizi pubblici locali: è prioritaria la loro privatizzazione per eliminare alla radice i conflitti di ruolo derivanti dai diffusi legami proprietari tra soggetto pubblico (regione o ente locale) e società affidataria del servizio. Solo in questo modo sarà possibile garantire una maggiore trasparenza e imparzialità delle procedure di selezione del gestore e una concorrenza efficace e non distorta tra imprese operanti nell’esercizio di attività pienamente liberalizzate (vendita di gas ed elettricità agli utenti finali). Un ruolo importante potrà essere svolto dalle fondazioni di origine bancaria. Dove, per le caratteristiche dei mercati, non è possibile la concorrenza tra più operatori, dovranno essere garantite procedure di affidamento trasparenti e non discriminatorie;

- carburanti: il regime di disciplina della distribuzione dei carburanti deve essere liberalizzato: le rigidità e le inefficienze della struttura distributiva incidono, infatti, sul costo finale dei carburanti, con effetti che interessano l’intero sistema economico;

- professionisti: l’accesso alla professione deve essere, in linea di principio, libero. Il prezzo dei servizi dovrebbe essere stabilito d’intesa tra le parti. In alcune circostanze, le esigenze di tutela dei consumatori possono giustificare la previsione, in via eccezionale, di tariffe massime che devono però essere concretamente stabilite in modo più trasparente e immediatamente percepibile per il consumatore, specie con riferimento agli atti standardizzati.

(Autorità garante della concorrenza e del mercato, Segnalazione 11 giugo 2008: Considerazioni e proposte per una regolazione pro concorrenziale dei mercati a sostegno della crescita economica).