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Come si distribuiscono i beni e i servizi secondo giustizia?

Come si distribuiscono i beni e i servizi secondo giustizia?
Come si distribuiscono i beni e i servizi secondo giustizia?

Indice

1. Introduzione

2. Giustizia e distribuzione dei beni

3. Conclusioni

 

Abstract

Nel presente articolo, l’autore, ispirato dalla lettura del libro Justice: What’s the right thing to do?  e dal corso Justice di Michael J. Sandel [Professor at Harvard University], analizza i diversi approcci sulla distribuzione di beni e servizi, tematica strettamente connessa alla giustizia.

In this paper, the author, inspired by reading the book Justice: What’s the right thing to do? and by the course Justice of Michael J. Sandel [Professor at Harvard University], analyses the different approaches about the distribution of goods and services, a theme closely related to justice.

 

1. Introduzione

Nel 2004 l’uragano Charley, classificato di categoria 4 secondo la scala Saffir-Simpson, si abbatté sulla Florida. Assieme al carico di distruzione, esso portò anche numerose polemiche sul fenomeno del post uragano consistente nel lievitare dei prezzi.

Si pensi ai sacchetti del ghiaccio da due dollari, venduti in quell’agosto in una stazione di servizio ad Orlando per dieci dollari. Per non parlare dei prezzi esageratamente aumentati per l’acquisto di generatori domestici, le tariffe più che raddoppiate per le riparazioni dei tetti divelti dagli alberi e l’eccessivo costo per i pernottamenti nelle camere dei motel. Gli abitanti della Florida erano irritati dai prezzi gonfiati. A tal proposito è comparso un articolo dal titolo After Storm Come the Vulturessul quotidiano USA Today [McCarthy, 2004].

In questo scenario descritto da Michael J. Sandel nel suo libro Justice: What’s the right thing to do?, si osservò da una parte il fiorire di vittoriose azioni legali e dall’altra alcuni economisti ritenevano la legge della Florida in materia mal concepita e consideravano erronea l’indignazione pubblica. Gli economisti ritenevano che la riferibilità al concetto di giusto prezzo, che trovava riscontro nella tradizione e nel valore intrinseco dei beni, non fosse propria della società di mercato. Sandel [2009: 5] da questo quadro così accuratamente descritto ricava le domande che egli definisce di morality and law:

  • Is it wrong for sellers of goods and services to take advantage of a natural disaster by charging whatever the market will bear? [È sbagliato per i venditori di beni e servizi approfittare di un disastro naturale caricando quanto può sostenere il mercato?]”;
  • If so, what, if anything, should the law do about it? [Se è sbagliato, cosa dovrebbe fare la legge a riguardo, se dovesse fare qualcosa?]”;
  • Should the state prohibit price gouging, even if doing so interferes with the freedom of buyers and sellers to make whatever deals they choose? [Lo Stato dovrebbe proibire aumenti speculativi dei prezzi anche se, di conseguenza, interferisce con la libertà degli acquirenti e dei venditori di concludere gli accordi che desiderano?]”.

Sandel scova la natura delle domande che propone non solo nei modi in cui le persone devono comportarsi reciprocamente, ma anche su cosa la legge dovrebbe consistere e sul come la società dovrebbe essere organizzata. Egli afferma che queste “sono domande sulla giustizia”.

2. Giustizia e distribuzione dei beni

La molteplicità delle concezioni sulla giustizia si fanno sentire già dall’esempio proposto da Sandel.

Gli argomenti che si possono trarre ruotano, infatti, su vari aspetti. La domanda che sorge a chiunque si approcci a tali tematiche attuali è di una spontaneità disarmante: che cos’è la giustizia?

Rispondere a questo quesito in maniera univoca non è affatto possibile. Esistono diverse concezioni della giustizia che variano in base agli angoli prospettici da cui si guarda per fornire una compiuta, o quasi, definizione.

Le teorie sulla giustizia entrano in gioco quando ci si domanda come le risorse ed i beni debbano essere distribuiti. In particolare, occorre sottolineare che una società giusta distribuisce i beni come è dovuto, dando a ciascuno il suo. La distribuzione dei beni varia in base alla concezione che viene utilizzata. Sandel sottolinea che vi sono tre modi di affrontare la distribuzione dei beni:

  • Massimizzando il benessere;
  • Rispettando la libertà;
  • Promuovendo la virtù.

Queste impostazioni sono il frutto delle riflessioni e delle teorie dei pensatori che si sono avvicendati nel tempo e seguono un modo differente di concepire la giustizia.

In questo modo, si pensi alle teorie utilitaristiche che predicano la massimizzazione del benessere e la ricerca della maggior felicità per il maggior numero di individui.

Vi sono, poi, quelle teorie che connettono la felicità con la libertà. In queste teorie la giustizia consiste nel rispetto della libertà e dei diritti individuali. All’interno di questa grande categoria vi sono:

  • Le teorie del laissez faire, cioè quelle tese all’idea del libero mercato, dove la giustizia diviene il rispetto delle scelte volontarie delle persone;
  • Le teorie dell’equità, secondo le quali la giustizia imporrebbe il ricorso a politiche che rimedino agli svantaggi sociali ed economici dando a tutti eguali possibilità di avere successo.

Altre teorie vedono nella società giusta quella capace di aderire a certe virtù, a forme di concepire la buona vita.

Occorre considerare in particolare la concezione della giustizia di Aristotele, la quale è strettamente legata al telos. Aristotele ragiona in termini di scopo nel considerare i criteri della giusta distribuzione dei beni. Per Aristotele la giustizia significa dare a ciascuno ciò che merita: gli oggetti verrebbero distribuiti alle persone, in ragione delle proprie capacità individuali ed a parità di condizioni in egual maniera.

Sandel nel suo corso Justice, dopo aver introdotto il pensiero di Aristotele, incuriosisce la platea degli studenti di Harvard, conducendoli a ragionare con il seguente esempio: “supponiamo” che un violino Stradivari sia venduto ad un’asta e un ricco collezionista si aggiudichi il violino facendo un’offerta più alta di quella di un bravissimo violinista. Il dilemma sollevato da Sandel pone l’accento sul fatto che seppur regolare l’asta, questo fatto ipotetico sembrerebbe una perdita e comunque una ingiustizia per il risultato inappropriato cui si giunge.

Sulla scia delle teorie di Aristotele, occorre pensare in termini teleologici. Il fine di un violino Stradivari, famosissimo per il suo inconfondibile e pulito suono, è quello di essere suonato e non certo di essere esibito. In una visione squisitamente Aristotelica il violino dovrebbe andare nelle mani del miglior musicista.

 

3. Conclusioni

Ogni individuo in base alla propria scala di valori, alla tradizione che lo accompagna, avrà una certa concezione della giustizia a cui riferisce il proprio ragionamento. Non esiste una sola idea di giustizia, ma molteplici concezioni. Allo stesso modo esistono differenti modi di approcciarsi alla distribuzione di beni e servizi.

Vi sono concezioni che considerano la giustizia come espressione della libertà di mercato, dove prevale il rispetto della libertà delle scelte effettuate dagli individui. Vi sono concezioni che prediligono dei correttivi alle forme delle nostre economie attuali di mercato dove siano inserite delle misure per rimuovere le disuguaglianze sociali ed economiche al fine di fornire ad ogni individuo pari opportunità e garantire alcuni importanti diritti individuali. Vi sono, inoltre, teorie legate al telos, all’obiettivo rispetto al bene. Tra queste ultime nelle visioni attuali si parla spesso di meritocrazia intesa come giustizia.

Non è facile parlare di giustizia, e non è un argomento che trova una univoca visione. Essa muta in base ai valori portati a livello politico, all’evoluzione storica e alle necessità che si avvertono nella società.

Bibliografia

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McCarthy, Michael, 2004. After storm come the vultures. In: “USA Today”, August 19, 2004. Disponibile in: http://usatoday30.usatoday.com/money/2004-08-19-gouging_x.htm [Consultato il 30 gennaio 2018].

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Walzer, Michael, 1983. Spheres of Justice: A Defense of Pluralism and Equality, New York: Basic Books.