x

x

Brevi considerazioni di carattere statistico sui detenuti in Austria

I

L’affollamento degli stabilimenti penitenziari è un problema che si è posto nel passato e che si ripropone ora anche nella vicina Austria.

Al fine di risolverlo, almeno provvisoriamente, è intervenuto il legislatore, emanando, nel 2008, il c.d. Haftentlastungspaket, per effetto del quale sono state ampliate le possibilità di rimettere in libertà certe categorie di detenuti prima della scadenza della pena inflitta nonché lo Strafrechtsaenderungsgesetz che ha consentito di rimettere in libertà detenuti stranieri che hanno espiato la metà della pena inflitta e che si sono impegnati di lasciare il territorio austriaco.

Un’ulteriore misura per riportare il numero dei detenuti entro i limiti della capienza regolamentare, è costituita dalla legge – entrata in vigore l’1.9.2010 - che consente l’espiazione di una pena detentiva inflitta (in misura non superiore ad un anno o il residuo di una pena di tal genere non eccedente la durata di un anno) agli arresti domiciliari con sorveglianza elettronica; è previsto anche che la custodia cautelare in carcere – ricorrendo determinati presupposti –possa essere trasformata in arresti domiciliari con sorveglianza elettronica, comunemente indicata con il termine “Fussfessel”.

Per comprendere la situazione attuale, pare opportuno illustrare brevemente i dati statistici, a decorrere dal 1980, relativi ai detenuti negli stabilimenti carcerari austriaci.

II

Dall’inizio degli anni ’80 al 2008, il numero dei detenuti è stato soggetto a notevoli variazioni. Dal 1982 al 1989 si è registrata una diminuzione pari ad un terzo rispetto agli anni precedenti, mentre a decorrere dal 2001 (alla fine del quale erano detenute complessivamente 12.363 persone), si è riscontrato un considerevole aumento che ha avuto per conseguenza, nel 2007, un sovraffollamento delle carceri austriache (con 13.405 reclusi). Per effetto dei due suddetti interventi legislativi, si è verificato un calo a 11.642 detenuti nel 2008. L’indice dei detenuti, rapportato a 100.000 abitanti, è aumentato da 90 (metà degli anni ’80) a 100 nel 2008; a cio’ ha contribuito però anche l’aumento complessivo della popolazione residente, passata, dal 1980 al 2008, da 7,5 mio. ad 8,1 mio.

L’indice dei detenuti in Austria, rapportato a 100.000 abitanti, attualmente è superiore alla media riscontrabile negli Stati europei – esclusi quelli dell’est europeo – ma pur sempre inferiore a quello della Spagna, del Portogallo e della Gran Bretagna.

III

Nel 1980 il numero delle persone denunciate dagli organi di polizia all’autorità giudiziaria (ca. 100 su 100.000 abitanti), era pressoche’ uguale a quello di coloro che venivano condannati; questi ultimi, fino al 2008, sono costantemente diminuiti (40 su 100.000 abitanti), mentre il numero delle denunce ha avuto un incremento, raggiungendo – nel 2004 – l’indice di 130 – su 100.000 abitanti per poi diminuire a 122 nel 2008.

Un notevole calo del numero dei condannati – pari al 50% ca. – rispetto all’inizio degli anni ’80, si è riscontrato, a decorrere dal 2000, per effetto della c.d. Diversionsregelung (pene alternative alla detenzione), estesa, verso la fine del 1999, anche alle persone di maggiore età; nel 2000 il numero dei condannati con sentenza passata in giudicato, è sceso a 38.226 (sin dal 1947 non si è mai riscontrato un numero così basso di condannati).

IV

Per quanto concerne gli stranieri detenuti in Austria, all’inizio degli anni ’80, la percentuale, rispetto al totale dei reclusi, era del 7% ca. Dal 1989 al 1993, questa percentuale ha subito un incremento fino al 25% ca.; un ulteriore aumento si è verificato tra il 2000 ed il 2007(alla data dell’1-9-07, i detenuti stranieri in Austria erano il 29 % ca. della popolazione carceraria complessiva. Il numero dei detenuti con cittadinanza austriaca, dopo un notevole calo negli anni ’80, negli ultimi 20 anni, è rimasto costante.

Nei c.d. Gerichtlichen Gefangenenhaeuser (dove vengono detenuti coloro che sono in custodia cautelare ed i condannati ad una pena inferiore a mesi 18), la percentuale degli stranieri (il 48% alla data dell’1.9.2008), è superiore a quella delle Strafvollzugsantalten. La percentuale piu’ bassa di stranieri si registra negli stabilimenti di esecuzione delle misure di sicurezza.

Nel 2008 i minorenni detenuti sono stati 152 ed il loro numero, dal 1980, è diminuito della metà. Non così quello dei minorenni stranieri, aumentato considerevolmente, tant’è vero che nel 2004 essi costituivano due terzi della popolazione delle Jugendstrafanstalten. Il numero dei detenuti minorenni in Austria (pari al 3,4% della popolazione carceraria complessiva, alla data dell’ 1.9.2007) è superiore alla media europea (che è del 1,2%).

V

Un aumento significativo dei detenuti in custodia cautelare è stato rilevato tra il 2001 ed il 2004; esso è stato del 40%, per ridursi, nel 2008, ad un numero pressoché identico a quello del 2001.

Anche le persone sottoposte a misure di sicurezza sono in continuo aumento dal 2001 e nel 2007 è stato riscontrato un incremento pari al 47% rispetto al 2001.

Il numero complessivo di detenuti (in espiazione di pena ed in custodia cautelare), è aumentato, tra il 2001 ed il 2008, ma mentre il numero di cittadini austriaci in custodia cautelare ed in espiazione della pena, è rimasto, tra il 2001 ed il 2007, costante, non altrettanto può dirsi con riferimento agli stranieri; per questo motivo con lo Strafrechtsaenderungsgesetz è stata resa possibile la liberazione degli stranieri che hanno espiato meta’della pena e che si sono dichiarati disposti a lasciare il territorio austriaco.

L’età media dei detenuti in custodia cautelare è di 31,6 anni, quella dei detenuti in espiazione di pena è di anni 34,7; considerevolmente superiore (41 anni) è l’età media dei sottoposti a misura di sicurezza.

Tra il 2001 ed il 2008, la percentuale di donne detenute variava tra il 5 ed il 6%. Da rilevare è che il numero di donne in custodia cautelare è stato più elevato rispetto a quello delle persone di sesso femminile in espiazione di pena. Tra il 6 ed il 7 è stata la percentuale delle sottoposte a misure di sicurezza

VI

Un aumento è stato registrato anche con riferimento alla durata della custodia cautelare (da 60 giorni nel 2001 ad 80 giorni nel 2008). Alla data dell’1.9.2004, dei detenuti in custodia cautelare, il 37% erano cittadini austriaci, il resto stranieri.

I detenuti negli stabilimenti penitenziari austriaci, alla data dell’1.9.2008, hanno trascorso, mediamente, 4,2 mesi in custodia cautelare prima della condanna definitiva.

VII

La durata media della pena definitiva da scontare ha subito, tra il 2001 ed il 2008, un considerevole aumento (pari al 40% ca.) per i detenuti di sesso maschile; minore è stato l’aumento per le detenute (ca. il 15%).

Per i minorenni la durata della custodia cautelare supera la durata della pena definitiva da espiare.

A seguito di amnistia o concessione della grazia, ha ottenuto la libertà il 6% dei detenuti.

VIII

Detenuti secondo la loro nazionalità.

Tra il 2001 ed il 2009, il maggior numero di stranieri detenuti per la prima volta ed aventi cittadinanza comunitaria, era costituito da cittadini:

1) della Romania (792)

2) dell’Ungheria (344)

3) della Slovacchia (268)

4) della Polonia (231)

5) della RFT (177)

6) della Bulgaria (96).

Per quanto riguarda gli extracomunitari, vanno annoverati

al primo posto, i cittadini della Serbia (391), seguiti da quelli

2) della Nigeria (380)

3) della Turchia (278)

4) della Georgia – ex Un. Sov. – (263)

5) della Russia (241)

6) della Bosnia-Herzogovina (217).

Il maggior numero di detenuti – nel 2008 – aveva un’età tra i 21 ed i 26 anni (1463); seguono poi quelli di età tra i 36 ed i 41 anni (1455) nonché coloro che avevano compiuto 31 anni, ma non ancora 36 anni (923).

Nel 2008 dovevano espiare una pena detentiva:

1) da 1 a 3 anni, 4.959 detenuti

2) da 3 a 5 anni, 1.901 “

3) da 5 a 10 anni, 1.382 “

4) da 10 a 20 anni, 563 “

5) superiore a 20 anni, 46 detenuti

6) l’ergastolo, 161 detenuti.

I rimanenti detenuti sono stati condannati a pene inferiori ad un anno.

Nel 2008, negli stabilimenti penitenziari austriaci sono deceduti 28 detenuti.

IX

Per quanto concerne i detenuti di sesso maschile che, rimessi in libertà – nel 2004 – dopo aver scontato una pena detentiva, entro la fine del 2008 hanno subito una nuova condanna definitiva, con conseguente nuova carcerazione (i c.d. Wiederkehrer), la loro percentuale è stata del 34%. I Wiederkehrer di sesso femminile non hanno superato il 10%.

Particolarmente elevato è stato il numero di minorenni che, dopo l’espiazione di una pena detentiva, sono stati nuovamente condannati con sentenza passata in giudicato: pari al 45%.

Subiscono una seconda carcerazione prevalentemente i condannati:

1) per reati contro il patrimonio (36%)

2) “ “ “ la vita e l’integrità fisica (34%)

3) “ “ “ l’ integrità sessuale (16%).

X

Il maggior numero di evasioni dagli stabilimenti penitenziari austriaci, nel periodo 2001-2008, è stato registrato nel 2005 (17), per diminuire, poi, nel 2006 (7), nel 2007 (6) e nel 2008 (3). Nel 2001 erano evasi 5 detenuti, nel 2002 4, nel 2003 9 e nel 2004 13.

La frequenza delle evasioni negli anni 2004 e 2005 ha avuto per conseguenza un notevole aumento degli stanziamenti destinati all’installazione di dispositivi di sicurezza; il relativo ammontare è passato da 200.000 Euro nel 2002 a 3.665.000 Euro nel 2004.

XI

Nel luglio del 2010 sono stati pubblicati alcuni dati statistici relativamente al 2009; da essi risulta:

1) che il numero complessivo dei detenuti (cittadini austriaci e stranieri), nel 2009, ha subito un incremento di 555 unità rispetto al 2008, aumentando a 12.197 reclusi

2) di essi 5.822 erano cittadini austriaci

3) 2.549 erano cittadini comunitari

4) 3.691 erano extracomunitari

5) di 135 non è stato possibile accertare con certezza la nazionalità.

11.114 erano di sesso maschile

1.083 di sesso femminile.

Nel 2009 i detenuti dovevano scontare le seguenti pene detentive di lunga durata:

1) 41 la pena superiore a 20 anni

2) 529 la pena da 10 a 20 anni

3) 1.292 la pena da 5 a 10 anni

4) 1.746 la pena da 3 a 5 anni

Numero degli ergastolani: 153.

L’aumento dei detenuti, registrato nel 2009 (vedi sopra), ha avuto come conseguenza un nuovo sovraffollamento degli stabilimenti penitenziari in Austria, come già registrato nel 2007, con comprensibili disagi non solo per i detenuti, ma anche per gli agenti di custodia (Justizwachebeamten). Già nel 2008, l’indice di affollamento delle carceri austriache era a quota 94. Con l’incremento del numero dei detenuti, verificatosi nel 2009, la capienza regolamentare massima degli stabilimenti penitenziari è stata di nuovo superata, creando una situazione da molti ritenuta intollerabile. Per questo motivo è stata emanata, nell’estate di quest’anno, la legge che prevede gli arresti domiciliari con sorveglianza elettronica di cui si è parlato nella parte introduttiva di questo articolo.

I

L’affollamento degli stabilimenti penitenziari è un problema che si è posto nel passato e che si ripropone ora anche nella vicina Austria.

Al fine di risolverlo, almeno provvisoriamente, è intervenuto il legislatore, emanando, nel 2008, il c.d. Haftentlastungspaket, per effetto del quale sono state ampliate le possibilità di rimettere in libertà certe categorie di detenuti prima della scadenza della pena inflitta nonché lo Strafrechtsaenderungsgesetz che ha consentito di rimettere in libertà detenuti stranieri che hanno espiato la metà della pena inflitta e che si sono impegnati di lasciare il territorio austriaco.

Un’ulteriore misura per riportare il numero dei detenuti entro i limiti della capienza regolamentare, è costituita dalla legge – entrata in vigore l’1.9.2010 - che consente l’espiazione di una pena detentiva inflitta (in misura non superiore ad un anno o il residuo di una pena di tal genere non eccedente la durata di un anno) agli arresti domiciliari con sorveglianza elettronica; è previsto anche che la custodia cautelare in carcere – ricorrendo determinati presupposti –possa essere trasformata in arresti domiciliari con sorveglianza elettronica, comunemente indicata con il termine “Fussfessel”.

Per comprendere la situazione attuale, pare opportuno illustrare brevemente i dati statistici, a decorrere dal 1980, relativi ai detenuti negli stabilimenti carcerari austriaci.

II

Dall’inizio degli anni ’80 al 2008, il numero dei detenuti è stato soggetto a notevoli variazioni. Dal 1982 al 1989 si è registrata una diminuzione pari ad un terzo rispetto agli anni precedenti, mentre a decorrere dal 2001 (alla fine del quale erano detenute complessivamente 12.363 persone), si è riscontrato un considerevole aumento che ha avuto per conseguenza, nel 2007, un sovraffollamento delle carceri austriache (con 13.405 reclusi). Per effetto dei due suddetti interventi legislativi, si è verificato un calo a 11.642 detenuti nel 2008. L’indice dei detenuti, rapportato a 100.000 abitanti, è aumentato da 90 (metà degli anni ’80) a 100 nel 2008; a cio’ ha contribuito però anche l’aumento complessivo della popolazione residente, passata, dal 1980 al 2008, da 7,5 mio. ad 8,1 mio.

L’indice dei detenuti in Austria, rapportato a 100.000 abitanti, attualmente è superiore alla media riscontrabile negli Stati europei – esclusi quelli dell’est europeo – ma pur sempre inferiore a quello della Spagna, del Portogallo e della Gran Bretagna.

III

Nel 1980 il numero delle persone denunciate dagli organi di polizia all’autorità giudiziaria (ca. 100 su 100.000 abitanti), era pressoche’ uguale a quello di coloro che venivano condannati; questi ultimi, fino al 2008, sono costantemente diminuiti (40 su 100.000 abitanti), mentre il numero delle denunce ha avuto un incremento, raggiungendo – nel 2004 – l’indice di 130 – su 100.000 abitanti per poi diminuire a 122 nel 2008.

Un notevole calo del numero dei condannati – pari al 50% ca. – rispetto all’inizio degli anni ’80, si è riscontrato, a decorrere dal 2000, per effetto della c.d. Diversionsregelung (pene alternative alla detenzione), estesa, verso la fine del 1999, anche alle persone di maggiore età; nel 2000 il numero dei condannati con sentenza passata in giudicato, è sceso a 38.226 (sin dal 1947 non si è mai riscontrato un numero così basso di condannati).

IV

Per quanto concerne gli stranieri detenuti in Austria, all’inizio degli anni ’80, la percentuale, rispetto al totale dei reclusi, era del 7% ca. Dal 1989 al 1993, questa percentuale ha subito un incremento fino al 25% ca.; un ulteriore aumento si è verificato tra il 2000 ed il 2007(alla data dell’1-9-07, i detenuti stranieri in Austria erano il 29 % ca. della popolazione carceraria complessiva. Il numero dei detenuti con cittadinanza austriaca, dopo un notevole calo negli anni ’80, negli ultimi 20 anni, è rimasto costante.

Nei c.d. Gerichtlichen Gefangenenhaeuser (dove vengono detenuti coloro che sono in custodia cautelare ed i condannati ad una pena inferiore a mesi 18), la percentuale degli stranieri (il 48% alla data dell’1.9.2008), è superiore a quella delle Strafvollzugsantalten. La percentuale piu’ bassa di stranieri si registra negli stabilimenti di esecuzione delle misure di sicurezza.

Nel 2008 i minorenni detenuti sono stati 152 ed il loro numero, dal 1980, è diminuito della metà. Non così quello dei minorenni stranieri, aumentato considerevolmente, tant’è vero che nel 2004 essi costituivano due terzi della popolazione delle Jugendstrafanstalten. Il numero dei detenuti minorenni in Austria (pari al 3,4% della popolazione carceraria complessiva, alla data dell’ 1.9.2007) è superiore alla media europea (che è del 1,2%).

V

Un aumento significativo dei detenuti in custodia cautelare è stato rilevato tra il 2001 ed il 2004; esso è stato del 40%, per ridursi, nel 2008, ad un numero pressoché identico a quello del 2001.

Anche le persone sottoposte a misure di sicurezza sono in continuo aumento dal 2001 e nel 2007 è stato riscontrato un incremento pari al 47% rispetto al 2001.

Il numero complessivo di detenuti (in espiazione di pena ed in custodia cautelare), è aumentato, tra il 2001 ed il 2008, ma mentre il numero di cittadini austriaci in custodia cautelare ed in espiazione della pena, è rimasto, tra il 2001 ed il 2007, costante, non altrettanto può dirsi con riferimento agli stranieri; per questo motivo con lo Strafrechtsaenderungsgesetz è stata resa possibile la liberazione degli stranieri che hanno espiato meta’della pena e che si sono dichiarati disposti a lasciare il territorio austriaco.

L’età media dei detenuti in custodia cautelare è di 31,6 anni, quella dei detenuti in espiazione di pena è di anni 34,7; considerevolmente superiore (41 anni) è l’età media dei sottoposti a misura di sicurezza.

Tra il 2001 ed il 2008, la percentuale di donne detenute variava tra il 5 ed il 6%. Da rilevare è che il numero di donne in custodia cautelare è stato più elevato rispetto a quello delle persone di sesso femminile in espiazione di pena. Tra il 6 ed il 7 è stata la percentuale delle sottoposte a misure di sicurezza

VI

Un aumento è stato registrato anche con riferimento alla durata della custodia cautelare (da 60 giorni nel 2001 ad 80 giorni nel 2008). Alla data dell’1.9.2004, dei detenuti in custodia cautelare, il 37% erano cittadini austriaci, il resto stranieri.

I detenuti negli stabilimenti penitenziari austriaci, alla data dell’1.9.2008, hanno trascorso, mediamente, 4,2 mesi in custodia cautelare prima della condanna definitiva.

VII

La durata media della pena definitiva da scontare ha subito, tra il 2001 ed il 2008, un considerevole aumento (pari al 40% ca.) per i detenuti di sesso maschile; minore è stato l’aumento per le detenute (ca. il 15%).

Per i minorenni la durata della custodia cautelare supera la durata della pena definitiva da espiare.

A seguito di amnistia o concessione della grazia, ha ottenuto la libertà il 6% dei detenuti.

VIII

Detenuti secondo la loro nazionalità.

Tra il 2001 ed il 2009, il maggior numero di stranieri detenuti per la prima volta ed aventi cittadinanza comunitaria, era costituito da cittadini:

1) della Romania (792)

2) dell’Ungheria (344)

3) della Slovacchia (268)

4) della Polonia (231)

5) della RFT (177)

6) della Bulgaria (96).

Per quanto riguarda gli extracomunitari, vanno annoverati

al primo posto, i cittadini della Serbia (391), seguiti da quelli

2) della Nigeria (380)

3) della Turchia (278)

4) della Georgia – ex Un. Sov. – (263)

5) della Russia (241)

6) della Bosnia-Herzogovina (217).

Il maggior numero di detenuti – nel 2008 – aveva un’età tra i 21 ed i 26 anni (1463); seguono poi quelli di età tra i 36 ed i 41 anni (1455) nonché coloro che avevano compiuto 31 anni, ma non ancora 36 anni (923).

Nel 2008 dovevano espiare una pena detentiva:

1) da 1 a 3 anni, 4.959 detenuti

2) da 3 a 5 anni, 1.901 “

3) da 5 a 10 anni, 1.382 “

4) da 10 a 20 anni, 563 “

5) superiore a 20 anni, 46 detenuti

6) l’ergastolo, 161 detenuti.

I rimanenti detenuti sono stati condannati a pene inferiori ad un anno.

Nel 2008, negli stabilimenti penitenziari austriaci sono deceduti 28 detenuti.

IX

Per quanto concerne i detenuti di sesso maschile che, rimessi in libertà – nel 2004 – dopo aver scontato una pena detentiva, entro la fine del 2008 hanno subito una nuova condanna definitiva, con conseguente nuova carcerazione (i c.d. Wiederkehrer), la loro percentuale è stata del 34%. I Wiederkehrer di sesso femminile non hanno superato il 10%.

Particolarmente elevato è stato il numero di minorenni che, dopo l’espiazione di una pena detentiva, sono stati nuovamente condannati con sentenza passata in giudicato: pari al 45%.

Subiscono una seconda carcerazione prevalentemente i condannati:

1) per reati contro il patrimonio (36%)

2) “ “ “ la vita e l’integrità fisica (34%)

3) “ “ “ l’ integrità sessuale (16%).

X

Il maggior numero di evasioni dagli stabilimenti penitenziari austriaci, nel periodo 2001-2008, è stato registrato nel 2005 (17), per diminuire, poi, nel 2006 (7), nel 2007 (6) e nel 2008 (3). Nel 2001 erano evasi 5 detenuti, nel 2002 4, nel 2003 9 e nel 2004 13.

La frequenza delle evasioni negli anni 2004 e 2005 ha avuto per conseguenza un notevole aumento degli stanziamenti destinati all’installazione di dispositivi di sicurezza; il relativo ammontare è passato da 200.000 Euro nel 2002 a 3.665.000 Euro nel 2004.

XI

Nel luglio del 2010 sono stati pubblicati alcuni dati statistici relativamente al 2009; da essi risulta:

1) che il numero complessivo dei detenuti (cittadini austriaci e stranieri), nel 2009, ha subito un incremento di 555 unità rispetto al 2008, aumentando a 12.197 reclusi

2) di essi 5.822 erano cittadini austriaci

3) 2.549 erano cittadini comunitari

4) 3.691 erano extracomunitari

5) di 135 non è stato possibile accertare con certezza la nazionalità.

11.114 erano di sesso maschile

1.083 di sesso femminile.

Nel 2009 i detenuti dovevano scontare le seguenti pene detentive di lunga durata:

1) 41 la pena superiore a 20 anni

2) 529 la pena da 10 a 20 anni

3) 1.292 la pena da 5 a 10 anni

4) 1.746 la pena da 3 a 5 anni

Numero degli ergastolani: 153.

L’aumento dei detenuti, registrato nel 2009 (vedi sopra), ha avuto come conseguenza un nuovo sovraffollamento degli stabilimenti penitenziari in Austria, come già registrato nel 2007, con comprensibili disagi non solo per i detenuti, ma anche per gli agenti di custodia (Justizwachebeamten). Già nel 2008, l’indice di affollamento delle carceri austriache era a quota 94. Con l’incremento del numero dei detenuti, verificatosi nel 2009, la capienza regolamentare massima degli stabilimenti penitenziari è stata di nuovo superata, creando una situazione da molti ritenuta intollerabile. Per questo motivo è stata emanata, nell’estate di quest’anno, la legge che prevede gli arresti domiciliari con sorveglianza elettronica di cui si è parlato nella parte introduttiva di questo articolo.