Coronavirus: cos’è il “Lungo covid” e perché fa paura

Si chiama “Lungo Covid” la nuova patologia legata all’infezione da Coronavirus. Non si tratta di un muovo virus, ma delle conseguenze patologiche legate all’infezione e alla successiva negativizzazione del soggetto.
Infatti, una buona parte dei soggetti (circa il dieci per cento) dopo essere guarita continua ad accusare sintomi invalidanti e debilitanti, che durano anche oltre le 12 settimane.
Attualmente la condizione di questi malati non è ufficialmente riconosciuta, e per questo motivo, la fondatrice del gruppo Facebook “Noi che il Covid lo abbiamo sconfitto”, Morena Colombi, con una pec inviata il 29 gennaio, ha domandato formalmente a Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute (dell’allora Governo Conte) il riconoscimento di questa seconda malattia, e un aiuto concreto per mettere in campo gli strumenti necessari per supportare questi soggetti che si trovano a vivere in un vero e proprio limbo sanitario.
Ma che cos’è esattamente il Lungo Covid?
Generalmente, chi si ammala di Covid-19 guarisce completamente entro le 2-4 settimane dall’infezione. Ci sono poi alcuni soggetti, circa il 10% di quelli infettati (o forse di più, il dato non è ancora chiaro e univoco) che continuano ad avvertire i sintomi per settimane o addirittura mesi dopo l’infezione.
ll termine Lungo Covid (Long Covid) è stato utilizzato per la prima volta nel maggio 2020 da Elisa Perego (Honorary Research Associate allo University College)
I primi studi sull'argomento suggeriscono che una percentuale molto alta di persone con COVID-19 sperimentano sintomi che durano più di un mese.
Quali sono i fattori di rischio?
Secondo uno studio del Kings College di Londra del 21 ottobre 2020 i fattori di rischio del Lungo Covid sembrano essere:
- Età superiore ai 50 anni
- Sesso femminile (nella fascia di età più giovane)
- obesità
- asma
- Avere più di cinque sintomi nella prima settimana di infezione da COVID-19 (come tosse, affaticamento, mal di testa, diarrea, perdita dell'olfatto).
Quali sono i sintomi della patologia Lungo Covid?
Di seguito i sintomi riportati da persone con Long Covid:
- Stanchezza estrema
- Debolezza muscolare
- Febbre di basso grado
- Incapacità di concentrazione (nebbia cerebrale)
- Perdita di memoria
- Cambiamenti di umore, a volte accompagnati da depressione e problemi di salute menale
- Insonnia
- Emicrania
- Dolori articolari alle braccia e alle gambe
- Diarrea e vomito
- Anosmia e disosmia (ovvero perdita di gusto e odore)
- Mal di gola e difficoltà a deglutire
- Nuova insorgenza d diabete e ipertensione
- Rash cutaneo
- Dispnea
- Dolore al petto
- Geloni
- Orticaria
- Eruzioni papulosquamose
Una nuova malattia, dunque, sempre più preoccupante visti i numeri di ammalati, e, per fortuna, di guariti da Covid-19, che rischia di diventare un’emergenza vera e propria nell'emergenza. Cosa si può fare?
Un esempio ci viene dalla Gran Bretagna, dove il Servizio Sanitario Nazionale (NHS) ha iniziato a creare cliniche specializzate per il trattamento del Long Covid, con un primo stanziamento di dieci milioni di sterline.
Questa nuova patologia fa parte delle incognite legate al Covid-19, in particolare agli effetti, tuttora sconosciuti, legati alla reazione a lungo termine dell'organismo umano dopo l'infezione. Ci sono ancora molti punti dubbi e oscuri sugli effetti avversi del virus (e del vaccino, troppo poco sperimentato). Speriamo che anche in Italia possa trovare presto spazio la giusta attenzione per questa nuova, invalidante patologia