Covid: dal 10 marzo: novità per i cinema e gli stadi
Covid: dal 10 marzo: novità per i cinema e gli stadi
Nuovamente consentito il consumo di cibo e bevande. Con la scadenza dello stato di emergenza, la capienza negli stadi torna al 100%. Ma il covid-19 che fine ha fatto? Sembra che l’Italia stia per tornare nuovamente nello status pre- pandemia da Covid, ma come? Il Governo si troverà a dover gestire la fase post-emergenza con particolare attenzione.
Covid: sempre più vicini a un ritorno alla normalità
Con l’avvicinarsi del 31 marzo 2022 (data di scadenza dello stato di emergenza) comincia a farsi strada un allentamento incisivo delle restrizioni relative al Covid-19.
Diverse sono le novità che, a partire dal prossimo 1 aprile, riguarderanno l’uso del green pass.
Il disegno del Governo prevede di procedere gradualmente, step by step, con l’attenuazione delle misure restrittive, non perdendo d’occhio la curva di contagio, chiaramente.
Covid: addio al green pass rafforzato?
Non totalmente. Essere in possesso del green pass rafforzato non sarà più un requisito indispensabile per poter mangiare nei bar e nei ristoranti all’aperto; tuttavia, il green pass “base”, per quanto concerne i luoghi al chiuso, potrebbe continuare a essere necessario.
Stessa regolamentazione- ovverosia discernimento tra luoghi all’aperto e luoghi al chiuso- interesserà anche attività sportive, fiere, e spettacoli.
Nel frattempo, dal 10 marzo, il ritorno alla “normalità” compie già dei passi in avanti. Ma la domanda che dobbiamo porci è la seguente: il covid-19 è scomparso? La risposta è no! Il covid non è scomparso ma le limitazioni stanno per sparire lo stesso.
Cinema e stadi: ritornano popcorn e coca cola (Addio Covid?)
Dal 10 marzo, con la legge 18 del 4 marzo 2022- che ha convertito il decreto-legge n.1 del 7 gennaio 2022- viene consentito nuovamente il consumo di «cibi e bevande anche in sale teatrali, da concerto, al cinema, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, in altri locali assimilati e in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive».
Insomma, dopo due anni dall’inizio del primo lockdown e dal sorgere del Covid-19, patatine e birra tornano a fare il loro ingresso nei luoghi al chiuso, e sgranocchiare popcorn al cinema non è più considerato una violazione della legge.
Il Covid non può limitare l’amore verso i propri cari: in ospedale riprendono le visite ai parenti
Dal 10 marzo è possibile tornare a far visita a parenti e amici ricoverati in ospedale.
A stabilirlo è il dl “Natale” varato il 21 dicembre 2021 e convertito in legge il 18 marzo 2022, nello stesso si legge «A decorrere dal 10 marzo 2022 e fino alla cessazione dello stato di emergenza da COVID-19 è consentito l’accesso dei visitatori ai reparti di degenza delle strutture ospedaliere».
Tuttavia, l’accesso «è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde COVID-19, rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario».
In realtà, anche «ai soggetti in possesso di una certificazione verde COVID-19 rilasciata a seguito del completamento del ciclo vaccinale primario o dell’avvenuta guarigione», ma, in questi ultimi casi, è necessaria l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare eseguito non prima delle 48 ore precedenti l’accesso.
Quindi, dal 10 marzo, i malati ospedalizzati, per almeno 45 minuti al giorno, potranno ricevere nuovamente conforto e sorrisi dai propri affetti più cari, ma con i limiti necessari alla salvaguardia della salute di tutti loro.
Covid e stato emergenziale: la scadenza è il 31 marzo
Il 31 marzo 2022 rappresenta una data di svolta: termina lo stato di emergenza, né vi sarà una proroga dello stesso.
Le novità:
-avrà termine la modalità di lavoro in smart working (modalità di svolgimento della prestazione lavorativa molto utilizzata per limitare la diffusione del covid) senza l’accordo individuale tra azienda e singolo dipendente e con notifica telematica e massiva al ministero del lavoro;
-verrà meno la figura del commissario per l’emergenza COVID-19 (oggi in capo al general Figliuolo), sostituita dall’unità di missione, a cui verrà affidato l’incarico di gestione della campagna vaccinale anti Covid;
-viene confermato, fino al 15 giugno, l’obbligo di vaccino anti Covid imposto agli over 50; tuttavia, prima della data menzionata, l’ipotesi dell’esibizione di green pass base- che si ottiene effettuando il tampone rapido ogni due giorni- piuttosto che di quello rafforzato è ancora oggetto di valutazione da parte del Governo.
Mascherine al chiuso e quarantena per i positivi al covid: a quando la totale libertà?
Questa la domanda che arrovella i più. Ma non è possibile indicare una data precisa a partire dalla quale le mascherine verranno definitivamente gettate via e non sarà più necessaria la quarantena per i positivi al Covid- 19.
In merito a ciò, Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, ha affermato che «la distanza di sicurezza tra di noi andrà tolta fra le prime cose», aggiungendo «poi penseremo a togliere anche la mascherina al chiuso e, ancora prima, rimodulare gli isolamenti per i positivi asintomatici».
Del resto, dopo due anni di ombra sulla Vita determinata dal “mostro Covid”, l’azzurro sereno del cielo sembra trovare di nuovo spazio (Putin permettendo!).