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DDL Concorrenza: le novità della legge

Il cielo di Bologna
Ph. Anna Romualdi / Il cielo di Bologna

DDL Concorrenza, emanato il provvedimento

Il nuovo disegno di legge sulla concorrenza (DDL Concorrenza) passa al vaglio del Consiglio dei Ministri, nel pomeriggio di giovedì 4 novembre; attualmente composto da 34 articoli, ha creato importanti divisioni su temi quali energia, rifiuti e sanità.

La legge annuale per il mercato e la concorrenza era stata adottata solo nel 2017, sebbene fosse prevista dal 2009 con la legge n. 99, per il 2021, invece è stato lo stesso PNRR a prevedere l’adozione di una prima serie di misure nella legge concorrenza, mentre le altre misure saranno adottate con le successive leggi annuali.

 

DDL Concorrenza: le finalità

L’art. 1 del DDL Concorrenza reca le disposizioni per la tutela della concorrenza ai sensi dell’articolo 117, comma 2, lettera e), della Costituzione e dell’articolo 47 della legge 23 luglio 2009, n. 99, finalizzate, in particolare, a promuovere lo sviluppo della concorrenza, anche al fine di garantire l’accesso ai mercati di imprese di minori dimensioni, nonché di contribuire al rafforzamento della giustizia sociale, di migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi pubblici e di potenziare la tutela dell’ambiente e il diritto alla salute dei cittadini; rimuovere gli ostacoli regolatori, di carattere normativo e amministrativo, all’apertura dei mercati e garantire la tutela dei consumatori.

 

DDL Concorrenza: i settori toccati dalla legge

I 34 articoli del DDL sono divisi in nove sezioni, oltre alle prime due sezioni che si occupano dei principi generali della legge, quali le finalità e la rimozione delle barriere nell’entrata nei mercati, le restanti sezioni si occupano di:

- Servizi pubblici locali e trasporti;

- Concorrenza, energia e sostenibilità ambientale;

- Concorrenza e tutela della salute;

- Concorrenza, sviluppo delle infrastrutture digitali e servizi di telecomunicazione;

- Concorrenza, rimozione degli oneri per le imprese e parità di trattamento tra gli operatori;

- Rafforzamento dei poteri di antitrust enforcement;

- Nomine nelle Autorità indipendenti.

Rimangono numerosi i nodi da risolvere, tra questi le concessioni. Invero, in seguito all’approvazione dell’attuale DDL Concorrenza, il Governo dovrà adottare, entro sei mesi, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, un decreto legislativo per la costituzione di un sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici, al fine di promuovere la pubblicità e trasparenza dei principali dati e delle informazioni relativi a tutti i rapporti concessori.

Per le concessioni idroelettriche invece, saranno individuati dei criteri uniformi a livello centrale per l’affidamento delle concessioni.

La III sezione è dedicata ai trasporti pubblici locali: sono previste nuove procedure alternative di risoluzione delle controversie tra operatori economici che gestiscono reti, infrastrutture e servizi di trasporto e utenti o consumatori.

Una importante sezione è dedicata all’energia e sostenibilità dell’ambiente, tra le nuove disposizioni, le società che impianteranno colonnine di ricarica per le auto elettriche saranno incentivate per mezzo di aiuti di Stato o degli enti locali che garantiranno loro "procedure competitive, trasparenti e non discriminatorie".

Come sopra detto la funzione del DDL Concorrenza è semplificare al fine di consentire una maggiore concorrenza tra imprese, ed è proprio secondo questa ratio che vengono apportate importanti semplificazioni in plurimi settori dell’economia italiana. Tra queste possiamo menzionare le semplificazioni nella gestione dei rifiuti e nelle procedure di autorizzazione per gli impianti di smaltimento dei rifiuti.

Le semplificazioni riguardano anche la costituzione di nuove aziende: ai sensi dell’art.25 le Amministrazioni competenti comunicano all'interessato e all'Ufficio del Registro delle imprese, per via telematica, il codice fiscale e la partita Iva, ed entro i successivi quattro giorni, gli ulteriori dati definitivi relativi alle posizioni registrate, così da velocizzare e semplificare la fase di costituzione di nuove realtà imprenditoriali.

Inoltre, si riforma la distribuzione dei farmaci; la rimborsabilità dei farmaci equivalenti; la disciplina dei farmaci in attesa di definizione del prezzo e il sistema di produzione dei medicinali emoderivati da plasma italiano. 

In materia di sanità saranno applicati dei criteri più equi nella nomina dei dirigenti medici, e, a parità di punteggio, prevarrà il candidato più giovane.

Cambiano poi anche i criteri di nomina dei componenti delle autorità di garanzia quali Antitrust, Consob, vigilanza sui fondi pensione. Sarà nominato un comitato composto da 5 membri scelti tra personalità di indiscussa indipendenza e di chiara fama internazionale nei settori di rispettiva competenza, e il suddetto comitato valuterà le candidature presentate sulla base della comprovata competenza ed esperienza nel settore in cui opera l’Autorità, oltre che di notoria indipendenza e di indiscussa moralità, nel rispetto del principio della parità di genere. Per quanto riguarda la carica di Presidente delle Autorità il "Comitato tiene in considerazione anche la dimostrata capacità di presiedere organi collegiali, di elaborare strategie complesse e di curare relazioni istituzionali a livello nazionale e internazionale. Infine, la sezione VIII si occupa del rafforzamento dei poteri di antitrust enforcement: le concentrazioni; il rafforzamento del contrasto all'abuso di dipendenza economica; la procedura di transazione; i poteri istruttori.