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E se fosse la Germania la responsabile della crisi ucraina

È quanto sostiene Matthew Karnitschnig in un articolo comparso oggi su Politico.com
Ucraina
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La Germania ha concesso al presidente russo il beneficio del dubbio fino a quando non è stato troppo tardi?

Questa affascinante teoria, con molti punti concreti a favore della tesi, è stata sostenuta oggi in un artcolo a firma Matthew Karnitschnig comparso sul sito del giornale Politico.com

Lo riprendiamo di seguito, approfondendo il discorso dei rapporti tra la Germania e la Russia di Putin, riportando stralci tradotti dall’articolo originale “How Germany helped blaze Putin’s path into Ukraine”.
 

Come la Germania ha contribuito a tracciare il percorso di Putin in Ucraina

La Germania ha sempre avuto, quantomeno negli ultimi anni, un atteggiamento molto prudente nei confronti della Russia, per non dire amichevole.

Troppo amichevole secondo molti. Forse a causa delle relazioni economiche strette, che vedono la Germania dipendente per oltre il 45% dal gas prodotto da Mosca.

Fatto sta che anche per i russi la Germania è diventata amica.

"La Russia non ha paura di Berlino. La Russia è tra amici" dicevano in molti.

Dice Politico.com: “Dall'invasione georgiana all'annessione della Crimea, dall'abbattimento dell'MH-17 all'avvelenamento di Alexei Navalny, la Germania ha sempre trovato il modo di perdonare il suo amico a est. Come disse l'allora amministratore delegato della BASF, Eggert Voscherau, agli entusiasti partecipanti alla festa nel 2008, la pace non può essere raggiunta "attraverso l'esclusione". 

È questo atteggiamento della Germania, non ostile, anzi, amichevole che ha spianato la strada all’ingresso di Putin verso l’Ucraina?

È quanto sostiene Politico.com.

“Dopo che Putin ha firmato decreti che dichiarano le regioni separatiste di Donetsk e Luhansk indipendenti dall'Ucraina e vi ha inviato più truppe, la Germania ha annunciato che non avrebbe concesso al gasdotto Nord Stream 2 una licenza operativa. Ma era troppo poco, troppo tardi” sostiene Politico.com. 

La Germania però non può essere indicata come unica colpevole dell’invasione russa in Ucraina.

Pensiamo solo agli Stati Uniti, che hanno sempre preso sotto gamba la figura di Putin, ritenendolo all’inizio l’utile idiota che poi si è confermato essere un oligarca deciso e tremendo, un vero e proprio pericolo per la democrazia, come sono arrivati a riconoscere col tempo.

Anche gli inglesi hanno chiuso gli occhi e fatto finta di non vedere, privilegiando gli oligarchi e il loro denaro, senza domandarsi da dove provenisse. 

Continua l’articolo: “Nella mitologia popolare, quella lealtà (come molto altro nella Germania moderna) è strettamente connessa alle sue colpe di guerra. Se questa fosse davvero la ragione, però, la Germania avrebbe un debito ancora maggiore con Ucraina e Bielorussia, paesi che hanno perso ancora più persone nella guerra per mano dei tedeschi ma che a malapena sono presenti nella cultura della memoria collettiva del paese”. 

Purtroppo la Germania ha troppi affari con la Russia, è troppo legata al denaro che ne ricava e questo di certo non ha contribuito alla salvaguardia dei diritti di un Paese come l’Ucraina.

Anche militarmente parlando, dopo l’esperienza di guerra della Russia in Georgia, la Germania ha aiutato parecchio Putin a rimettere in sesto il proprio esercito e renderlo migliore e più efficiente.

“Un progetto particolarmente controverso riguardava la vendita di sistemi di simulazione di combattimento per 100 milioni di euro. Sotto la pressione degli alleati, il governo tedesco alla fine ha annullato l'accordo, dopo che il 95% dell'attrezzatura era già stato consegnato”.

Insomma la Germania ha cercato di minimizzare, di sfilarsi, di evitare di sanzionare la Russia anche dopo i fatti di Crimea, arrivando a farlo solo dopo la morte di molte persone.

Un problema serio, questo, che vede anche un altro colpevole, secondo la Germania e l’opinione pubblica tedesca, ovvero la Nato.

“Più della metà dei tedeschi non vuole che l'Ucraina aderisca alla NATO in tempi brevi. E fino al mese scorso, due terzi dei tedeschi hanno sostenuto l'attivazione del Nord Stream 2”.

Una posizione che sta diventando sempre più insostenibile.

“Martedì, circa 600 persone si sono radunate davanti all'ambasciata russa a Berlino per protestare contro l'ultima invasione del Cremlino in Ucraina”.

Quello che è grave è che nessuno dei potenti della Germania era presente e ha partecipato.

Dunque cosa faranno ora i tedeschi? Avranno ancora le mani legate? Nelle prossime ore potremo capire meglio cosa succederà.