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Edgar Allan Poe: il mistero delle rose e della bottiglia di Cognac sulla tomba

Nella notte di Halloween, un mistero su Edgar Allan Poe (Boston, 19 gennaio 1809 – Baltimora, 7 ottobre 1849)
Halloween lights
Ph. Luca Martini / Halloween lights

Edgar Allan Poe: il mistero delle rose e della bottiglia di Cognac sulla tomba

 

Edgar Allan Poe, lo scrittore inventore del racconto poliziesco e della narrazione del terrore e della paura, ha avuto una vita misteriosa e molto cupa.

Ma la morte di Edgar Allan Poe è altrettanto misteriosa e avvolta nell'enigma e nelle incognite.
 

Edgar Allan Poe
Edgar Allan Poe


Edgar Allan Poe, infatti, dopo una breve e tribolata vita, fatta di allucinazioni e delirio alcolico, morì a Baltimora il 7 ottobre 1849, dopo esser stato ritrovato quattro giorni prima vagare in stato delirante, gridando continuamente il nome di un certo “Reynolds”, con indosso abiti non suoi.

Secondo alcuni studiosi Edgar Allan Poe sarebbe stato vittima del c.d. “cooping”, ovvero una frode elettorale praticata da alcune gang di criminali, che rapivano, picchiavano e drogavano il malcapitato, cambiandolo d’abito, per farlo votare più volte.

Nel giorno in cui fu trovato il corpo esanime di Edgar Allan Poe, infatti, era in corso l’elezione del nuovo sceriffo.


Ma di cosa morì esattamente Edgar Allan Poe?

Le narrazioni giornalistiche del tempo scrissero di “congestione del cervello” o di “infiammazione cerebrale”, ictus, colera o malore. Per altri, invece, la causa era da ricondursi al delirium tremens, ovvero l’astinenza alcolica.

Edgar Allan Poe, infatti, aveva smesso di bere da sei mesi, nell’intenzione di disintossicarsi completamente. Cronache dell’epoca, però, riferirono che il poeta avrebbe rifiutato l’alcool offertogli all’ospedale per placare la terribile crisi di astinenza, accettando soltanto acqua, che bevve però con enorme fatica.

Questo ultimo particolare (l’idrofobia) ha fatto propendere per la spiegazione oggi più accreditata. Poe sarebbe morto di rabbia, probabilmente presa a seguito di un morso di uno dei suoi animali.


Ma chi era questo “Reynolds” più volte invocato prima di morire? Quasi certamente si trattava di Jeremiah N. Reynolds, un esploratore, saggista e professore universitario americano, coevo di Edgar Allan Poe, le cui conferenze sulla possibilità di una “Terra cava” pare abbiano influenzato fortemente lo scrittore nella redazione suo libro “Storia di Arthur Gordon Pym” del 1838.
 

Il mistero della tomba di Edgar Allan Poe

Dal 1949 in poi, nel giorno del suo centoquarantesimo compleanno, la tomba di Poe ha ricevuto per sessant’anni consecutivi la visita di un ignoto personaggio ribattezzato “Poe toaster” che durante la notte lasciò ogni volta sulla tomba tre rose rosse e una bottiglia di cognac mezza piena.

Tomba di Edgar Allan Poe

La tomba di Edgar Allan Poe

Nessuno ha mai saputo di chi si trattasse, nonostante alcune foto scattate, dalle quali non si comprendono i lineamenti del volto.

Un ultimo mistero sfumato nel 2010, per lo scrittore del mistero, anno nel quale le visite sono cessate, probabilmente per la morte dell'ignoto fan

Rileggiamo uno dei suoi "Racconti del terrore" questa notte, magari attorno alla mezzanotte, quando il cavaliere senza testa tornerà ancora sulla terra per ritrovare la zucca perfetta da sistemarsi sul collo, come narra la leggenda di "Sleepy Hollow", perchè non c'è nessun autore come Edgar Allan Poe che si adatti con tanta esattezza e bellezza alla notte di Halloween.