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Ennio Flaiano e la pera presidenziale

ovvero la Repubblica delle pere (in)divise
Ennio Flaiano
Ennio Flaiano

Ennio Flaiano (Pescara, 1910 – Roma, 1972) è stata una figura di intellettuale, scrittore, sceneggiatore, giornalista e umorista unica in Italia per estro e originalità. Un vero e proprio genio dell’ironia, del sarcasmo e delle citazioni brillanti, che ha avuto una vita, seppur breve, piena di situazioni memorabili. Una di queste ce la racconta attraverso un articolo comparso sul “Corriere della Sera” del 18 agosto 1970.

Alcuni anni prima, racconta, nel terzo o quarto anno del suo mandato presidenziale, fu invitato a cena insieme ad altri amici della rivista politica e letteraria diretta da Mario Pannunzio al palazzo del Quirinale da Luigi Einaudi.  

A tavola erano in otto, compresi il Presidente e sua moglie, intenti in una conversazione che pareva infastidire l’unico maggiordomo presente. Questo maggiordomo, che Flaiano descrive come “una specie di Hitchcock di più vaste proporzioni ma totalmente destituito di ironia”, li informava della preziosità delle ceramiche, criticandoli per la scelta errata delle posate, fulminandoli per le mosse avventate ed estranee al cerimoniale presidenziale.

A un certo punto, verso la fine della cena, questo enorme e austero maggiordomo serve in tavola un grande vassoio contenente frutta di ogni tipo “eccetto il melone spaccato” ci tiene a precisare Flaiano. E tra quei frutti, delle pere molto grandi. Luigi Einaudi guardò un po’ sorpreso gli astanti poi disse: “Io prenderei una pera, ma sono troppo grandi, c’è nessuno che ne vuole dividere una con me?”

I commensali si guardarono atterriti, cercando prima i propri occhi poi quelli del severo maggiordomo, costernato e in imbarazzo. Flaiano ruppe il silenzio e rispose alzando una mano per farsi vedere, come a scuola: “Io, Presidente”.

A quel punto Einaudi prese il grosso frutto, tagliò la pera in due parti uguali e guardò il maggiordomo che lo osservava di lato, impietrito. L’uomo mise la metà su un piatto e lo porse a Flaiano “…come se contenesse la metà della testa di Giovanni il Battista”.

Flaiano sorrise e tra sé e sé pensò. “Stai a vedere che adesso me la sbuccia, come ai bambini”.

Il maggiordomo non fece nulla e sparì schifato dietro le quinte della sala da pranzo. Flaiano conclude l’articolo con una affermazione che inquadra perfettamente la situazione politica del momento:

“Qui finiscono i miei ricordi sul Presidente Einaudi. Non ebbi più occasione di vederlo, qualche anno dopo saliva alla Presidenza un altro e il resto è noto. Cominciava per l’Italia la repubblica delle pere indivise”.

Il memorabile articolo, pubblicato sul Corriere della Sera, fu poi risistemato in forma di racconto e pubblicato in una arguta raccolta di articoli intitolata “I Maestri. Gli elzeviristi del “Corriere della Sera” dal 1967 al 1970” a cura di Bartolomeo di Monaco.