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Giovanni Brusca libero: perché?

Marina di Ravenna
Ph. Ermes Galli / Marina di Ravenna

Giovanni Brusca ha potuto usufruire di una legge dello Stato e dei benefici riconosciuti ai collaboratori di giustizia. La sua “collaborazione” è stata riconosciuta in decine di sentenze e gli ha permesso di avere una pena non commisurata alle nefandezze compiute ma prevista dalla legge per chi si “pente”.

La legislazione sul pentitismo utilizzata contro il terrorismo è stata voluta anche per la lotta contro la mafia dallo stesso Giovanni Falcone.

L’uscita dal carcere in anticipo rispetto al fine pena previsto per il 15 luglio 2021 è dovuto allo “sconto” di 45 giorni per la liberazione anticipata.

L’istituto della liberazione anticipata è previsto dall’articolo 54 dell’Ordinamento Penitenziario. La liberazione anticipata è riconosciuta al “condannato a pena detentiva che abbia dato prova di partecipazione all’opera di rieducazione è concessa quale riconoscimento a tale partecipazione … una detrazione di 45 giorni per ogni singolo semestre di pena scontata”.

Giovanni Brusca aveva già beneficiato della liberazione anticipata nel corso della sua carcerazione.

Alle dichiarazioni di sgomento di tanti, spesso dettate da ipocrisia e meri calcoli mediatici-politici, ricordiamo le parole di buon senso di Maria Falcone: “Umanamente è una notizia che mi addolora, ma questa è la legge, una legge che peraltro ha voluto mio fratello e quindi va rispettata. Mi auguro solo che magistratura e forze dell’ordine vigilino con estrema attenzione in modo da scongiurare il pericolo che torni a delinquere, visto che stiamo parlando di un soggetto che ha avuto un percorso di collaborazione con la giustizia assai tortuoso”.

Maria Falcone ha poi aggiunto che “la stessa magistratura in più occasioni ha espresso dubbi sulla completezza delle rivelazioni di Brusca, soprattutto quelle relative al patrimonio che, probabilmente, non è stato tutto confiscato. Non è più il tempo di mezze verità e sarebbe un insulto a Giovanni, Francesca, Vito, Antonio e Rocco che un uomo che si è macchiato di crimini orribili possa tornare libero a godere di ricchezze sporche di sangue”.