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Giustizia: braccio armato del potere

Cristiano Lobbia
Cristiano Lobbia

La storia di Cristiano Lobbia, deputato del primo Parlamento nazionale è emblematica, forse è stato il primo caso di uso politico della giustizia nello stato unitario.

Lobbia era un garibaldino ed era stato eletto deputato del primo Parlamento nazionale. Nel corso del suo mandato il 5 giugno del 1869 presenta una istanza urgente (abbiamo esaminato il resoconto stenografico della Camera):Dichiarazioni del deputato Lobbia intorno a documenti a carico di un deputato e sua istanza per l’inchiesta circa la partecipazione illecita ai lucri della Regìa”.

LOBBIADomando la parola sul processo verbale”.

PRESIDENTEHa facoltà di parlare”.

LOBBIAIeri io voleva fare una dichiarazione importante alla Camera, ma fu chiusa la discussione, ed io mi credo quindi in dovere di farla oggi, nell'interesse della Camera stessa, sul processo verbale…” (Link)

Nel corso della seduta Lobbia denuncia lo scandalo dei tabacchi sostenendo di essere in possesso di documenti comprovanti la corruzione di un deputato.

Il Ministero delle Finanze aveva assegnato a una società privata collegata a una banca la gestione dei monopoli per vent’anni in cambio di un aggio modesto e un’anticipazione in contanti.

La legge fu votata dal Parlamento contro il parere del presidente del Consiglio e del Ministro del Tesoro. (Link)

La denuncia di Lobbia in realtà non riguarda un singolo deputato. Un giornale azzardò che tanti soldi sarebbero finiti nelle tasche del re in persona, e altrettanti nelle tasche di 60 deputati che inizialmente si erano dichiarati contrari alla legge. Ci furono anche delle speculazioni in borsa, il titolo delle azioni della società privata che aveva ottenuto la “gestione” del tabacco videro quadruplicare il loro valore nel giro di pochi mesi.

La verità non si seppe mai, perché il potere reagì in una maniera violenta.

Il 15 giugno del 1869 Lobbia venne aggredito nella notte a Firenze e si salvò per miracolo ad un tentativo di accoltellamento.

Lo scampato pericolo si tramutò in un incubo perché Lobbia si trovò accusato e processato per direttissima per simulazione di reato e venne condannato il 15 novembre del 1869. Il potere si era messo in moto utilizzando la giustizia è l’inizio di un ingranaggio che stritolerà la vita del giovane deputato.

Il ministro della giustizia Pironti (da cui all'epoca dipende il potere giudiziario) affida l'inchiesta sull'agguato al conte De Foresta, trasferito appositamente da Bologna, che allestisce un processo-farsa al termine del quale Lobbia viene condannato per simulazione di reato. Anche la sinistra di Crispi, all’inizio solidale con le sue posizioni, abbandona al suo destino il deputato, al quale viene persino negata l’immunità parlamentare. Nulla gli viene risparmiato: per screditarlo viene addirittura inventata a suo carico l’accusa, ai tempi particolarmente infamante, di essere omosessuale.

La sua carriera politica finì così e la commissione d’inchiesta parlamentare che doveva indagare sui “fatti di illecita partecipazione di alcun deputato alla operazione della Regia cointeressata dei tabacchi” chiuse i suoi lavori con un nulla di fatto.

Tutto venne messo a tacere.

Riportiamo le date salienti dell’affaire Lobbia come indicate dal sito della Camera dei deputati.

 

Parlamento e istituzioni
giovedì, 13 maggio 1869
A seguito di un rimpasto, si forma un nuovo Governo Menabrea.

venerdì, 11 giugno 1869
La Camera delibera di istituire una Commissione di inchiesta sulla Regìa cointeressata dei tabacchi, che presenta la relazione il 12 luglio.

martedì, 15 giugno 1869

Il deputato Cristiano Lobbia, che, il 5 giugno, aveva denunciato episodi di corruzione di parlamentari in relazione alla vicenda del monopolio dei tabacchi, è aggredito a colpi di coltello da uno sconosciuto a Firenze.

lunedì, 15 novembre 1869

Il deputato Cristiano Lobbia, che aveva denunciato episodi di corruzione per la vicenda del monopolio dei tabacchi, è condannato in primo grado per simulazione di reato in relazione all'attentato di cui era stato oggetto il 15 giugno. La sentenza sarà cassata dalla Corte di appello di Lucca il 14 gennaio 1875.

venerdì, 19 novembre 1869
Giovanni Lanza è eletto Presidente della Camera nonostante l'opposizione del Governo, aprendo la crisi dell'Esecutivo.

martedì, 14 dicembre 1869

Il Presidente del Consiglio, Menabrea, rassegna le dimissioni, a seguito dell'elezione di Giovanni Lanza, grande oppositore della legge sul monopolio dei tabacchi, alla Presidenza della Camera.

mercoledì, 15 dicembre 1869
Giovanni Lanza forma un nuovo Governo, lasciando la Presidenza della Camera
”.

 

Così si concluse la vicenda Lobbia che venne assolto dalla condanna solamente il 14 gennaio del 1874, il primo caso di “errore giudiziario” del Regno d’Italia e di uso politico della giustizia.