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La Battaglia delle Ardenne: l'ultima mossa tedesca per arginare l'avanzata alleata

16-26 dicembre1944, II guerra mondiale - fronte francese
Ardenne
Ardenne

La battaglia delle Ardenne rappresenta l'ultima importante operazione tentata dai Tedeschi per arginare l'avanzata alleata.

Il piano, studiato ed attuato dal generale G. von Runstedt, mirava a ripetere l'operazione effettuata nel maggio 1940; intendeva cioè operare una rottura del fronte alleato, con successivo accerchiamento delle armate schierate sulla Mosa. Il successo del piano era basato sulla superiorità numerica che localmente avevano le truppe tedesche (5° e 6° Armata) con 8 divisioni corazzate e 6 divisioni di fanteria contro la l’Armata americana, e sul momentaneo vantaggio che dava ai Tedeschi l’impossibilità che gli Alleati avevano di avvalersi della loro supremazia aerea a causa del maltempo.

L'attacco germanico si iniziò il 18 dicembre con una violenta preparazione di artiglieria e col lancio di 1.500 paracadutisti nelle retrovie avversarle ed ebbe un innegabile successo: i Tedeschi avanzarono rapidamente raggiungendo il 20 dicembre l'importante nodo ferroviario di Bastagne.

La reazione delle forze alleate fu da prima debole ed incerta, ma poi, dopo il giorno 22, il miglioramento delle condizioni meteorologiche e l'affluire di ingenti rinforzi modificarono rapidamente la situazione: Bastagne, ove un'intera divisione americana era rimasta accerchiata, venne liberata ed i Tedeschi furono ovunque contenuti o respinti.

Il tentativo tedesco di sfondamento non ebbe quindi alcun successo, anche se portò in qualche punto ad acquisti territoriali non indifferenti: le perdite tedesche furono ingenti (90.000 uomini e 6.000 carri armati), con conseguenze quasi irreparabili.