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La genitorialità in citazioni

Famiglia
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Si è soliti parlare della genitorialità in maniera negativa o normativa, ovvero quello che i genitori sbagliano o quello che dovrebbero fare. Sarebbe interessante, invece, leggerne contenuti e compiti in citazioni di vari autori per evidenziarne la sua “creatIvità”.

“La tua vita è tua. Solo a te spetta di decidere sulla tua vita, capisci? se lo fa qualche altro, è un abuso che si piglia. Per caso loro devono rendere conto a te di quello che fanno, eh?” (da “Il compagno proibito” di Sauro Marianelli, Premio Unesco come scrittore per ragazzi). Genitorialità: dare la vita, trasmettere la libertà, educare alla responsabilità.

«Piacere” ha la stessa origine etimologica di “placenta”. Il primo piacere, il piacere per antonomasia, sarebbe quello che sperimenta il feto nel grembo materno» (la scrittrice Mariolina Venezia). Vita e piacere di vivere: quello che dovrebbe trasmettere la genitorialità dal concepimento in poi.  Cosa ben diversa dal dare o fare solo cose che piacciono come pretendono i cosiddetti “figli tiranni” (che ricevono i no o vengono “messi alla prova” solo a scuola) o come si affannano i genitori pur di compiacere ai figli.

“Fatico a camminare, per il peso del cuore, carico dei doni che non ho ancora donato” (il poeta e filosofo indiano Rabindranath Tagore). La genitorialità comporta un peso del cuore e carico di doni da donare senza misura e senza tempo, ben oltre il generare.

“Qualunque cosa ti sia affidata dalla sorte, qualunque porzione di compito ti spetti, provvedi a che sia fatta bene. Questa non è una risposta, ma direttamente una preghiera: fa’ che quello che ti è toccato di svolgere sia da te eseguito con scrupolo e intensità di cura” (Erri De Luca in “Altre prove di risposta”): eseguire con scrupolo e intensità di cura, quelle che dovrebbero essere le modalità operative della genitorialità e di qualsiasi altra funzione educativa.

“Educare vuol dire «educarsi nella reciprocità», in uno scambio di voci, in cui l’ascolto e la collaborazione sono elementi necessari e imprescindibili” (lo studioso gesuita Luigi Territo): definizione che si addice alla funzione educativa della genitorialità.

“La vita non è necessariamente riuscire a fare tutto quello che si vuole. Questa idea genera frustrazione e mancanza di senso. La vita è avere una mappa (magari una mappa che si evolve di continuo, che muta), anzi aver disegnato la propria mappa, e cercare di seguirla” (lo scrittore Simone Perotti). Ogni progetto di vita ed in special modo la genitorialità è disegnare e cercare di seguire una mappa.

“Il viaggio più difficile di un essere umano è quello che lo conduce dentro se stesso alla scoperta di chi veramente egli è” (lo psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung): così il percorso personale e di coppia della genitorialità, per il quale non vi è alcuna ricetta pronta se non il mettersi e mettere in discussione nella quotidianità.  Nulla è semplice, nemmeno la respirazione tanto che esiste l’educazione respiratoria.

“Amare non significa rinunciare alla propria libertà, significa darle un senso” (lo scrittore francese Marc Levy). Tutto ha un senso se si vive un amore vero: quello nel rispetto di sé, dell’altro, degli altri. L’amore non si può comandare, ma lo si può indirizzare: nella coppia, nella genitorialità, nella famiglia.

“Chi ama davvero ama il mondo intero, non soltanto un individuo particolare” (il sociologo tedesco Erich Fromm). L’amore non è solo il sentimento tra uomo e donna o comunque tra persone, ma quell’atteggiamento che diviene stile di vita che è il contrario del disamore, dell’aridità, dell’indifferenza che regnano. È questa la vera fecondità della coppia e della genitorialità.

“Dobbiamo sognare gli altri e noi stessi come ora non sono e non siamo perché ciascuno cresce solo se sognato” (dal pensiero dell’educatore Danilo Dolci): così la genitorialità e in particolare l’educazione.

“Ognuno è l’unico responsabile di tutti” (Antoine de Saint-Exupéry). La genitorialità comporta una responsabilità verso tutti, sin dal modo del concepimento a tutte le scelte successive.

“Un figlio non è solo un bambino. Un figlio è una creatura che cresce, che diventa un uomo, è un uomo: verso il quale si hanno infinite responsabilità. E la responsabilità più grossa di tutte: quello di averlo messo al mondo” (Oriana Fallaci).

Genitorialità non è tenere figli ma mantenere figli, non è libertà di avere figli ma libertà da dare ai figli, non è solo dare bene ai figli ma dire bene ai figli (“bene-dire”), tradotto giuridicamente nel dovere di assistere moralmente i figli (aggiunto nell’art. 147 cod. civ.).

“Le tre parole chiave nel rapporto genitori-figli sono: Eccomi! No! Vai!” (lo psicoanalista Massimo Recalcati nella lectio magistralis del 15 febbraio 2020 a Matera). La genitorialità richiede tra i due coessenza, corrispondenza e coerenza così anche il loro linguaggio diventa chiaro e univoco.

“[...] dal sistema del sostegno al sistema dei sostegni, attraverso incontri di prossimità” (il pedagogista Andrea Canevaro): così ogni forma di sostegno, dall’insegnamento di sostegno al sostegno alla genitorialità.

“È fin troppo comune per i bruchi divenire farfalle e poi sostenere di essere stati delle piccole farfalle anche in gioventù. La maturazione fa di tutti noi dei bugiardi” (lo psichiatra statunitense George Vaillant). Autenticità: questa è la precipua capacità richiesta all’adultità e, a maggior ragione, alla genitorialità.

“Il problema non è se sia negativo costruire la casa in campagna e passarci i fine settimana per metterla su. Ma che ho due figli pre-adolescenti che fra un po’ non mi si fileranno più e che devo stare con loro, e organizzare le domeniche su misura per loro, quello è il tempo della mia paternità, e la casa in campagna la facciamo un’altra volta” (da un libro di don Fabio Rosini). Quando si hanno dei figli la priorità è vivere, consentire e condividere il tempo della paternità e della genitorialità in generale e non coltivare propri progetti e propositi seppure per il futuro dei figli.

“I miei genitori mi hanno cresciuto con dolcezza e attenzioni. Oggi vedo ragazzini con giornate fitte d’impegni. Manca però la noia, grande amica che ci obbliga a inventare e scoprire. Il più bel regalo che si possa fare ai figli è fatto di attenzioni e noia. E risate: ridere in famiglia è la vera rivoluzione” (lo scrittore Fabio Genovesi). I genitori devono dare ai figli “latte e miele”, l’uno di origine materna, l’altro di natura esterna, selvatica, perché i figli devono essere abituati a tutto e al contrario di ogni situazione. Genitorialità è dare la vita e corroborare per la vita, secondo e oltre gli obblighi ex artt. 147 e 315 bis comma 1 cod. civ..

Quello che caratterizza di più la genitorialità è il suo potenziale d’amore. Una delle ragioni per cui, per esempio, la giurisprudenza riconosce una forma particolare di adozione per la quale è stata coniata la locuzione “adozione mite”, un’adozione che non interrompe in maniera definitiva i rapporti con i genitori biologici: “L’adozione legittimante è l’extrema ratio, a cui si perviene allorché non si ravvisa alcun interesse per il minore di conservare una relazione con i genitori biologici, per lo stato di abbandono in cui questi si trova o per il grave danno che il perdurare del relativo legame potrebbe recare allo sviluppo equilibrato della sua personalità individuale. Se il preminente interesse del minore lo richiede, dunque, occorre pur sempre “verificare la possibilità” e concreta percorribilità di un modello di adozione compatibile con la non recisione dei legami con il genitore biologico” (Corte di Cassazione, ordinanza 22 novembre 2021, n. 35840, relativo ad un caso di tre figli). I genitori sono e restano tali anche in caso di inadeguatezza economica e socioculturale e problemi di salute, purché diano il loro affetto e la loro accoglienza, in altre parole devono essere garantiti l’interesse superiore del fanciullo (art. 3 Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia) e il diritto innato alla vita e, nella più alta misura possibile, la sopravvivenza e lo sviluppo del fanciullo (art. 6 Convenzione).

La genitorialità è genialità e originalità perché così è la vita.