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Ops! Ho sbagliato il contratto di agenzia

Terza lezione
Prospettive
Ph. Fabio Toto / Prospettive

Parte 1 : Link

Parte 2: Link

 

L’avv. Veronica Locatelli dello Studio Iusgate di Bologna presenta il proprio webinar dello scorso giugno 2021 sul contratto di agenzia.

Nella terza lezione, del 24 giugno 2021, vengono esaminati nel dettaglio la clausola sull’indennità di fine rapporto e il conteggio dell’indennità ai sensi dell’articolo 1751 del codice civile e degli Accordi Economici di Categoria – applicabili al rapporto se specificamente richiamati nel contratto – nelle sue diverse componenti (FIRR accantonato presso l’ENASARCO, indennità supplettiva di clientela e indennità meritocratica).

In particolare, si approfondiscono i presupposti che devono ricorrere affinché l’agente possa effettivamente ed efficacemente rivendicare l’indennità di fine rapporto, fornendone la prova, e le ipotesi di esclusione o di decadenza dal diritto all’indennità.

Si dà risposta a diverse domande: quando l’indennità non è dovuta? quando può essere esclusa dalle parti e qual è il margine di discrezionalità delle parti nel derogare la disciplina normativa? quando la preponente può chiedere all’ENASARCO la restituzione del FIRR accantonato? quando le disposizione degli AEC richiamate nel contratto sono considerato di “miglior favore” rispetto alla disciplina codicistica? quando l’agente può rivendicare il risarcimento di un danno per fatto illecito della preponente?

Si analizza poi il sottile confine fra il contratto di agenzia e il contratto di procacciamento di affari e l’effettiva convenienza dell’uno e dell’altro, in relazione alla specificità del rapporto.

Si chiarisce perché la denominazione di un rapporto come contratto di procacciamento di affari può non essere determinante ai fini della effettiva qualificazione giuridica del rapporto: se ricorrono i presupposti del contratto di agenzia, la relativa disciplina è comunque applicabile e può essere rivendicata, con tutte le conseguenze del caso (diritto dell’agente a preavviso, indennità e versamenti del FIRR), indipendentemente dalla denominazione scelta dalle parti.

La corretta qualificazione giuridica spetta, in ultima istanza, al Giudice e al Giudice si possono rivolgersi, oltre alle parti, anche l’ENASARCO in quanto soggetto legittimato a effettuare ispezioni presso le imprese e interessato a ricevere e rivendicare i contributi dovuti a favore dell’agente, quand’anche l’intermediario sia stato qualificato come procacciatore d’affari. Vengono illustrati quelli che sono e sono stati considerati dalla giurisprudenza indici dell’incarico di procacciamento “sintomatici”, tali da tradire l’esistenza di un rapporto di agenzia mascherato.

Cautele, attenzioni e attenta considerazione delle effettive caratteristiche del rapporto sono sempre e comunque necessarie.