ORIANO, LANFRANCUS, DE: Practica Lanfran. Aurea & excellens iudicibus: aduocatis: notarijs: practicisque omnibus
In 4°( [7], XCIII [i.e. 95] cc.), bella legatura coeva in piena pergamena, splendido frontespizio xilografico a due colori, titolo entro ricca cornice floreale, numerosi capilettera istoriati di notevole e varia fattura, sottolineature e annotazioni di mano coeva, splendida marca tipografica di grande formato al verso dell’ultima carta (castello con tre torri, cuore con croce di Lorena ed iniziali ZAV, all’interno di uno stemma; cfr . Zappella 219), bella copia genuina.
Originario di Brescia, Lanfranco da Oriano compì i suoi studi giuridici a Pavia con Pietro Besozzi; doctor in utroque e poi professore di diritto civile negli anni 1452-54, podestà a Trento nel 1455, poi docente nello Studium ferrarese, legò la sua fama alla Pratica Iudiciaria, celebre raccolta di scritti di carattere processuale per l’uso del foro, qui presentata in notevole edizione del primo cinquecento.
Opera solo in parte originale, essa contiene in realtà la rielaborazione di scritti precedenti e, segnatamente, le Repetitiones al cap. Quoniam contra delle Decretali di Gregorio IX e al cap. Saepe delle Clementinae; del tutto originali sono invece i trattati De arbitris e De interpretatione statutorum.
Bella edizione di rara (solo cinque copie nelle biblioteche italiane) opera giuridica.
[Lex antiqua Studio Bibliografico - www.lexantiqua.com]
In 4°( [7], XCIII [i.e. 95] cc.), bella legatura coeva in piena pergamena, splendido frontespizio xilografico a due colori, titolo entro ricca cornice floreale, numerosi capilettera istoriati di notevole e varia fattura, sottolineature e annotazioni di mano coeva, splendida marca tipografica di grande formato al verso dell’ultima carta (castello con tre torri, cuore con croce di Lorena ed iniziali ZAV, all’interno di uno stemma; cfr . Zappella 219), bella copia genuina.
Originario di Brescia, Lanfranco da Oriano compì i suoi studi giuridici a Pavia con Pietro Besozzi; doctor in utroque e poi professore di diritto civile negli anni 1452-54, podestà a Trento nel 1455, poi docente nello Studium ferrarese, legò la sua fama alla Pratica Iudiciaria, celebre raccolta di scritti di carattere processuale per l’uso del foro, qui presentata in notevole edizione del primo cinquecento.
Opera solo in parte originale, essa contiene in realtà la rielaborazione di scritti precedenti e, segnatamente, le Repetitiones al cap. Quoniam contra delle Decretali di Gregorio IX e al cap. Saepe delle Clementinae; del tutto originali sono invece i trattati De arbitris e De interpretatione statutorum.
Bella edizione di rara (solo cinque copie nelle biblioteche italiane) opera giuridica.
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