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Presidente Draghi, una curiosità: l’Europa ha un piano “B”?

Mario Draghi
Mario Draghi

Dai tempi del primo lockdown (primavera 2020) molti lettori mi hanno invitato a scrivere del Virus di Wuhan e dei vaccini: ho sempre rifiutato. Così come ho rifiutato interviste o partecipazioni a talk show. Non mi esprimo su ciò che intellettualmente non domino.

Mi rifiuto pure di credere ai social, ai talk, ai media di regime, figli prediletti del CEO capitalism, concepiti per far credere ai gonzi una verità spacciata come tale, ma che tale non è.

A partire dal primo giorno (“Abbiamo tutto sotto controllo”) la comunicazione sul Virus è stata “ignobile” da parte del Conte Bis, oscenamente “markettara” quella dei virologi di regime, oggi con Draghi 1 è semplicemente “sciatta”, com’è il Ministero della Salute che la gestisce.

Mario Draghi ha un compito istituzionale: ascoltare il Parlamento, le parti sociali, gli scienziati, poi decidere in solitudine, e comunicarlo. L’execution politica tocca a lui solo, che ne risponde.

Basterebbe comportarsi come nell’intervista data al Corriere del Ticino (domande chiare, risposte chiare) dal Consigliere Federale Alain Berset, uno dei 7 del Direttorio della Confederazione elvetica, quello con deleghe all’Interno e alla Sanità.

Ha messo l’accento su un numero critico, quello dei letti delle terapie intensive, dove la Svizzera ha un imbarazzante primato europeo (paesi balcanici esclusi): 288 degenti, il peggior indice d’Europa, 33,7% con grandi criticità nelle zone a più alto reddito, Zurigo, Basilea, Lucerna, Sciaffusa, Argovia. Se la batte con Francia (33,7) e Spagna (31,9).

Ieri il Consiglio Federale, dopo aver temporeggiato per mesi, cercando di andare incontro alla pigrizia intellettuale di alcune fasce di popolazione che rifiutano il vaccino, e nella speranza che i ricoveri nelle terapie intensive calassero, ha deciso (finalmente, dicono i vaccinati) di intervenire d’imperio per proteggere le altre patologie (gli hanno fatto notare che il mondo del dolore non è fatto solo dal Covid).

Ha quindi esteso il pass (perché non si usa “salvacondotto”, visto che siamo in una monarchia giacobina in perenne emergenza?) a tutte le attività al chiuso: tempo libero, ristorazione, Università, manifestazioni varie (e quelle all’aperto con oltre mille spettatori). Così il mondo del lavoro dove, a precise condizioni, i datori di lavoro potranno introdurre la misura del salvacondotto.

Il tentativo, sempre praticato in Svizzera, di avere l’unanimità dei 7 Consiglieri (2 Destra; 2 Socialisti; 2 Liberali/Radicali; 1 Centro) di fronte alle grandi scelte del Paese, questa volta non ha funzionato, i due Consiglieri UDC (partito di destra di maggioranza relativa) hanno votato contro. Stante il numero dei vaccinati, immagino non chiederanno il referendum.

Ecco spiegato perché non scrivo, e non intendo partecipare ad alcun dibattito sul Virus di Wuhan e sui Vaccini o rispondere a mail o a tweet.

La vaccinazione, come execution fisica è stata una scelta convinta solo mia personale (oltretutto praticata per tutta la vita), mentre la sua execution politica è delegata, dalla legge, non ai social, non ai talk, non ai media di regime, ma al solo Premier e al Parlamento. Tutto il resto è fuffa politica dei “Sinistri” e dei “Destri” e degli intellò per riposizionarsi, dandosi una riverniciata e una visibilità.

Presidente Draghi, da apòta ho una sola curiosità: l’Europa ha un “Piano B”?

Zafferano.news