Proroga bonus mobili 2022
Bonus mobili 2022: in cosa consiste
La novità principale per il bonus mobili 2022 riguarda il tetto di spesa che è stato più che dimezzato.
Attualmente infatti il limite è posto a 16.000 euro, ed era stata la Legge di Bilancio 2021 ad alzare la soglia (che fino a due anni fa invece era di 10.000 euro).
Fino al 31 dicembre il tetto del bonus sarà di 16 mila euro mentre dal 1.01.2022 e per tutto il successivo triennio il limite di spesa detraibile (al 50% e recuperabili in 10 anni attraverso la dichiarazione dei redditi) scenderà a 5 mila euro.
Cambiando l’etichettatura per la classificazione degli elettrodomestici in base alla classe energetica di appartenenza, il ddl Bilancio 2022 non parla più di valori superiori alla A (A+, A++, A+++, eccetera), ma semplicemente di valori che vanno dalla A alla G. Quindi si parla di “classe non inferiore alla classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori”.
Le stanze che possono usufruire dell’agevolazione al 50% sono cucina, salotto e camera da letto.
Bonus mobili: le tempistiche per richiederlo
Per usufruire dell’agevolazione è necessario che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. La data di avvio potrà essere provata dalle eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie, dalla comunicazione preventiva all’Asl (indicante la data di inizio dei lavori), se obbligatoria, oppure, per lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi, da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (articolo 47 del Dpr 445/2000), come prescritto dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011 (Link).
Bonus mobili: per quante unità abitative?
Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte. L’importo massimo di spesa va, infatti, riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione.
Se i mobili devono essere interamente saldati entro il 31 dicembre 2021, lo stesso non vale per la ristrutturazione, che può essere saldata anche in tempi successivi all’acquisto di elettrodomestici e arredi.
Bonus mobili e bonus ristrutturazione
Non cambia nemmeno l’aliquota della detrazione, pari al 50%, e quindi il “gemellaggio” col bonus ristrutturazione, “a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto. Qualora gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto, ovvero siano iniziati nell’anno precedente a quello dell’acquisto e proseguiti in detto anno, il limite di 5.000 euro è considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per le quali si è fruito della detrazione.” Questa versione del bonus mobili fa parte della bozza della Legge di Bilancio, pertanto, maggiori certezze non arriveranno che da dicembre, quando sarà approvato il testo in via definitiva (Link).
Bonus mobili ed elettrodomestici 2021
La detrazione spetta per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+, (A o superiore per i forni e lavasciuga).
Bonus mobili: quali beni?
A titolo esemplificativo, rientrano nel sistema di agevolazione del bonus mobili anche gli acquisti di letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Rientrano, per esempio, fra i grandi elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici.
L’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non sia ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Bonus mobili ed elettrodomestici 2022
La novità si trova nel l’articolo 9 del testo della manovra 2022, che stabilisce quanto segue, andando a modificare l’articolo 16, comma 2 del decreto legge n. 63 del 4 giugno 2013: “per le ulteriori spese documentate sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione di cui al presente comma, da ripartire tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo, spetta nella misura del 50 per cento delle spese sostenute ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 5.000 euro.”
Vediamo quindi che dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2024 si potrà usare il bonus mobili con l’aliquota al 50% per le spese fino a 5.000 euro per l’acquisto di:
• forni di classe non inferiore alla A;
• lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie di classe non inferiore alle E;
• frigoriferi, congelatori e altre apparecchiature dotate di etichetta energetica di classe.
Bonus mobili: Cosa è escluso
Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.
Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, purché le spese stesse siano state sostenute con le modalità di pagamento richieste per fruire della detrazione (bonifico, carte di credito o di debito).
Bonus mobili 2022 e condominio
L’erogazione del bonus mobili 2022 è consentita per la realizzazione di lavori di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali, consentendo ai singoli condòmini (che usufruiscono pro quota della relativa detrazione) di detrarre le spese sostenute per acquistare gli arredi delle suddette parti comuni, come guardiole oppure l’appartamento del portiere, ma non consente loro di detrarre le spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per la propria unità immobiliare.
L’acquisto di mobili o di grandi elettrodomestici è agevolabile anche se i beni sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio.
Il bonus mobili è erogabile per le ristrutturazioni condominiali solo in funzione di alcune opere di manutenzione straordinaria.
Bonus Mobili: Adempimenti
Per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Se il pagamento è disposto con bonifico bancario o postale, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.
L’usufruibilità del bonus mobili è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.
Bonus mobili: la documentazione
I documenti da conservare sono: l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente) le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura. Rispettando tutte queste prescrizioni, la detrazione può essere fruita anche nel caso di mobili e grandi elettrodomestici acquistati all’estero
Bonus mobili e comunicazioni accessorie
Dal 2018 è necessario comunicare all’Enea gli acquisti di alcuni elettrodomestici per i quali si può usufruire del bonus (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici, asciugatrici).
Tutte le informazioni sull’invio della comunicazione sono disponibili sul sito dell’Enea, alla pagina: link.
Per una guida al Bonus mobili ed elettrodomestici esplicata si veda il sito dell’Agenzia delle Entrate: link.
Per una guida alla normativa del bonus mobili, dall’introduzione del sistema di agevolazione tramite la detrazione IRPEF ad oggi visitare il sito: link.