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Ripopolare i borghi: il disegno di legge che include anche il lavoro agile

La saggezza popolare suggerisce che “non tutti i mali vengono per nuocere”
Ripopolare i borghi
Ripopolare i borghi

Ripopolare i borghi: il disegno di legge che include anche il lavoro agile


La saggezza popolare suggerisce che “non tutti i mali vengono per nuocere”. Volendo cogliere gli spunti positivi che può offrirci un evento sicuramente tragico come quello dell’attuale pandemia, si può affermare che si è verificato qualcosa che ha allargato l’orizzonte delle nostre possibilità.

In questo periodo abbiamo visto aziende e amministrazioni avvalersi della telematica per continuare a operare, creando le condizioni che rendono possibile separare il luogo in cui si lavora dalla sede fisica degli uffici.

Tanti hanno così deciso di vivere in una località di elezione piuttosto che in quella anteriormente imposta dalla necessità. Numerose famiglie si sono ricongiunte e molti sono ritornati in luoghi che negli anni avevano visto progressivamente decrescere la propria popolazione. C’è stata una riscoperta dei borghi e dei luoghi che custodiscono una rilevante parte della nostra storia e cultura.

Dalla rivoluzione industriale in poi, infatti, le città sono iniziate a sorgere laddove la domanda di lavoro risultava maggiore, comportando una migrazione costante e continua che non si è più arrestata, con la conseguente riduzione della popolazione di interi paesi, alcuni dei quali sono pressoché scomparsi non essendo riusciti a porre un argine a questa emorragia.

Con la pandemia si sono accentuati numerosi bisogni che erano urgenti già da tempo ma che rimanevano latenti: vanno finalmente affrontate tali sfide e non può ignorarsi, tra queste, quella a cui stiamo cercando di dare risposta con il nostro disegno di legge.

Esso vuole dar vita non a qualcosa di fugace e momentaneo, non si vuole assecondare il turismo digitale, bensì promuovere una forma di stanzialità che permetta di ripopolare in senso permanente i piccoli borghi d’Italia.

Il punto decisivo è il decentramento: se sarà possibile vivere in una località di elezione si alimenterà un circolo virtuoso capace di spingere verso il recupero di ricchi patrimoni culturali che potrebbe essere favorito da provvedimenti agevolativi in materia edilizia e fiscale. Il che consentirebbe, inoltre, un sicuro incremento dell’attività produttiva.

In definitiva, il presente disegno di legge vuole presentare una proposta che abbracci plurimi aspetti. Tra questi la promozione del lavoro agile, la valorizzazione e il ripopolamento permanente dei piccoli comuni, creando un nuovo sistema cittadino grazie all’ausilio della tecnologia e alla diffusione della banda larga, prevenendo il fenomeno negativo della fuga dei cervelli e favorendo un ambiente a misura d’uomo che ravvivi il tessuto socio-economico dei borghi, riattivando la filiera locale di beni e servizi.

Ebbene, se il legislatore riterrà di dare priorità a questo disegno di legge noi saremo una delle grandi nazioni europee che darà vita a un fenomeno da considerare storico.