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Se vuoi incassare cambiali per un affitto di discoteca devi aspettare

The Banker and His Wife, Marinus van Reymerswale, 1514, Louvre
The Banker and His Wife, Marinus van Reymerswale, 1514, Louvre

Nella scia dei provvedimenti recentemente adottati in materia dai Tribunali di Venezia (decreto n.3071 del 14 aprile 2020 e decreto n.5042 del 22 maggio 2020) e di Bologna (decreto n.5503 del 12 maggio 2020), tutti di natura cautelare emessi nell’ambito di procedimenti di urgenza, segnaliamo il decreto inaudita altera parte del 1° giugno 2020, con il quale il Tribunale di Genova ha ordinato al locatore di un ramo di azienda (nella fattispecie, una discoteca, chiusa dal 23 febbraio fino a data da destinarsi per effetto delle misure restrittive recentemente adottate in ragione dell’emergenza sanitaria) di astenersi dal presentare all’incasso le cambiali ricevute dall’affittuario a titolo di garanzia del pagamento dei canoni di locazione dell’azienda e di affitto dei locali.

In particolare, l’affittuario del ramo di azienda aveva pagato la mensilità di marzo, ma non quelle dei mesi di aprile e maggio, al termine dei quali il contratto di affitto sarebbe naturalmente terminato.

In relazione al fumus boni iuris della domanda e al ritenuto abuso del diritto nel porre all’incasso i titoli consegnati a garanzia, la ricorrente aveva sostenuto che il pagamento del canone secondo correttezza e buona fede di uno dei tre mesi di arresto forzato dell’attività avrebbe dovuto essere tenuto in considerazione quale equa controprestazione anche per i due mesi non versati, a fronte dell’impossibilità sopravvenuta di godere della prestazione dedotta a contratto per tutti e tre i mesi di durata restanti sino al termine del contratto.

L’istanza cautelare ricomprendeva la richiesta di inibitoria della girata dei titoli cambiari, in quanto nei confronti dei terzi giratari non si sarebbero potute esperire le medesime eccezioni di merito; il Tribunale di Genova accoglieva anche tale domanda.

 

Tribunale di Genova, Decreto n.3634/2020, cortesemente inviato dall’Avvocato Enrico Romanelli del foro di Genova.