x

x

Superbonus 110: Draghi non concede la proroga al 2023

Nella bozza del Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza, i soldi stanziati non bastano a prorogare il superbonus al 2023
Perfection
Ph. Luca Martini / Perfection

Prime serie schermaglie tra la maggioranza per lo stanziamento aggiuntivo su un fondo da 30 miliardi di euro. I soldi per il Superbonus 110 non bastano. Ecco cosa succede

Superbonus 110: gli stanziamenti previsti

Verrà presentata oggi in Consiglio dei Ministri la bozza del Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza (Pnrr), il grande piano di investimenti che coinvolge l’Italia per 221,50 miliardi di euro, dei quali 191,5 riferibili al Recovery fund e 30 miliardi per un fondo ulteriore volto finanziare altre opere, al fine di ottenere una crescita del PIL pari a 3 punti nel 2026.

Superbonus 110: le problematiche da risolvere

Il nodo grosso da risolvere è quello relativo al superbonus 110, che vede spaccata la maggioranza soprattutto con riferimento al fondo aggiuntivo di 30 miliardi da destinare per la ricrescita del paese.

Ad ora, nella bozza sono 8,25 miliardi le risorse aggiuntive stanziate nel fondo complementare che andranno a finanziare il Superbonus 110, che si vanno ad aggiungere ai 10,3 miliardi previsti.

Il vero problema è dato dalle spinte della corrente di maggioranza rappresentata dai Cinque Stelle, secondo i quali questi fondi, seppur importanti, non sono sufficienti. Facendo un rapido calcolo, i 18,5 miliardi che saranno stanziati potrebbero non bastare a coprire le detrazioni fiscali per i lavori in scadenza a giugno 2022 per gli interventi di privati, e a dicembre 2022 per quanto riguarda i condomini.

L’unico caso che sarebbe finanziato fino alla fine del 2023 è il settore delle case popolari, istanza portata avanti con energia dai pentastellati.

All’appello, per poter coprire un finanziamento complessivo di tutte le costruzioni che giunga fino alla fine del 2023, mancherebbero non meno di dieci miliardi di euro, chiesti a gran voce dalle forze politiche.

Superbonus 110 e Governo: ci sarà la proroga al 2023?

La posizione del Governo e del premier Draghi, per ora, è orientata sul no. I fondi bastano, e quanto stanziato è sufficiente a coprire il finanziamento del Superbonus 110, anche in termini di detrazione e di tempistiche. La pensano diversamente i componenti dei cinque stelle, che annunciano battaglia.

Superbonus 110 e Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza (Pnrr)

Il piano, che comprende 190,50 miliardi di euro previsti per l’Italia, prevede unno stanziamento di 42,5 miliardi alla digitalizzazione, 57 miliardi, pari al 30% dell’importo complessivo, per il Green, di 25,3 miliardi per le infrastrutture, 31,9 miliardi per istruzione e ricerca, 19,1 miliardi per inclusione e coesione e 15,6 miliardi per la salute.

Il problema nasce sul fondo da 30 miliardi aggiuntivo, che porterà lo stanziamento previsto sul Paese Italia a 221,50 miliardi.

Superbonus 110: la posizione di Fraccaro (e dei 5 stelle)

La posizione dei cinque stelle sul superbonus 110 è espressa chiaramente da Riccardo Fraccaro, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri col governo Conte, che così dichiara: “Misure come il superbonus 110% e la campagna Rigenera Italia, sono straordinarie occasioni che vanno verso quel cambio di passo che serve al Paese per rilanciare l’economia e lasciare un futuro migliore alle nuove generazioni. Per questo il superbonus non può essere una misura straordinaria ed è necessario che venga prorogato almeno fino al 2023”.

A questo punto non resta che da vedere se la discussione in Consiglio dei Ministri porterà il presidente del Consiglio Draghi a cambiare idea e a trovare gli ulteriori 10 miliardi di euro necessari per finanziare il superbonus 110 a tutto il 2023 per tutti.