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Superbonus 110: sì ufficiale di Draghi alla proroga al 2023

C'è la promessa formale dell'esecutivo: proroga al 2023
Io camminerò
Ph. Luca Martini / Io camminerò

Superbonus 110: la situazione attuale

Come abbiamo più volte sottolineato, in precedenti articoli, il superbonus 110, misura fondamentale per il rilancio di un settore gravemente colpito dalla crisi prima e dalla pandemia poi, era stato stanziato con una copertura che arrivava al giugno 2022 per i privati e a fine anno per i condomini, e sforava fino a giugno del 2023 con riferimento alle case popolari.

Superbonus 110: la proroga del Governo

E' arrivata ieri la proroga del Superbonus 110.

Meglio, è arrivato l'impegno ufficiale dalle auspicate parole di Draghi. Lo ha fatto in seno al passaggio alla Camera dei Deputati per la discussione e presentazione del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (Pnnr) che Draghi ha definito un'occasione storica,

"Sbaglieremmo tutti a pensare che il Pnrr pur nella sua storica importanza sia solo un insieme di progetti, numeri, scadenze. Nell'insieme dei programmi c'è anche e soprattutto il destino del Paese"

Superbonus 110: le parole e l'impegno di Draghi

"Per il Superbonus al 110 per cento sono previsti, tra Pnrr e Fondo complementare, oltre 18 miliardi, le stesse risorse stanziate dal precedente governo. Non c'è alcun taglio. La misura è finanziata fino alla fine del 2022, con estensione al giugno 2023 solo per le case popolari. E' un provvedimento importante per il settore delle costruzioni e per l'ambiente. Per il futuro, il governo si impegna a inserire nel ddl di bilancio per il 2022 una proroga dell'ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021, con riguardo agli effetti finanziari, alla natura degli interventi realizzati, al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico e sicurezza degli edifici".

Parole, dunque, che non lasciano dubbi: la proroga ci sarà e sarà finanziata con un separato provvedimento inserito nella Legge di Bilancio 2022.

Superbonus 110: i fondi stanziati

Il Premier, nel corso del passaggio alla camera, ha parlato dunque anche dei fondi a copertura per il Superbonus 110. Ha infatti confermato che nel Pnrr sono per il momento previsti 18,5 miliardi e che non ci saranno tagli a queste somme. Gli altri finanziamenti, come visto, arriveranno direttamente nel 2022 con la prossima manovra di Bilancio.

L'intervento, quindi, lascia intendere il premier, potrà prevedere non sono l'allungamento della scadenza del provvedimento al 2023, ma anche un ulteriore finanziamento, commisurato ai risultati ottenuti, con la possibilità di inserire ulteriori somme. 

Ma non solo: nel  Piano è confermato anche l'impegno alla semplificazioni in materia di edilizia e urbanistica e per la rigenerazione urbana.

Superbonus 110: un'eccessiva burocrazia

Fondamentale, e strettamente connesso al superbonus 110, è la semplificazione della burocrazia, grande e vero ostacolo a tutto il sistema economico italiano, con intoppi e permessi che richiedono anche sei mesi di tempo.

Quindi, scopo delle misure che il Governo adotterà è quello di accelerare l'efficientamento energetico e la rigenerazione urbana, superando e cancellando gli ostacoli burocratici all'utilizzo del Superbonus 110.

Sarà previsto, a questo scopo un ulteriore decreto di semplificazione che sarà discusso e approvato entro il mese di maggio.

Una riforma, dunque, epocale.

Superbonus 110: gli obiettivi del Governo

Gli obiettivi del Superbonus 110 e del Pnnr in generale sono ambiziosi: si prevede un risparmio energetico medio (in relazione ad un consumo medio annuo di energia primaria dell'edificio residenziale) di quasi 240 kWh/mq e un risparmio minimo, sia energetico che di emissioni che si aggira intorno al 30, 40%.

L'operazione permetterà la ristrutturazione di circa 50.000 edifici all'anno, per una estensione complessiva di circa 20 milioni di metri quadri riqualificati ogni anno.