Tecnologie legali dirompenti

Si rimanda all'introduzione dell'opera.
Quando si parla di tecnologie disruptive, sono due gli aspetti interessanti da un punto di vista teorico.
In primo luogo, come illustra l’esempio Kodak, le tecnologie disruptive possono detronizzare e addirittura portare alla scomparsa dei leader di mercato.
In secondo luogo, capita spesso che quando le tecnologie disruptive si iniziano a insediare, i leader di mercato e i loro clienti scelgono di ignorare questi sistemi, li classificano come superficiali e stabiliscono che non decolleranno.
In seguito, però, a mano a mano che queste tecnologie prendono piede, i clienti scelgono di passare a questi nuovi servizi basati sulla tecnologia, mentre i fornitori, a meno che non siano tra i primi utilizzatori, riconoscono il potenziale di quest’ultima solo quando ormai è troppo tardi, e così non riescono più a riguadagnare terreno.
Per quanto riguarda i professionisti, come scrivo in The Future of the Professions il termine disruption dovrebbe essere maneggiato con cura. Anche se è comprensibile che i professionisti si sentano effettivamente disturbati dai tipi di sfide descritte in queste pagine, non dovremmo mai dimenticare il cliente, ovvero il destinatario dei servizi legali.
Molte tra le modifiche previste, infatti, dovrebbero portare a costi più bassi o a un servizio più conveniente per i clienti. È dunque improbabile che questi beneficiari si sentano minimamente disrupted. Al contrario, è più probabile che si sentano più potenti, più liberi. Insomma, per i destinatari dei servizi legali, la disruption è molto spesso un’ottima notizia. Ciò che è di intralcio a uno, può essere la salvezza per un altro.
Qui c’è una lezione per gli avvocati, che va al di là della questione della disruption: pensate sempre al destinatario dei vostri servizi. Quando considerate qualsiasi tipo di innovazione, mettetevi nei panni di chi siete chiamati ad aiutare. Che cosa significherà per loro?
Pubblichiamo, per gentile concessione editoriale, un estratto del quinto capitolo del volume di Richard Susskind, L’avvocato di domani, Edizioni Guerini Next (traduzione italiana in collaborazione con AGI), 2019, pp. 204