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Trust e procedure concorsuali: un’inaspettata prospettiva

Instanbul, 2015
Ph. Alessandro Saggio / Instanbul, 2015

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Si legge di trust essenzialmente in due contesti: quello giudiziario, travolto da una mole di trust in frode ai creditori che tutto sono, tranne che trust, e nel web, dove troppi attingono idee o facsimili di atti che adattano agli usi personali senza comprendere in cosa ci si addentra e gli effetti che ne possono derivare, a discapito di impieghi dello strumento che possono permettere di conseguire inaspettati risultati.

 

Trust: uno strumento tanto bistrattato quanto ancora tutto da scoprire

Premessa l’assoluta inutilità del trust in frode ai creditori, oggi penalizzato con strumenti beni più efficaci della mera revocatoria, l’impiego del trust nell’ampio contesto delle procedure concorsuali e del prossimo codice della crisi permette di raggiungere risultati in termini di efficienza, rapidità e risparmio di costi tali da meritare un approfondito studio e riflessione.

La giurisprudenza italiana, alcune sezioni fallimentari e una prassi virtuosa hanno permesso una diffusione del trust nel nostro Paese tale da essere risultato il primo, fra quelli di civil law che hanno ratificato la Convenzione, per impiego dello strumento, dimostrando una piena comprensione della sua utilità.

 

Trust e ordinamento giuridico italiano

Con centinaia di sentenze di merito e decine di sentenze di legittimità, il diritto di cittadinanza del trust interno nell’ordinamento giuridico italiano non è più in discussione essendo divenuto un caso di scuola rappresentativo di ciò che si intende con diritto vivente.

Il trattamento tributario del trust si sta sempre più consolidando grazie a molteplici sentenze conformi di legittimità che hanno messo il punto sulla tassazione indiretta, rendendo lo strumento ancor più competitivo anche sotto il profilo fiscale.

Dalla cronaca di una morte annunciata dei trust liquidatori anticoncorsuali, la Corte di Cassazione ha aperto la strada all’impiego del trust nelle procedure concorsuali e quale strumento alternativo alla liquidazione civilistica societaria della società in bonis.

Quale tipo di trust occorre scegliere qualora sia destinato ad operare all’interno di una procedura concorsuale o concordataria: Trust di scopo o trust con beneficiari? Quali poteri può avere il trustee e quali il curatore? Per quali motivi il trust può rivelarsi la soluzione vincente per risolvere situazioni concordatarie complesse o per chiudere rapidamente procedure?

Il curatore che si trovi davanti un trust fraudolento, quali soluzioni può adottare per recuperare all’attivo fallimentare i beni in trust in tempi rapidi e senza aggravi di costi?

Il fallimento o il concordato che è costretto a rimanere in piedi per la pendenza di residuali situazioni può trovare nel trust una efficace soluzione?

In quale modo infine possono essere agevolati esiti positivi di concordati o evitate azioni del curatore verso debitori del fallito qualora si adotti la strumento trust?

Questi sono i temi che saranno trattati nel corso “Trust e procedure concorsuali”, tenuto dall’avv. Annapaola Tonelli, per fornire ai professionisti spunti di riflessioni su innovative soluzioni giuridiche, fornendo esempi concreti di impeghi di trust in procedure concordatarie e fallimentari che si sono rivelate scelte strategiche e estremamente competitivi rispetto alle soluzioni civilisticamente offerte.

L'Avv. Annapaola Tonelli parlerà di tutto questo il 20 aprile: CLICCA QUI per iscriverti al webinar gratuito!