Abwesenheitsverfahren nella RFT e in Austria
A
1. Uno dei principi fondamentali della StPO (Strafprozessordnung) della RFT è il c.d. obbligo di presenza personale dell’imputato nel dibattimento (Anwesenheitspflicht des Angeklagten bei der Hauptverhandlung), sancito dal § 231 StPO che prevede – salvo rarissime eccezioni appositamente previste dal codice di rito e di cui si parlerà in seguito – che contro un imputato non presente personalmente (ausgebliebenen Angeklagten) non può avere luogo il dibattimento (Hauptverhandlung).
Si ritiene che l’Anwesenheitspflicht (l’obbligo della presenza) dell’imputato sia nell'interesse dell’accertamento della verità, ma anche in quello dello stesso imputato. Un imputato non comparso, non potrà esercitare tutte le facoltà ed i diritti che gli sono riconosciuti e non avrà tutte le “possibilità” di difesa di chi invece è presente personalmente al dibattimento.
La presenza dell´imputato in questa fase centrale del processo penale, viene ritenuta una “rechtsstaatliche Notwendigkeit”, memore, con ogni probabilità, di certi “procedimenti penali” celebrati durante il periodo della dittatura nazista.
L’obbligo e la necessità della presenza personale dell´imputato nella fase dibattimentale, subisce soltanto poche deroghe, sono quelle previste dai §§: 231, secondo comma, 231a, 231b, 231c, 232, 233, 247, 329, secondo comma, 350, secondo comma, 387, primo comma, 411, secondo comma, StPO. Viene, peraltro, criticata la Direttiva UE 2009/299JI del 26 febbraio 2009 in materia di Abwesenheitsverurteilungen (condanne in contumacia) perché in contrasto con garanzie che la RStPO, già 120 anni orsono, aveva previsto.
La Corte costituzionale federale (BVerfGE: 59, 280), a proposito dell’esecuzione di Abwesenheitsverurteilungen che riguardano stranieri, ha parlato di “völkerrechtlichen Mindeststandard”; altri si sono espressi nel senso di “rechtsstaatlicher Nonchalance”. Viene sottoposto, in particolare, a critica, il fatto che l’articolo 420 al. 2 del code de procedure penal francese, in caso di commissione di delitti (delits), per i quali è prevista la pena fino a dieci anni di reclusione, consente il c.d. jugement in absence.
2. Il principio dell’indispensabilità della presenza personale dell’imputato (Unentbehrlichkeit der Anwesenheit des Angeklagten) subisce, come già accennato, alcune eccezioni. Si ricorda il procedimento contro “Ausgebliebene” (§ 232 StPO). In questo caso può procedersi a dibattimento contro l´ imputato (non presente), se la sua residenza o la dimora sono nell'ambito della giurisdizione della RFT, sono note alle autorità di questo Stato e se l’imputato è stato ritualmente citato. La citazione deve contenere l’avviso, all'imputato, che potrà procedersi in “seiner Abwesenheit”. Il ricorso a questo modus procedendi è ammissibile, se è prevedibile che verrà irrogata soltanto la pena pecuniaria fino a 180 Tagessätze o la Verwarnung mit Strafvorbehalt, il Fahrverbot, il Verfall, la Einziehung. Non può invece essere inflitta, né una pena più grave, né una misura di sicurezza detentiva. Il ritiro della patente (da distinguere dal Fahrverbot!) è ammissibile se l´ imputato è stato avvisato di questa possibilità sanzionatoria nell'atto di citazione a giudizio. Se vi è stata in precedenza una richterliche Vernehmung dell’ imputato, del relativo verbale viene data lettura nel dibattimento. Non può procedersi a dibattimento senza che sia presente l’imputato, qualora la citazione sia stata notificata per pubblici proclami.
3. La sentenza emanata a conclusione del dibattimento celebrato in Abwesenheit des Angklagten deve essere notificata, insieme al testo integrale della motivazione, all’0imputato o al gesetzlich vorgesehenen Ersatzempfänger o al Pflichtverteidiger oppure al Wahlverteidiger; la relativa nomina deve risultare in atti.
Vi è poi il procedimento contro Abwesende in senso tecnico (nel qual caso si parla di “gesetzlicher Fiktion der Anwesenheit”), vale a dire contro imputati, la cui residenza o il cui domicilio o dimora sono ignoti o si trovano all´ estero e il cui accompagnamento coattivo non può essere disposto dall´autorità giudiziaria della RFT (è questo il caso del “gestellungsbehindernden Aufenthaltsort”) oppure se il ricorso ad una misura del genere appare eccessivo (§ 276 StPO). A decorrere dal 1975 la StPO consente, in casi del genere, soltanto un apposito Beweissicherungsverfahren (una specie di incidente probatorio), al fine di assicurare le prove per il caso in cui l’indagato/imputato decida di costituirsi. Il Beweissicherungsverfahren termina con un vorläufigen Einstellungsbeschluss ex § 205 StPO.
4. Qualora sia già avvenuta la öffentliche Klageerhebung e se sussistono i presupposti per l´ emanazione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, può essere disposto il sequestro del patrimonio dell'imputato, allo scopo di indurlo a costituirsi, se si procede per un reato, per il quale è prevista la pena detentiva superiore a sei mesi. La ratio della norma è di tutta evidenza; privando l´ imputato delle risorse economico-patrimoniali, si vuole costringerlo a costituirsi.
Il § 295 StPO prevede che il giudice può assicurare all'imputato il c.d. freies Geleit. Ciò implica la “Befreiung von der Untersuchungshaft” (in pratica la non applicabilità, per il reato, per il quale si procede, della custodia cautelare in carcere).
La previsione di cui al paragrafo ora menzionato, non è un diritto dell' indagato, ma “liegt im pflichtgemäßen Ermessen des Richters”, cioè dipende da una decisione discrezionale (e coscienziosa) del giudice.
La “Zusicherung zu freiem Geleit”, che avviene con ordinanza (detta anche “Geleitbrief”), emanata dall'Ermittlungsrichter o dal giudice dinanzi al quale si terrà il dibattimento, si “estingue” in caso di condanna a pena detentiva o se successivamente alla Zusicherung, vi sono indizi che l'indagato possa darsi alla fuga oppure se l´ indagato non si attiene alle condizioni, in base alla quali è avvenuta la Zusicherung. Il disposto del § 295 StPO è inteso a consentire all´imputato di partecipare al procedimento penale, senza dover temere un eventuale arresto prima della sentenza. Questo paragrafo è applicabile in ogni stato del procedimento; di fatto trova pero´ applicazione soprattutto in sede dibattimentale.
5. In alcuni casi può procedersi – contro un ausgebliebenen Angeklagten – in sua completa assenza (“in gänzlicher Abwesenheit”):
a) se l’imputazione riguarda un c.d. Bagatelldelikt (reato lieve, bagatellare) e se la citazione contiene l’avviso all´ imputato, che si potrà procedere anche in sua assenza. Se poi risulta che l’imputato era impedito a comparire per caso fortuito, può chiedere la restituzione in termine e, concessa la stessa, la sentenza emanata in Abwesenheit si considera (implicitamente) revocata per effetto del provvedimento di restituzione in termine.
b) se l’imputato, a seguito di sua istanza, è stato “von der Erscheinungspflicht entbunden zur Hauptverhandlung zu erscheinen” (e´ stao “esentato” dall’ obbligo di comparire al dibattimento). Una richiesta di tal genere è ammissibile, se è prevedibile che potrà essere comminata (soltanto) una delle seguenti pene, da sola o congiunta ad altra pena detentiva non superiore a sei mesi, pena pecuniaria fino a 180 Tagessätze, Verwarnung mit Strafvorbehalt, Fahrverbot, Verfall, Einziehung (si parla in proposito di “begrenzter Straferwartung”). Una pena superiore o più grave ovvero una misura di sicurezza detentiva, non possono essere inflitte.
c) In caso di accoglimento della richiesta di dispensa dalla comparizione (su tale richiesta il giudice decide (con ordinanza revocabile) nach “pflichtgemäßem Ermessen” (cioè discrezionalmente) e il provvedimento non abbisogna di motivazione), l’ imputato deve essere stato sentito (“richterlich vernommen”) da un giudice delegato, sul contenuto dell´ accusa. Questo giudice è obbligato ad informarlo sulle conseguenze del dibattimento in assenza e a chiedergli se insiste nella propria richiesta di Erscheinungsbefereiung. Dell’udienza dinanzi al giudice delegato devono essere avvisati il Pubblico Ministero e il difensore, anche se la loro presenza non è obbligatoria. Del contenuto del verbale redatto dinanzi al giudice delegato, deve essere poi data lettura nel corso del dibattimento.
d) l´Erscheinungsbefreiung può essere concessa anche in appello e in sede di Revision nonché
e) nel Privatklageverfahren, purché l´imputato abbia conferito procura speciale per iscritto al suo difensore, di rappresentarlo; è fatta salva la facoltà del giudice di ordinare la comparizione personale dell’imputato, come pure quella del Privatkläger. Se quest’ultimo non compare, nonostante ordine del giudice, la Privatklage si intende “rimessa” (“gilt als zurückgenommen”). Qualora il Privatkläger non compaia in appello, il gravame deve essere dichiarato inammissibile.
f) parimenti può procedersi al dibattimento “in gänzlicher Abwesenheit des ausgebliebenen Angeklagten”, se è stata proposta opposizione contro un decreto penale di condanna e se l’imputato, assente al dibattimento, ha nominato un suo rappresentante (“Vertreter”). È comunque fatta salva la facoltà del giudice di disporre l’accompagnamento coattivo dell’imputato dopo aver atteso – invano – 15 minuti.
6. Oltre che in gänzlicher Abwesenheit dell’imputato, il dibattimento può tenersi anche in zeitweiliger Abwesenheit des Angeklagten nei seguenti casi:
a) se l’ imputato, dopo la sua Vernehmung zur Anklage (che consiste nel rendere edotto l’imputato della facoltà di rendere dichiarazioni in relazione all’imputazione), si allontana spontaneamente dall’ aula senza il consenso del giudice e se questi non reputa che la presenza personale dell´imputato sia necessaria (ved. BGH: 46,81 e 3, 190).
Equiparato all’allontanamento di cui sopra è il fatto che l’imputato, volontariamente, abbia causato la sua Verhandlungsunfähigkeit (cfr. BGHSt 2, 300), vale a dire, si è messo in uno stato che non gli consente (più) la cura dei propri interessi, di rendere dichiarazioni, di partecipare in modo consapevole al dibattimento.
Qualora l’assenza dell’imputato sia dovuta ad improvvisa malattia, il dibattimento deve essere sospeso. Un’ eventuale mancata sospensione costituisce un “absoluten Revisionsgrund” (ex § 338, n.5, StPO: ved. BGHSt 10, 304); ciò anche se l’imputato non era presente personalmente soltanto nel momento dell’Urteilsverkündung. Se l’imputato è in custodia cautelare in carcere o detenuto in espiazione di pena e rifiuta di presenziare al dibattimento, il giudice è obbligato a disporne l’accompagnamento coattivo.
b) se l’imputato, già prima della sua Vernehmung zur Anklage, dolosamente, ha cagionato uno stato di Verhandlungsunfähigkeit (impedimento) di se stesso (ad esempio attraverso un’ubriachezza totale o uno sciopero della fame) al fine di impedire la celebrazione del dibattimento (“vorsätzlich herbeigeführte Verhandlungsunfähigkeit”) o la prosecuzione dello stesso, il dibattimento avviene in assenza dell’imputato, qualora il giudice ritenga che la presenza personale dell’imputato non sia indispensabile ma, in caso sussistono soltanto dubbi in ordine alla Verhandlungsunfähigkeit dell’imputato, non può procedersi a dibattimento (ved. BGH NStZ 1984, 520). Il disposto del § 231a StPO va applicato, se l’impedimento alla celebrazione del dibattimento è stato cagionato volontariamente dall’imputato, è di durata rilevante ed è incompatibile con il c.d. Beschleunigungsgebot, che è dettato non soltanto nell’interesse pubblico, ma anche nell’interesse dell’imputato (e dell´ indagato); il Beschleunigungsgebot viene dedotto dalla “allgemeinen Fürsorgepflicht” (BGH 26, 1, 4) ed è un Verfahrensgrundsatz dettato nel pubblico interesse che “steht nicht zur Disposition der Verfahrensparteien” (non è nella disponibilità delle parti).
Non appena sussiste nuovamente la Verhandlungsfähigkeit dell’imputato, il presidente del collegio – a meno che non sia già iniziata la Urteilsverkündung – è obbligato ad informarlo delle attività processuali rilevanti che sono state compiute in sua assenza. Vedremo poi che un siffatto obbligo di informazione non è previsto dalla StPO austriaca.
Se la Verhandlungsunfähigkeit dell’imputato non è riconducibile a fatto dell’imputato, il rifiuto di questi di sottoporsi a trattamento medico al fine di ristabilire la Verhandlungsfähigkeit, è, secondo la Corte costituzionale federale, ammissibile soltanto qualora il trattamento medico possa comportare un rischio per la salute dell’ imputato (in questo senso ved. BVerfG NStZ 93, 598).
L’ordinanza (Beschluss) del giudice di procedere in assenza dell’imputato per il motivo ora menzionato presuppone la previa audizione di un medico in qualità di perito. L’ordinanza è impugnabile con “sofortiger Beschwerde” (reclamo immediato) avente effetto sospensivo. Il giudice è altresì obbligato, in questo caso, a nominare all´ imputato un difensore se è privo di Verteidiger.
La norma di cui al § 231a StPO, essendo destinata ad incidere sull’Anwesenheitsrecht dell’imputato, deve essere interpretata in senso stretto; a questo diritto-dovere dell’imputato può derogarsi soltanto nei casi previsti dal § 247 StPO.
c) se l’imputato, a causa del suo “ordnungswidrigen Benehmen”, è stato espulso dall’aula ai sensi del § 177 GVG=Gerichtsverfassungsgesetz (Ordinamento giudiziario) o contro il quale si è proceduto alla “Verhängung der Ordnungshaft”, come pure previsto da questo paragrafo, il dibattimento può tenersi senza la presenza dell’ imputato, qualora il giudice ritenga che l’ulteriore Anwesenheit dell’imputato non sia più indispensabile e fino a quando sussiste il fondato timore che la presenza possa pregiudicare gravemente l’ordinato svolgimento del dibattimento. In ogni caso però le “Ungehorsamsfolgen bei ordnungswidrigem Benehmen” non possono privare l’imputato della facoltà di esprimersi in ordine all´ imputazione, per la quale è stato citato a giudizio. Se l’imputato viene riammesso in aula, il presidente del collegio deve informarlo delle attività processuali medio tempore svolte in sua (forzata) assenza. Le violazioni del § 231a StPO possono essere dedotte in sede di “Revision” ex § 337 StPO.
d) se vi è fondato timore che un coimputato o un teste – in presenza dell’imputato – possa non riferire la verità (cioè in caso di “Wahrheitsgefährdung”) oppure possa rifiutarsi di deporre o astenersi dalla deposizione (“Gebrauch machen vom Zeugnisverweigerungsrecht bzw. vom Schweigerecht” – ved. BGHSt 22, 18). In questi casi l’allontanamento dell’imputato è anche “im Interesse der Sachaufklärung”. La decisione sull’allontanamento dell’imputato deve essere adottata in presenza dell’imputato (BGHStV 87, 377) e deve rivestire la forma dell’ordinanza motivata (ved. BGHSt 15, 194); altrimenti è impugnabile in sede di “Revision”. Parimenti, durante l’assenza dell’imputato allontanato dall’aula di udienza, non può procedersi, né alla lettura di documenti né possono essere proposte richieste (BGHSt 21, 232). La violazione di questa disposizione può costituire “Revisionsgrund” ex § 338, n.5, StPO.
e) se nel corso del dibattimento vengono esaminati testi di età inferiore a 18 anni e se la presenza dell’ imputato potrebbe comportare un rilevante nocumento allo stato di salute del teste, lo stesso § 247 StPO prevede che il dibattimento venga tenuto in assenza dell’imputato, se vi è fondato timore che la presenza possa comportare il pericolo di un grave danno per la salute del teste maggiorenne. Questa disposizione ormai non è più di frequente applicazione in quanto l’autorità giudiziaria, spesso, fa uso della facoltà di cui al § 247a StPO (“audiovisuelle Zeugenvernehmung”); in tal caso il teste e l´ imputato si trovano in luoghi diversi.
Il § 247a è stato inserito nella StPO per effetto dello “Zeugenschutzgesetz” del 1998. Dispone questo paragrafo che, se né l’allontanamento dall’aula di udienza, né lo svolgimento del dibattimento a porte chiuse sono atti a prevenire un pericolo grave ed incombente per lo stato di salute del teste che deriverebbe dalla presenza dell´ imputato al dibattimento, il teste può essere esaminato in un vano diverso dall’aula di udienza. La deposizione viene trasmessa in contemporanea in aula ed essa può essere registrata ed eventualmente utilizzata in dibattimenti futuri. Con questo uso di mezzi, forniti dalla tecnica moderna, si evita la “sekundäre Viktimierung” della p.l. nel processo penale.
7. I casi, nei quali si può derogare alla Anwesenheitspflicht dell’ imputato, sono tassativi, per cui neppure con il consenso di tutte le parti, può essere consentito che l’imputato si allontani, sia pure temporaneamente, dall’aula dibattimentale. Anche una rinuncia volontaria dell’ imputato a presenziare al dibattimento, non può “sostituire” un provvedimento del giudice ex § 247a StPO. Non è consentito al giudice “esentare” l’imputato dal presenziare alla lettura “scioccante” (“schockierende”) di una perizia autoptica (ved. BGHStV 93, 285) o ad un “peinlichen” (imbarazzante) sopralluogo. Inoltre l’imputato non può essere allontanato dall’aula dibattimentale durante le dichiarazioni rese da un coimputato, al fine di impedire “die Anpassung seiner (cioe´ dell´ impuato) Aussage an die eines Mitangeklagten” (ved. BGHSt 15, 194).
Qualora il giudice proceda ad una “Wiedererkennungsprobe” per accertare la capacità mnemonico-riconoscitiva di un teste e nel corso della quale sul banco degli imputati, temporaneamente, prende posto una “Versuchsperson”, non è consentito allontanare l’ imputato dall’ aula del dibattimento; in tal caso l’imputato (debitamente e discretamente sorvegliato) prende posto nello spazio riservato al pubblico che segue il dibattimento.
All’Anwesenheitspflicht (obbligo di presenza) dell’imputato al dibattimento corrisponde il suo “Mitwirkungsrecht” (diritto di partecipazione), il quale viene violato dal giudice qualora, nel corso del dibattimento, vengano disposti ulteriori accertamenti, che, per la loro natura, non sono “geheimhaltungspflichtig”, ma possono poi essere utilizzati ai fini della decisione – senza che il giudice abbia, preventivamente ed adeguatamente, informato il difensore ed abbia assicurato – per quanto possibile – partecipazione del difensore (BGHJR 11, 119).
8. La Anwesenheitspflicht dell'imputato al dibattimento ed il corrispondente Mitwirkungsrecht dello stesso non vengono meno neppure a seguito di esclusione della parte civile. Si esige la presenza personale dell imputato al dibattimento “im Interesse der Sachaufklärung” (per l'accertamento dei fatti) e l’allontanamento (che deve essere disposto con ordinanza dal collegio e che non può essere emanata dal solo Presidente, sentite, comunque le parti) può essere ordinato soltanto quando ciò è necessario ed inevitabile (“notwendig und unvermeidbar”) - ved. BGH 3, 384, 386). Le norme che disciplinano la “Sachaufklärung”, sono suscettibili di larga interpretazione. L’ordinanza, con la quale viene “decretato” l’allontanamento dell’imputato dall’aula dibattimentale, deve essere letta in presenza dell’imputato.
Se durante l’allontanamento dell’imputato sono stati letti (irritualmente) documenti, la loro lettura deve essere ripetuta dopo che l’imputato è stato ricondotto in aula. Per quanto concerne le richieste medio tempore fatte dalle altre parti ed i provvedimenti emanati, l’imputato ne deve essere informato adeguatamente e comunque in modo tale da consentirgli l’effettivo esercizio del diritto di difesa.
9. Costituisce motivo d’impugnazione (“Revision”) il fatto che l’ordinanza con la quale è stato disposto il temporaneo allontanamento dell’imputato dall’aula di udienza non è stata letta oppure se tale ordinanza non è stata adeguatamente motivata, qualora si sia proceduto in mancanza dei presupposti di cui al § 147 StPO. Parimenti può essere dedotto in sede di “Revision” il fatto che durante l’allontanamento dell’imputato dall’aula del dibattimento è stata compiuta una ricognizione (BGH 21, 332, 333) oppure è avvenuta una Zeugenvereidigung (BGH 26, 218), cioè il giuramento di un teste.
Costituisce inoltre motivo di “Revision” ex § 337 StPO, il fatto che l’imputato non sia stato edotto di quanto avvenuto in sua assenza o se tale informazione non sia avvenuta tempestivamente.
B
1. Vediamo ora – brevemente – com’è disciplinato l’Abwesenheitsverfahren dal codice di procedura penale austriaco. Anche secondo questo codice di rito, l’imputato – salvo alcune eccezioni che vedremo – deve essere presente alla Hauptverhandlung (dibattimento) e soprattutto alla Urteilsverkündung (che consiste nella lettura, in pubblica udienza, del dispositivo della sentenza, nella sommaria esposizione dei motivi della decisione e nella Rechtsmittelbelehrung (nel corso della quale l’imputato viene reso edotto dei mezzi di impugnazione a sua disposizione); va rilevato che questa Belehrung è obbligatoria, anche se l’imputato è assistito da un difensore. Se invece si procede contro un minorenne, un Abwesenheitsurteil è unzulässig (non ammissibile), anche se si è proceduto con l’assenso di tutte le parti. Il § 32 JGG (cioè dello Jugendgerichtsgesetz del 1988) vieta espressamente che le disposizioni della StPO – relative all’ Abwesenheitsverfahren – possano trovare applicazione nei confronti di “jugendliche Angeklagte”; la violazione di questo divieto comporta Nichtigkeit (nullità).
2. Qualora l’imputato, maggiorenne, non compaia all’udienza dibattimentale, la stessa deve essere rinviata. È fatta salva però la facoltà del giudice di ordinare l’accompagnamento coattivo dell’imputato. Se questi è irreperibile, si deve procedere ai sensi del § 197, primo comma, StPO (“Abbrechung des Verfahrens”), vale a dire, il procedimento deve essere interrotto e il Pubblico Mionistero deve svolgere nuove ricerche intese ad accertare il domicilio o comunque il luogo in cui si trova l’imputato. Dell’avvenuta interruzione del procedimento deve essere avvisata la p.l..
Alla mancata comparizione dell’imputato è equiparato l’allontanamento volontario dello stesso durante il dibattimento (ved. OHG, Sez. pen., 54/75). Se l’imputato compare al dibattimento in ritardo, il giudice non è obbligato ad informarlo sulle attività processuali svolte sino al momento della sua comparizione.
3. Un Abwesenheitsurteil (sentenza contumaciale), secondo il codice di procedura penale austriaco, può essere pronunziato soltanto nei seguenti casi (l’elencazione è tassativa):
a) se l’imputazione ha per oggetto un Vergehen (contravvenzione), cioè un reato, per il quale è prevista la pena detentiva di durata non superiore a tre anni
b) se l’imputato è già stato interrogato in ordine al reato che gli è stato contestato e se la citazione gli è stata notificata personalmente
c) se l’accertamento dei fatti è possibile nonostante l’assenza dell’ imputato
d) se, nel corso del dibattimento, non sono state fatte nuove contestazioni.
La mancanza, anche di uno solo dei presupposti ora elencati, comporta nullità della sentenza ex § 281, 1°c., n.3, StPO, anche se vi è stato il previo consenso delle parti ad un Abwesenheitsurteil.
4. La decisione, se procedere in assenza dell’imputato (nei casi – tassativi – in cui il § 427 StPO lo consente) o se disporre la comparizione personale dell’ imputato, è rimessa alla discrezionalità del giudice (“ist eine Ermessensentscheidung des Richters”). È comunque fatta salva la facoltà del giudice, di rinviare il dibattimento, se reputa necessaria la comparizione personale dell’imputato ai fini dell’accertamento dei fatti (“zum Zwecke der Sachaufklärung”).
L’imputato è da ritenersi citato regolarmente, se in citazione rispetta nella richiesta di rinvio a giudizio, l’esposizione dei fatti non è stata limitata all’indicazione dei paragrafi che si assumono violati (cfr. OGH, Sez. pen., 61).
5. L’Abwesenheitsurteil deve sempre essere notificato all’imputato personalmente, anche se in dibattimento è stato rappresentato da un difensore. Non può essere emanato un Abwesenheiturteil se lo stesso riguarda fatti di cui non vi è stata data menzione nella richiesta di rinvio a giudizio e per i quali vi è stata una “Ausdehnung” nel corso del dibattimento. L’imputato deve essere stato interrogato in merito al fatto/ai fatti.In sede di sentenza può procedersi ad una qualificazione giuridica diversa, se il fatto rimane (sostanzialmente) identico e se l’imputato è già stato interrogato in ordine al medesimo o se l’imputato, in occasione dell’interrogatorio, si è avvalso della facoltà di non rispondere; del suo diritto al silenzio (“Schweigerecht”).Se l’imputato chiede rinvio dell’udienza dibattimentale, adducendo un legittimo motivo per la sua mancata comparizione, non può procedersi al dibattimento in sua assenza e all’emanazione della sentenza (cfr. OGH - Sez. pen. - 27/31). Parimenti l’Abwesenheitsurteil è escluso se nella citazione non vi è stata menzione del fatto che in caso di mancata comparizione si procederà in contumacia. Anche se i presupposti formali per l’emanazione di una sentenza contumaciale sussistevano, l’imputato può proporre ricorso contro la stessa solo nel caso in cui impedimento sia dipeso da causa di forza maggiore. La relativa richiesta di rinvio non deve essere, necessariamente, portata a conoscenza del giudice che procede prima della data fissata per il dibattimento.
6. Il ricorso contro la sentenza contumaciale (che ha effetto sospensivo) deve essere depositato – entro 14 giorni a decorrere da quello dell’avvenuta notifica – presso il Landesgericht o presso il Bezirksgericht. Se la sentenza è stata emanata dal Landesgericht, sul ricorso decide l`Oberlandesgericht (Corte d’appello); contro il rigetto del ricorso da parte dell’Oberlandesgericht, all’imputato non spetta più alcun mezzo di gravame. Il ricorso contro un Abwesenheitsurteil del Bezirksgericht, viene deciso dallo stesso Bezirksgericht. Se il Bezirksgericht rigetta il ricorso, l’imputato ha facoltà di inoltrare Beschwerde (reclamo), entro 14 giorni, al Landesgericht.
7. Qualora l’imputato, oltre al reclamo, abbia anche proposto congiuntamente un mezzo di impugnazione ordinario, la decisione spetta al giudice competente a decidere sul mezzo di impugnazione; questo giudice è obbligato a decidere preliminarmente il reclamo. Soltanto in caso di rigetto di questo ultimo, il giudice decide sul mezzo di impugnazione proposto. In caso di accoglimento del ricorso, deve essere fissato un nuovo dibattimento, al termine del quale, in sede di deliberazione della (nuova) sentenza, va rispettato il divieto della reformatio in peius; contro tale sentenza sono proponibili tutti i mezzi di impugnazione ordinari. L’inizio del dibattimento “conferisce” alle parti, in linea di massima, il diritto ad una sentenza, a meno che il giudice non ritenga che sussistano i presupposti per una “diversionellen Erledigung” (comminazione di una pena sostitutiva), nel qual caso può procedersi a Verfahrenseinstellung.
A
1. Uno dei principi fondamentali della StPO (Strafprozessordnung) della RFT è il c.d. obbligo di presenza personale dell’imputato nel dibattimento (Anwesenheitspflicht des Angeklagten bei der Hauptverhandlung), sancito dal § 231 StPO che prevede – salvo rarissime eccezioni appositamente previste dal codice di rito e di cui si parlerà in seguito – che contro un imputato non presente personalmente (ausgebliebenen Angeklagten) non può avere luogo il dibattimento (Hauptverhandlung).
Si ritiene che l’Anwesenheitspflicht (l’obbligo della presenza) dell’imputato sia nell'interesse dell’accertamento della verità, ma anche in quello dello stesso imputato. Un imputato non comparso, non potrà esercitare tutte le facoltà ed i diritti che gli sono riconosciuti e non avrà tutte le “possibilità” di difesa di chi invece è presente personalmente al dibattimento.
La presenza dell´imputato in questa fase centrale del processo penale, viene ritenuta una “rechtsstaatliche Notwendigkeit”, memore, con ogni probabilità, di certi “procedimenti penali” celebrati durante il periodo della dittatura nazista.
L’obbligo e la necessità della presenza personale dell´imputato nella fase dibattimentale, subisce soltanto poche deroghe, sono quelle previste dai §§: 231, secondo comma, 231a, 231b, 231c, 232, 233, 247, 329, secondo comma, 350, secondo comma, 387, primo comma, 411, secondo comma, StPO. Viene, peraltro, criticata la Direttiva UE 2009/299JI del 26 febbraio 2009 in materia di Abwesenheitsverurteilungen (condanne in contumacia) perché in contrasto con garanzie che la RStPO, già 120 anni orsono, aveva previsto.
La Corte costituzionale federale (BVerfGE: 59, 280), a proposito dell’esecuzione di Abwesenheitsverurteilungen che riguardano stranieri, ha parlato di “völkerrechtlichen Mindeststandard”; altri si sono espressi nel senso di “rechtsstaatlicher Nonchalance”. Viene sottoposto, in particolare, a critica, il fatto che l’articolo 420 al. 2 del code de procedure penal francese, in caso di commissione di delitti (delits), per i quali è prevista la pena fino a dieci anni di reclusione, consente il c.d. jugement in absence.
2. Il principio dell’indispensabilità della presenza personale dell’imputato (Unentbehrlichkeit der Anwesenheit des Angeklagten) subisce, come già accennato, alcune eccezioni. Si ricorda il procedimento contro “Ausgebliebene” (§ 232 StPO). In questo caso può procedersi a dibattimento contro l´ imputato (non presente), se la sua residenza o la dimora sono nell'ambito della giurisdizione della RFT, sono note alle autorità di questo Stato e se l’imputato è stato ritualmente citato. La citazione deve contenere l’avviso, all'imputato, che potrà procedersi in “seiner Abwesenheit”. Il ricorso a questo modus procedendi è ammissibile, se è prevedibile che verrà irrogata soltanto la pena pecuniaria fino a 180 Tagessätze o la Verwarnung mit Strafvorbehalt, il Fahrverbot, il Verfall, la Einziehung. Non può invece essere inflitta, né una pena più grave, né una misura di sicurezza detentiva. Il ritiro della patente (da distinguere dal Fahrverbot!) è ammissibile se l´ imputato è stato avvisato di questa possibilità sanzionatoria nell'atto di citazione a giudizio. Se vi è stata in precedenza una richterliche Vernehmung dell’ imputato, del relativo verbale viene data lettura nel dibattimento. Non può procedersi a dibattimento senza che sia presente l’imputato, qualora la citazione sia stata notificata per pubblici proclami.
3. La sentenza emanata a conclusione del dibattimento celebrato in Abwesenheit des Angklagten deve essere notificata, insieme al testo integrale della motivazione, all’0imputato o al gesetzlich vorgesehenen Ersatzempfänger o al Pflichtverteidiger oppure al Wahlverteidiger; la relativa nomina deve risultare in atti.
Vi è poi il procedimento contro Abwesende in senso tecnico (nel qual caso si parla di “gesetzlicher Fiktion der Anwesenheit”), vale a dire contro imputati, la cui residenza o il cui domicilio o dimora sono ignoti o si trovano all´ estero e il cui accompagnamento coattivo non può essere disposto dall´autorità giudiziaria della RFT (è questo il caso del “gestellungsbehindernden Aufenthaltsort”) oppure se il ricorso ad una misura del genere appare eccessivo (§ 276 StPO). A decorrere dal 1975 la StPO consente, in casi del genere, soltanto un apposito Beweissicherungsverfahren (una specie di incidente probatorio), al fine di assicurare le prove per il caso in cui l’indagato/imputato decida di costituirsi. Il Beweissicherungsverfahren termina con un vorläufigen Einstellungsbeschluss ex § 205 StPO.
4. Qualora sia già avvenuta la öffentliche Klageerhebung e se sussistono i presupposti per l´ emanazione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, può essere disposto il sequestro del patrimonio dell'imputato, allo scopo di indurlo a costituirsi, se si procede per un reato, per il quale è prevista la pena detentiva superiore a sei mesi. La ratio della norma è di tutta evidenza; privando l´ imputato delle risorse economico-patrimoniali, si vuole costringerlo a costituirsi.
Il § 295 StPO prevede che il giudice può assicurare all'imputato il c.d. freies Geleit. Ciò implica la “Befreiung von der Untersuchungshaft” (in pratica la non applicabilità, per il reato, per il quale si procede, della custodia cautelare in carcere).
La previsione di cui al paragrafo ora menzionato, non è un diritto dell' indagato, ma “liegt im pflichtgemäßen Ermessen des Richters”, cioè dipende da una decisione discrezionale (e coscienziosa) del giudice.
La “Zusicherung zu freiem Geleit”, che avviene con ordinanza (detta anche “Geleitbrief”), emanata dall'Ermittlungsrichter o dal giudice dinanzi al quale si terrà il dibattimento, si “estingue” in caso di condanna a pena detentiva o se successivamente alla Zusicherung, vi sono indizi che l'indagato possa darsi alla fuga oppure se l´ indagato non si attiene alle condizioni, in base alla quali è avvenuta la Zusicherung. Il disposto del § 295 StPO è inteso a consentire all´imputato di partecipare al procedimento penale, senza dover temere un eventuale arresto prima della sentenza. Questo paragrafo è applicabile in ogni stato del procedimento; di fatto trova pero´ applicazione soprattutto in sede dibattimentale.
5. In alcuni casi può procedersi – contro un ausgebliebenen Angeklagten – in sua completa assenza (“in gänzlicher Abwesenheit”):
a) se l’imputazione riguarda un c.d. Bagatelldelikt (reato lieve, bagatellare) e se la citazione contiene l’avviso all´ imputato, che si potrà procedere anche in sua assenza. Se poi risulta che l’imputato era impedito a comparire per caso fortuito, può chiedere la restituzione in termine e, concessa la stessa, la sentenza emanata in Abwesenheit si considera (implicitamente) revocata per effetto del provvedimento di restituzione in termine.
b) se l’imputato, a seguito di sua istanza, è stato “von der Erscheinungspflicht entbunden zur Hauptverhandlung zu erscheinen” (e´ stao “esentato” dall’ obbligo di comparire al dibattimento). Una richiesta di tal genere è ammissibile, se è prevedibile che potrà essere comminata (soltanto) una delle seguenti pene, da sola o congiunta ad altra pena detentiva non superiore a sei mesi, pena pecuniaria fino a 180 Tagessätze, Verwarnung mit Strafvorbehalt, Fahrverbot, Verfall, Einziehung (si parla in proposito di “begrenzter Straferwartung”). Una pena superiore o più grave ovvero una misura di sicurezza detentiva, non possono essere inflitte.
c) In caso di accoglimento della richiesta di dispensa dalla comparizione (su tale richiesta il giudice decide (con ordinanza revocabile) nach “pflichtgemäßem Ermessen” (cioè discrezionalmente) e il provvedimento non abbisogna di motivazione), l’ imputato deve essere stato sentito (“richterlich vernommen”) da un giudice delegato, sul contenuto dell´ accusa. Questo giudice è obbligato ad informarlo sulle conseguenze del dibattimento in assenza e a chiedergli se insiste nella propria richiesta di Erscheinungsbefereiung. Dell’udienza dinanzi al giudice delegato devono essere avvisati il Pubblico Ministero e il difensore, anche se la loro presenza non è obbligatoria. Del contenuto del verbale redatto dinanzi al giudice delegato, deve essere poi data lettura nel corso del dibattimento.
d) l´Erscheinungsbefreiung può essere concessa anche in appello e in sede di Revision nonché
e) nel Privatklageverfahren, purché l´imputato abbia conferito procura speciale per iscritto al suo difensore, di rappresentarlo; è fatta salva la facoltà del giudice di ordinare la comparizione personale dell’imputato, come pure quella del Privatkläger. Se quest’ultimo non compare, nonostante ordine del giudice, la Privatklage si intende “rimessa” (“gilt als zurückgenommen”). Qualora il Privatkläger non compaia in appello, il gravame deve essere dichiarato inammissibile.
f) parimenti può procedersi al dibattimento “in gänzlicher Abwesenheit des ausgebliebenen Angeklagten”, se è stata proposta opposizione contro un decreto penale di condanna e se l’imputato, assente al dibattimento, ha nominato un suo rappresentante (“Vertreter”). È comunque fatta salva la facoltà del giudice di disporre l’accompagnamento coattivo dell’imputato dopo aver atteso – invano – 15 minuti.
6. Oltre che in gänzlicher Abwesenheit dell’imputato, il dibattimento può tenersi anche in zeitweiliger Abwesenheit des Angeklagten nei seguenti casi:
a) se l’ imputato, dopo la sua Vernehmung zur Anklage (che consiste nel rendere edotto l’imputato della facoltà di rendere dichiarazioni in relazione all’imputazione), si allontana spontaneamente dall’ aula senza il consenso del giudice e se questi non reputa che la presenza personale dell´imputato sia necessaria (ved. BGH: 46,81 e 3, 190).
Equiparato all’allontanamento di cui sopra è il fatto che l’imputato, volontariamente, abbia causato la sua Verhandlungsunfähigkeit (cfr. BGHSt 2, 300), vale a dire, si è messo in uno stato che non gli consente (più) la cura dei propri interessi, di rendere dichiarazioni, di partecipare in modo consapevole al dibattimento.
Qualora l’assenza dell’imputato sia dovuta ad improvvisa malattia, il dibattimento deve essere sospeso. Un’ eventuale mancata sospensione costituisce un “absoluten Revisionsgrund” (ex § 338, n.5, StPO: ved. BGHSt 10, 304); ciò anche se l’imputato non era presente personalmente soltanto nel momento dell’Urteilsverkündung. Se l’imputato è in custodia cautelare in carcere o detenuto in espiazione di pena e rifiuta di presenziare al dibattimento, il giudice è obbligato a disporne l’accompagnamento coattivo.
b) se l’imputato, già prima della sua Vernehmung zur Anklage, dolosamente, ha cagionato uno stato di Verhandlungsunfähigkeit (impedimento) di se stesso (ad esempio attraverso un’ubriachezza totale o uno sciopero della fame) al fine di impedire la celebrazione del dibattimento (“vorsätzlich herbeigeführte Verhandlungsunfähigkeit”) o la prosecuzione dello stesso, il dibattimento avviene in assenza dell’imputato, qualora il giudice ritenga che la presenza personale dell’imputato non sia indispensabile ma, in caso sussistono soltanto dubbi in ordine alla Verhandlungsunfähigkeit dell’imputato, non può procedersi a dibattimento (ved. BGH NStZ 1984, 520). Il disposto del § 231a StPO va applicato, se l’impedimento alla celebrazione del dibattimento è stato cagionato volontariamente dall’imputato, è di durata rilevante ed è incompatibile con il c.d. Beschleunigungsgebot, che è dettato non soltanto nell’interesse pubblico, ma anche nell’interesse dell’imputato (e dell´ indagato); il Beschleunigungsgebot viene dedotto dalla “allgemeinen Fürsorgepflicht” (BGH 26, 1, 4) ed è un Verfahrensgrundsatz dettato nel pubblico interesse che “steht nicht zur Disposition der Verfahrensparteien” (non è nella disponibilità delle parti).
Non appena sussiste nuovamente la Verhandlungsfähigkeit dell’imputato, il presidente del collegio – a meno che non sia già iniziata la Urteilsverkündung – è obbligato ad informarlo delle attività processuali rilevanti che sono state compiute in sua assenza. Vedremo poi che un siffatto obbligo di informazione non è previsto dalla StPO austriaca.
Se la Verhandlungsunfähigkeit dell’imputato non è riconducibile a fatto dell’imputato, il rifiuto di questi di sottoporsi a trattamento medico al fine di ristabilire la Verhandlungsfähigkeit, è, secondo la Corte costituzionale federale, ammissibile soltanto qualora il trattamento medico possa comportare un rischio per la salute dell’ imputato (in questo senso ved. BVerfG NStZ 93, 598).
L’ordinanza (Beschluss) del giudice di procedere in assenza dell’imputato per il motivo ora menzionato presuppone la previa audizione di un medico in qualità di perito. L’ordinanza è impugnabile con “sofortiger Beschwerde” (reclamo immediato) avente effetto sospensivo. Il giudice è altresì obbligato, in questo caso, a nominare all´ imputato un difensore se è privo di Verteidiger.
La norma di cui al § 231a StPO, essendo destinata ad incidere sull’Anwesenheitsrecht dell’imputato, deve essere interpretata in senso stretto; a questo diritto-dovere dell’imputato può derogarsi soltanto nei casi previsti dal § 247 StPO.
c) se l’imputato, a causa del suo “ordnungswidrigen Benehmen”, è stato espulso dall’aula ai sensi del § 177 GVG=Gerichtsverfassungsgesetz (Ordinamento giudiziario) o contro il quale si è proceduto alla “Verhängung der Ordnungshaft”, come pure previsto da questo paragrafo, il dibattimento può tenersi senza la presenza dell’ imputato, qualora il giudice ritenga che l’ulteriore Anwesenheit dell’imputato non sia più indispensabile e fino a quando sussiste il fondato timore che la presenza possa pregiudicare gravemente l’ordinato svolgimento del dibattimento. In ogni caso però le “Ungehorsamsfolgen bei ordnungswidrigem Benehmen” non possono privare l’imputato della facoltà di esprimersi in ordine all´ imputazione, per la quale è stato citato a giudizio. Se l’imputato viene riammesso in aula, il presidente del collegio deve informarlo delle attività processuali medio tempore svolte in sua (forzata) assenza. Le violazioni del § 231a StPO possono essere dedotte in sede di “Revision” ex § 337 StPO.
d) se vi è fondato timore che un coimputato o un teste – in presenza dell’imputato – possa non riferire la verità (cioè in caso di “Wahrheitsgefährdung”) oppure possa rifiutarsi di deporre o astenersi dalla deposizione (“Gebrauch machen vom Zeugnisverweigerungsrecht bzw. vom Schweigerecht” – ved. BGHSt 22, 18). In questi casi l’allontanamento dell’imputato è anche “im Interesse der Sachaufklärung”. La decisione sull’allontanamento dell’imputato deve essere adottata in presenza dell’imputato (BGHStV 87, 377) e deve rivestire la forma dell’ordinanza motivata (ved. BGHSt 15, 194); altrimenti è impugnabile in sede di “Revision”. Parimenti, durante l’assenza dell’imputato allontanato dall’aula di udienza, non può procedersi, né alla lettura di documenti né possono essere proposte richieste (BGHSt 21, 232). La violazione di questa disposizione può costituire “Revisionsgrund” ex § 338, n.5, StPO.
e) se nel corso del dibattimento vengono esaminati testi di età inferiore a 18 anni e se la presenza dell’ imputato potrebbe comportare un rilevante nocumento allo stato di salute del teste, lo stesso § 247 StPO prevede che il dibattimento venga tenuto in assenza dell’imputato, se vi è fondato timore che la presenza possa comportare il pericolo di un grave danno per la salute del teste maggiorenne. Questa disposizione ormai non è più di frequente applicazione in quanto l’autorità giudiziaria, spesso, fa uso della facoltà di cui al § 247a StPO (“audiovisuelle Zeugenvernehmung”); in tal caso il teste e l´ imputato si trovano in luoghi diversi.
Il § 247a è stato inserito nella StPO per effetto dello “Zeugenschutzgesetz” del 1998. Dispone questo paragrafo che, se né l’allontanamento dall’aula di udienza, né lo svolgimento del dibattimento a porte chiuse sono atti a prevenire un pericolo grave ed incombente per lo stato di salute del teste che deriverebbe dalla presenza dell´ imputato al dibattimento, il teste può essere esaminato in un vano diverso dall’aula di udienza. La deposizione viene trasmessa in contemporanea in aula ed essa può essere registrata ed eventualmente utilizzata in dibattimenti futuri. Con questo uso di mezzi, forniti dalla tecnica moderna, si evita la “sekundäre Viktimierung” della p.l. nel processo penale.
7. I casi, nei quali si può derogare alla Anwesenheitspflicht dell’ imputato, sono tassativi, per cui neppure con il consenso di tutte le parti, può essere consentito che l’imputato si allontani, sia pure temporaneamente, dall’aula dibattimentale. Anche una rinuncia volontaria dell’ imputato a presenziare al dibattimento, non può “sostituire” un provvedimento del giudice ex § 247a StPO. Non è consentito al giudice “esentare” l’imputato dal presenziare alla lettura “scioccante” (“schockierende”) di una perizia autoptica (ved. BGHStV 93, 285) o ad un “peinlichen” (imbarazzante) sopralluogo. Inoltre l’imputato non può essere allontanato dall’aula dibattimentale durante le dichiarazioni rese da un coimputato, al fine di impedire “die Anpassung seiner (cioe´ dell´ impuato) Aussage an die eines Mitangeklagten” (ved. BGHSt 15, 194).
Qualora il giudice proceda ad una “Wiedererkennungsprobe” per accertare la capacità mnemonico-riconoscitiva di un teste e nel corso della quale sul banco degli imputati, temporaneamente, prende posto una “Versuchsperson”, non è consentito allontanare l’ imputato dall’ aula del dibattimento; in tal caso l’imputato (debitamente e discretamente sorvegliato) prende posto nello spazio riservato al pubblico che segue il dibattimento.
All’Anwesenheitspflicht (obbligo di presenza) dell’imputato al dibattimento corrisponde il suo “Mitwirkungsrecht” (diritto di partecipazione), il quale viene violato dal giudice qualora, nel corso del dibattimento, vengano disposti ulteriori accertamenti, che, per la loro natura, non sono “geheimhaltungspflichtig”, ma possono poi essere utilizzati ai fini della decisione – senza che il giudice abbia, preventivamente ed adeguatamente, informato il difensore ed abbia assicurato – per quanto possibile – partecipazione del difensore (BGHJR 11, 119).
8. La Anwesenheitspflicht dell'imputato al dibattimento ed il corrispondente Mitwirkungsrecht dello stesso non vengono meno neppure a seguito di esclusione della parte civile. Si esige la presenza personale dell imputato al dibattimento “im Interesse der Sachaufklärung” (per l'accertamento dei fatti) e l’allontanamento (che deve essere disposto con ordinanza dal collegio e che non può essere emanata dal solo Presidente, sentite, comunque le parti) può essere ordinato soltanto quando ciò è necessario ed inevitabile (“notwendig und unvermeidbar”) - ved. BGH 3, 384, 386). Le norme che disciplinano la “Sachaufklärung”, sono suscettibili di larga interpretazione. L’ordinanza, con la quale viene “decretato” l’allontanamento dell’imputato dall’aula dibattimentale, deve essere letta in presenza dell’imputato.
Se durante l’allontanamento dell’imputato sono stati letti (irritualmente) documenti, la loro lettura deve essere ripetuta dopo che l’imputato è stato ricondotto in aula. Per quanto concerne le richieste medio tempore fatte dalle altre parti ed i provvedimenti emanati, l’imputato ne deve essere informato adeguatamente e comunque in modo tale da consentirgli l’effettivo esercizio del diritto di difesa.
9. Costituisce motivo d’impugnazione (“Revision”) il fatto che l’ordinanza con la quale è stato disposto il temporaneo allontanamento dell’imputato dall’aula di udienza non è stata letta oppure se tale ordinanza non è stata adeguatamente motivata, qualora si sia proceduto in mancanza dei presupposti di cui al § 147 StPO. Parimenti può essere dedotto in sede di “Revision” il fatto che durante l’allontanamento dell’imputato dall’aula del dibattimento è stata compiuta una ricognizione (BGH 21, 332, 333) oppure è avvenuta una Zeugenvereidigung (BGH 26, 218), cioè il giuramento di un teste.
Costituisce inoltre motivo di “Revision” ex § 337 StPO, il fatto che l’imputato non sia stato edotto di quanto avvenuto in sua assenza o se tale informazione non sia avvenuta tempestivamente.
B
1. Vediamo ora – brevemente – com’è disciplinato l’Abwesenheitsverfahren dal codice di procedura penale austriaco. Anche secondo questo codice di rito, l’imputato – salvo alcune eccezioni che vedremo – deve essere presente alla Hauptverhandlung (dibattimento) e soprattutto alla Urteilsverkündung (che consiste nella lettura, in pubblica udienza, del dispositivo della sentenza, nella sommaria esposizione dei motivi della decisione e nella Rechtsmittelbelehrung (nel corso della quale l’imputato viene reso edotto dei mezzi di impugnazione a sua disposizione); va rilevato che questa Belehrung è obbligatoria, anche se l’imputato è assistito da un difensore. Se invece si procede contro un minorenne, un Abwesenheitsurteil è unzulässig (non ammissibile), anche se si è proceduto con l’assenso di tutte le parti. Il § 32 JGG (cioè dello Jugendgerichtsgesetz del 1988) vieta espressamente che le disposizioni della StPO – relative all’ Abwesenheitsverfahren – possano trovare applicazione nei confronti di “jugendliche Angeklagte”; la violazione di questo divieto comporta Nichtigkeit (nullità).
2. Qualora l’imputato, maggiorenne, non compaia all’udienza dibattimentale, la stessa deve essere rinviata. È fatta salva però la facoltà del giudice di ordinare l’accompagnamento coattivo dell’imputato. Se questi è irreperibile, si deve procedere ai sensi del § 197, primo comma, StPO (“Abbrechung des Verfahrens”), vale a dire, il procedimento deve essere interrotto e il Pubblico Mionistero deve svolgere nuove ricerche intese ad accertare il domicilio o comunque il luogo in cui si trova l’imputato. Dell’avvenuta interruzione del procedimento deve essere avvisata la p.l..
Alla mancata comparizione dell’imputato è equiparato l’allontanamento volontario dello stesso durante il dibattimento (ved. OHG, Sez. pen., 54/75). Se l’imputato compare al dibattimento in ritardo, il giudice non è obbligato ad informarlo sulle attività processuali svolte sino al momento della sua comparizione.
3. Un Abwesenheitsurteil (sentenza contumaciale), secondo il codice di procedura penale austriaco, può essere pronunziato soltanto nei seguenti casi (l’elencazione è tassativa):
a) se l’imputazione ha per oggetto un Vergehen (contravvenzione), cioè un reato, per il quale è prevista la pena detentiva di durata non superiore a tre anni
b) se l’imputato è già stato interrogato in ordine al reato che gli è stato contestato e se la citazione gli è stata notificata personalmente
c) se l’accertamento dei fatti è possibile nonostante l’assenza dell’ imputato
d) se, nel corso del dibattimento, non sono state fatte nuove contestazioni.
La mancanza, anche di uno solo dei presupposti ora elencati, comporta nullità della sentenza ex § 281, 1°c., n.3, StPO, anche se vi è stato il previo consenso delle parti ad un Abwesenheitsurteil.
4. La decisione, se procedere in assenza dell’imputato (nei casi – tassativi – in cui il § 427 StPO lo consente) o se disporre la comparizione personale dell’ imputato, è rimessa alla discrezionalità del giudice (“ist eine Ermessensentscheidung des Richters”). È comunque fatta salva la facoltà del giudice, di rinviare il dibattimento, se reputa necessaria la comparizione personale dell’imputato ai fini dell’accertamento dei fatti (“zum Zwecke der Sachaufklärung”).
L’imputato è da ritenersi citato regolarmente, se in citazione rispetta nella richiesta di rinvio a giudizio, l’esposizione dei fatti non è stata limitata all’indicazione dei paragrafi che si assumono violati (cfr. OGH, Sez. pen., 61).
5. L’Abwesenheitsurteil deve sempre essere notificato all’imputato personalmente, anche se in dibattimento è stato rappresentato da un difensore. Non può essere emanato un Abwesenheiturteil se lo stesso riguarda fatti di cui non vi è stata data menzione nella richiesta di rinvio a giudizio e per i quali vi è stata una “Ausdehnung” nel corso del dibattimento. L’imputato deve essere stato interrogato in merito al fatto/ai fatti.In sede di sentenza può procedersi ad una qualificazione giuridica diversa, se il fatto rimane (sostanzialmente) identico e se l’imputato è già stato interrogato in ordine al medesimo o se l’imputato, in occasione dell’interrogatorio, si è avvalso della facoltà di non rispondere; del suo diritto al silenzio (“Schweigerecht”).Se l’imputato chiede rinvio dell’udienza dibattimentale, adducendo un legittimo motivo per la sua mancata comparizione, non può procedersi al dibattimento in sua assenza e all’emanazione della sentenza (cfr. OGH - Sez. pen. - 27/31). Parimenti l’Abwesenheitsurteil è escluso se nella citazione non vi è stata menzione del fatto che in caso di mancata comparizione si procederà in contumacia. Anche se i presupposti formali per l’emanazione di una sentenza contumaciale sussistevano, l’imputato può proporre ricorso contro la stessa solo nel caso in cui impedimento sia dipeso da causa di forza maggiore. La relativa richiesta di rinvio non deve essere, necessariamente, portata a conoscenza del giudice che procede prima della data fissata per il dibattimento.
6. Il ricorso contro la sentenza contumaciale (che ha effetto sospensivo) deve essere depositato – entro 14 giorni a decorrere da quello dell’avvenuta notifica – presso il Landesgericht o presso il Bezirksgericht. Se la sentenza è stata emanata dal Landesgericht, sul ricorso decide l`Oberlandesgericht (Corte d’appello); contro il rigetto del ricorso da parte dell’Oberlandesgericht, all’imputato non spetta più alcun mezzo di gravame. Il ricorso contro un Abwesenheitsurteil del Bezirksgericht, viene deciso dallo stesso Bezirksgericht. Se il Bezirksgericht rigetta il ricorso, l’imputato ha facoltà di inoltrare Beschwerde (reclamo), entro 14 giorni, al Landesgericht.
7. Qualora l’imputato, oltre al reclamo, abbia anche proposto congiuntamente un mezzo di impugnazione ordinario, la decisione spetta al giudice competente a decidere sul mezzo di impugnazione; questo giudice è obbligato a decidere preliminarmente il reclamo. Soltanto in caso di rigetto di questo ultimo, il giudice decide sul mezzo di impugnazione proposto. In caso di accoglimento del ricorso, deve essere fissato un nuovo dibattimento, al termine del quale, in sede di deliberazione della (nuova) sentenza, va rispettato il divieto della reformatio in peius; contro tale sentenza sono proponibili tutti i mezzi di impugnazione ordinari. L’inizio del dibattimento “conferisce” alle parti, in linea di massima, il diritto ad una sentenza, a meno che il giudice non ritenga che sussistano i presupposti per una “diversionellen Erledigung” (comminazione di una pena sostitutiva), nel qual caso può procedersi a Verfahrenseinstellung.