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Assegno unico e arretrati: c’è tempo fino al 30 giugno

Bisogna affrettarsi al fine di vedersi riconosciute le mensilità arretrate
assegno unico 2022
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Assegno unico e arretrati: c’è tempo fino al 30 giugno

Chi ha intenzione di fare domanda per l’assegno unico e, nel contempo, vuole vedersi riconosciute le mensilità arretrate spettanti a decorrere da marzo deve affrettarsi e presentare la domanda entro e non oltre il 30 giugno.
 

Assegno unico e arretrati: cos’è?

Il decreto legislativo 21 dicembre 2021, n. 230.

L’assegno unico per i figli è una misura istituita a favore dei nuclei familiari, fornendo un supporto economico attraverso l’erogazione di un beneficio economico.

Il Decreto legislativo 21 dicembre 2021, n. 230, all’articolo 1, stabilisce che “a decorrere dal 1° marzo 2022 è istituito l’assegno unico e universale per i figli a carico, che costituisce un beneficio economico attribuito, su base mensile, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo, ai nuclei familiari sulla base della condizione economica del nucleo, in base all’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)”.

Si considerano “figli a carico” quelli che fanno parte del nucleo familiare.
 

Assegno unico e arretrati: verso un incremento demografico

Come indicato nella Legge Delega 1 aprile 2021, n. 46, il beneficio in argomento è vòlto a favorire la natalità, a sostenere la genitorialità e a promuovere l’occupazione, soprattutto femminile.
 

Assegno unico e arretrati: il tempo stringe…

È proprio così: il tempo stringe!

Chi ha intenzione di presentare domanda per il riconoscimento dell’assegno unico ha tempo fino al 30 giugno se vuole vedersi riconosciuti gli arretrati spettanti dal mese di marzo.

Dopo questa data, infatti, l’assegno unico decorrerà dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.

Insomma, si decadrà dal diritto agli arretrati.

Come specificato, in sede di presentazione della domanda, -collegandosi al sito web www.inps.it o andando in un qualsiasi patronato o al Contact Center dell’istituto - necessario è che venga allegato anche l’ISEE. Se si omette di presentarlo, sarà erogato un assegno minimo di 50 euro al mese per figlio.

Per approfondire il tema, si veda qui