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Assegno unico familiare: sì definitivo del Senato

Il provvedimento, approvato ieri sera al Senato, ora è legge. Cosa cambia?
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Ph. Luca Martini / Old landscape

Con 227 voti favorevoli, 4 astenuti e nessun voto contrario l’aula del Senato ha approvato definitivamente la riforma dei contributi familiari, attraverso il via libera al primo atto del family act, ovvero quell’assegno unico familiare che oggi tutte le forze politiche cercano di intestarsi. Vediamo cosa cambia rispetto alle previsioni.

Assegno unico familiare: la riforma

Già approvato alla Camera, stavolta si fa sul serio. L’assegno unico familiare diventa legge e sarà operativo dal 1 luglio. Dopo un lungo e travagliato percorso durato quasi due anni, la prima puntata di quel family act da più parti promesso diventa finalmente operativo.

Assegno unico familiare: le generalità

Dal primo luglio 2021 verrà concesso per i figli, a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento del ventunesimo anno di età, un assegno unico perché onnicomprensivo dei precedenti contributi ora cancellati e confluiti nel presente bonus (premio natalità, bonus bebè, assegni familiari, ecc.) del valore complessivo massimo di 250 euro, variabile a seconda dei casi e delle situazioni, tenendo conto del reddito, e viene concesso a tutti, ovvero sia a dipendenti pubblici che a quelli privati, nonché ad autonomi e incapienti.

Assegno unico familiare: a chi spetta

Il principio sarà quello della proporzionalità del reddito. Per cui, chi ha di più avrà un assegno di importo meno cospicuo, mentre chi è in difficoltà godrà del contributo massimo. Una norma transitoria, per ora solo annunciata, prevedrà di non far perdere il beneficio alle persone che godono di detrazioni fiscali per figli di età maggiore di anni ventuno. Secondo un recente studio, 1,35 milioni di famiglie avrebbero avuto una perdita mediana di 381 euro se non si fosse prevista questa norma transitoria, mentre una compensazione integrale delle perdite costerebbe circa 800 milioni di euro.

Il provvedimento, dunque, fuga le paure dei genitori che temevano di poter perdere denaro rispetto a quanto percepito fino ad ora.

Assegno unico familiare: quanto è stato stanziato?

La somma stanziata precedentemente e integrata in corso d’opera ammonta, ora, a circa 20 miliardi di euro, cifra che, secondo alcune proiezioni, non permetterebbe di assicurare un contributo fino a 250 euro mensili come promesso, ma che garantirebbe solo una concessione media di soli 150 euro. Si parla, però, di un possibile incremento dei fondi messi a disposizione.

Assegno unico familiare: come funziona?

Per quanto riguarda il meccanismo e i particolari del provvedimento appena approvato in via definitiva alla camera, rinviamo a questo articolo già pubblicato su Filodiritto, che inquadra con precisione quanto previsto per la disciplina del nuovo assegno unico familiare.

Assegno unico familiare: come viene corrisposto?

L’assegno unico familiare è concesso in due modi: o in compensazione, sotto forma di credito d’imposta, oppure sotto forma di erogazione mensile diretta della somma di denaro spettante.

Ricordiamo che l’assegno unico familiare è compatibile con la fruizione di eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle regioni, dalle province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali.

Assegno unico familiare: le dichiarazioni della ministra Bonetti

La ministra per le pari opportunità ha detto: “Oggi è un giorno buono per l'Italia perché inizia il tempo del futuro e della ripartenza per il nostro Paese. Si tratta del primo passo di una riforma storica integrata delle politiche familiari del nostro Paese che investe nelle famiglie, nell'educazione dei giovani, nella parità di genere". E ancora: "L'istituzione dell'assegno unico universale all'interno del Family Act segna un cambio di paradigma nel sostegno alle famiglie e alla natalità. Così le istituzioni hanno avuto il coraggio di mettere al centro le nuove generazioni. L'assegno unico universale è un passo storico e universale e assume valore solo all'interno di una riforma integrata".