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Art. 639-bis - Casi di esclusione della perseguibilità a querela (1)

1. Nei casi previsti dagli articoli 631, 632, 633 e 636 si procede d’ufficio se si tratta di acque, terreni, fondi o edifici pubblici o destinati ad uso pubblico.

(1) Articolo aggiunto dall’art. 97, L. 689/1981.

Rassegna di giurisprudenza

L’assegnazione di un immobile di proprietà di un istituto autonomo case popolari ad un terzo non può certamente far venir meno la destinazione ad uso pubblico del bene, con la conseguente procedibilità d’ufficio prevista dall’art. 639-bis (Sez. 7, 47341/2018).

L’art. 639-bis introdotto nel codice penale con la L. 689/1981, contestualmente alla sostituzione dell’originaria procedibilità d’ufficio con quella a querela per i reati previsti dagli artt. 631, 632 e 636, ha ripristinato la procedibilità d’ufficio quando le condotte criminose previste da tali articoli (nonché nell’art. 633) sono poste in essere su acque, terreni, fondi o edifici pubblici o destinati a uso pubblico.

E la giurisprudenza, individuando la categoria di beni «pubblici o destinati a uso pubblico» ha affermato che devono considerarsi tali, secondo la nozione ricavata dagli artt. 822 e ss. CC, i beni appartenenti a qualsiasi titolo allo Stato o ad un ente pubblico, e quindi non solo i beni demaniali ma anche quelli facenti parte del patrimonio disponibile o indisponibile degli enti predetti; e «destinati a uso pubblico» quegli altri beni che appartengono a privati e detta destinazione abbiano concretamente. E la qualifica permane anche se, in concreto, al momento del fatto non è in corso l’uso del bene. In sintesi edifici destinati a uso pubblico «sono quelle strutture edilizie, definitive o temporanee, destinati ad ospitare un’attività di pubblico interesse (Sez. 2, 55070/2017).

Ai fini della perseguibilità di ufficio del delitto di invasione di terreni o edifici, devono considerarsi pubblici  secondo la nozione che si ricava dall’art. 822 e ss. CC, mutuata dal legislatore penale  i beni appartenenti a qualsiasi titolo allo Stato o ad un ente pubblico, e quindi non solo i beni demaniali ma anche quelli facenti parte del patrimonio disponibile o indisponibile degli enti predetti; e destinati ad uso pubblico quegli altri beni che appartengono a privati e detta destinazione abbiano concretamente avuto (Sez. 7, 36255/2016).