Elezioni USA: ripassiamo la storia, tra curiosità, asinelli ed elefantini
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Ripercorriamo i momenti più significativi a volo d’uccello e dopo avere ricordato che le presidenziali americane non sono elezioni dirette – non si esprimono cioè gli aventi diritto nelle urne per i candidati – ma di secondo grado, essendo compito dei votanti scegliere i Delegati alla bisogna, definiti Grandi Elettori, riuniti poi in uno specifico Collegio.
Nel testo, come va sempre ricordato, i Democratici vengono anche chiamati Asinelli e i Repubblicani Elefantini con riferimento ai due animali che li rappresentano.
Il Partito Repubblicano è altresì denominato Grand Old Party e l’acronimo GOP ne definisce anche esponenti ed elettori.
- Ovviamente, la prima elezione dei Grandi Elettori datata 1788-1789 con la successiva Nomina all’unanimità, da parte del Collegio da loro formato, del primo presidente degli Stati Uniti d’America George Washington.
- Naturalmente, dato che si trattò di una conferma in carica (dello stesso Washington, ci mancherebbe) e quindi in qualche modo di un’indicazione per il futuro, la seconda, del 1792. Va ricordata anche perché si svolse in un anno bisestile, ragione per la quale (essendo i mandati quadriennali) altrettanto accadde, accade e accadrà per le successive.
- La quarta del 1800, con la seguente entrata in carica di Thomas Jefferson del 4 marzo 1801, in quanto consente al Partito Democratico-Repubblicano di arrivare alla Dimora Presidenziale, che occuperà fino al 4 marzo del 1829, record assoluto storico negli States di mantenimento consecutivo della Presidenza da parte di un movimento politico.
- Di specifico interesse è la votazione dei Grandi Elettori nel 1824, perché per la prima e unica volta nessuno dei candidati ottiene la maggioranza degli stessi e la competenza passa alla Camera dei Rappresentanti, che provvede votando, secondo il disposto costituzionale, per Stati, per Delegazioni.
- Oltremodo importante l’elezione rivoluzionaria del 1828 che porta alla Casa Bianca una Borghesia in fermento ma ancora in formazione, rappresentata da Andrew Jackson, allontanando dal potere, in John Quincy Adams, l’ultimo esponente dell’Aristocrazia che aveva ideato, voluto e realizzato gli USA. Nasce in questi tempi e in tale temperie il tuttora operante Partito Democratico.
- È nel 1840 che i Whig (sorti per contrastare le politiche di Jackson) conquistano la Presidenza. Lo specifico rilievo della circostanza si evince considerando che il 4 aprile 1841, dopo un solo mese di teorico governo, vista la malattia, il presidente William Harrison muore e gli subentra il vice John Tyler – non senza opposizioni e polemiche, ma dettando la via da seguire in futuro in altrettali situazioni.
- 1848: per la prima volta si vota per i Grandi Elettori nell’arco di un solo giorno, il primo martedì dopo il primo lunedì del mese di novembre dell’anno bisestile. In precedenza, i seggi restavano aperti nel Paese per un mese e più.
- È nel 1860 che il da poco (nel 1854) costituito Partito Repubblicano conquista White House con Abraham Lincoln. Approfitta della spaccatura interna ai Democratici che propongono due diversi candidati e perdono. Conosciamo tutti le conseguenze della vittoria del primo GOP a proposito dell’Abolizione dello Schiavismo e della Secessione.
- Sorvolate le strane votazioni del 1864, in cui Lincoln include come Vice nel ticket un democratico per evidenziare che la lotta in atto non è solo repubblicana, eccoci al 1876. È davvero epocale il fatto che per la prima volta in assoluto il ticket vincente (guidato dal democratico Samuel Tilden) a livello nazionale per Voti Popolari perde – lo si deciderà dopo lunghi contrasti – perché il rivale (il GOP Rutherford Hayes) ottiene, ciò malgrado, un maggior numero di Grandi Elettori. La situazione si ripeterà nel 1888, nel 2000 e nel 2016 sempre a danno degli Asinelli e a favore degli Elefantini.
- 1904: Theodore Roosevelt è arrivato alla Casa Bianca nel settembre 1901 a seguito della morte, conseguente a un attentato, di William McKinley. È nel predetto 1904 che decide di candidarsi per ottenere, dopo aver concluso il mandato del predecessore, un proprio quadriennio. È la prima volta (si verificherà dipoi con Calvin Coolidge, Harry Truman e Lyndon Johnson) che accade che un Vice succeduto mortis causa vinca le elezioni personalmente.
- 1912: i Dem avevano favorito nel 1860 la vittoria repubblicana dividendosi? Altrettanto fanno nel 1912 i GOP restituendo il favore. Della dura contrapposizione William Taft-Teddy Roosevelt approfitta Woodrow Wilson.
- 1928: l’Asinello candida per la prima volta un cattolico, Alfred Smith. Un vero bagno di sangue.
- 1932: in piena Grande Depressione, l’incumbent e ricandidato repubblicano Herbert Hoover viene defenestrato da Franklin Delano Roosevelt che dà il via a un governo personale assolutamente unico (vincerà altre tre volte) restando in carica dal 4 marzo 1933 al 12 aprile 1945, giorno del trapasso. Record questi due (quattro campagne vincenti e oltre dodici anni di regno) imbattibili, visto che un Emendamento del 1951 pone il limite invalicabile di due elezioni.
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