x

x

Green Pass obbligatorio sui trasporti locali

Nuovo decreto per salvare il Natale
Milano
Ph. Alessandro Saggio / Milano

Il nuovo decreto approvato dal Consiglio dei Ministri ha introdotto delle novità sull’uso del green pass. Sarà possibile usufruire dei trasporti regionali e interregionali solo se muniti di certificazione verde. Ma la vera novità è per i trasporti pubblici locali, ove sarà richiesto il green pass. Tale misura appare necessaria per poter contenere il contagio da Covid 19.

 

Green pass per i trasporti locali: cosa introduce il nuovo decreto legge?

Con l’avvento della stagione autunnale e con l’aumento dei contagi il Governo ha e sta valutando quali debbano essere le misure necessarie per contenere il contagio da covid e nel contempo garantire a tutti i cittadini di poter festeggiare (finalmente) il Natale.

Il nuovo decreto legge, approvato all’unanimità dal Consiglio dei Ministri, ha analizzato numerosi temi, tra cui la differenza tra il green pass base e il super green pass, la rilevanza della certificazione verde sui mezzi di trasporto non solo interregionali ma anche locali. Per poter prendere pullman, metropolitane e tram sarà necessario il possesso del green pass. Tale obbligo entrerà in vigore dal prossimo 6 dicembre 2021. Il vecchio green pass, rilasciato a coloro che hanno ottenuto la seconda dose del vaccino o che sono guariti dal covid 19 o a coloro che hanno effettuato il tampone con esito negativo, sarà necessario per poter fruire non solo del servizio di trasporto regionale e interregionale, ma soprattutto per quello urbano.

È necessario ricordare che l’obbligo di esibire il green pass sui treni, aerei e navi era già stato previsto nel precedente decreto ed in vigore dallo scorso 1 settembre.

 

Green pass per i trasporti locali: i controllori

Entro e non oltre il termine di 5 giorni dall’entrata in vigore del nuovo decreto le Prefetture e i Comitati provinciali per l’ordine pubblico dovranno predisporre un piano provinciale per poter effettuare le attività di controllo sull’effettivo possesso del green pass.       Inoltre, le prefetture saranno tenute a redigere una relazione ogni settimana che dovrà essere inviata al Ministero dell’Interno, al fine di monitorare i numeri delle violazioni nonché i risultati prodotti, soprattutto in relazione alla curva del contagio. Tale attività di controllo può essere realizzata solo mediante una mobilitazione “totale” e un piano su scala nazionale, realizzato da Prefetti e Comitati provinciali per l’ordine pubblico.

Mario Draghi ha affermato: La fase di controllo "è una parte fondamentale di questa strategia”. "Di questo è stata investita la Ministra dell'Interno. Le forze dell'ordine saranno mobilitate in modo totale. C'è tutta una aneddotica sui mancati controlli, bisogna potenziarli. Tutte le forze di sicurezza, i vigili urbani, saranno impiegati con un impianto diverso dal passato".

 

Green pass per i trasporti locali: come effettuare il controllo?

Sugli aerei, treni e navi il controllo del possesso del green pass avviene all’imbarco e comunque insieme al titolo di viaggio. Tuttavia, numerose sono le difficoltà nella fase di attuazione del controllo del green pass sui pullman, metropolitane e tram. Il controllo dei singoli passeggeri è impossibile.

Due sono i motivi di tale situazione:

in primo luogo, ogni giorno migliaia di utenti si spostano con i mezzi di trasporto locali sul territorio cittadino per fare la spesa, andare a scuola, andare a lavorare o anche per fare delle passeggiate. Appare poco probabile, se non impossibile, poter controllare tutti all’entrata del mezzo.

In secondo luogo, la domanda sorge spontanea: chi deve controllare? Il conducente o il controllore?

                 

Green pass per i trasporti locali: cosa dicono i sindacati?

Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato l’importanza dell’uso del green pass. Tuttavia, hanno rappresentato evidente preoccupazione in relazione a due aspetti di particolare rilevanza.

Il primo riguarda il servizio.

Il secondo riguarda i lavoratori.

Infatti, costituire un controllo massiccio, ogni giorno, ogni ora e ogni minuto su ogni pullman e treno determina dei ritardi nell’erogazione del servizio di trasporto locale. In egual misura è doveroso tutelare coloro che ogni giorno rendono possibile l’erogazione di tale servizio: i conducenti. Infatti, il controllo del green pass sui mezzi pubblici e i ritardi nelle corse esporrebbero i lavoratori al rischio di aggressioni. Per tale ragione i sindacati del settore trasporti di Roma hanno evidenziato la necessità di predisporre un piano specifico per poter garantire la sicurezza totale dei lavoratori, l’efficienza nell’erogazione del servizio di trasporto locale a vantaggio della collettività e il controllo del green pass per tutti coloro che intendono fruire del servizio di trasporto in piena sicurezza e serenità.

Marino Masucci, segretario della FIT Cisl Lazio ha commentato così: “ All’inizio del lockdown avevamo proposto di introdurre dei facilitatori sui mezzi pubblici, personale ad hoc per controllare distanziamento e mascherine, ma la nostra idea è caduta nel vuoto. Se si pensa di incaricare gli autisti di controllare i green pass si è completamente fuori strada. Servirebbe assumere personale addetto”.

Il segretario della FIT CIGL di Roma e Lazio Eugenio Stanziale ha evidenziato la massima disponibilità nello svolgimento dei controlli, aprendo anche a possibili collaborazioni con le forze dell’ordine ma manifestando grande preoccupazione. Infatti, ha affermato che “pur considerando il green pass uno strumento di garanzia per tutti i cittadini, ad oggi non ci sono le condizioni né tecniche, né organizzative per controllare il green pass sui mezzi pubblici”.

 

Green pass per i trasporti locali: quale sarà la modalità?

Il problema non è il controllo, ma la modalità di controllo. Appare evidente che se per accedere alla metro è necessario superare i tornelli, ove il controllo del green pass può essere costituito con maggiore efficienza, la vera incognita sono i pullman e i tram.

Sui pullman e i tram i controlli del green pass dovrebbero avvenire a campione da parte della polizia municipale all’uscita dai mezzi e dalle stazioni. L’Unione delle Province Italiane ha manifestato la necessità di supporto delle società di trasporto alla polizia locale.

Attilio Fontana, governatore della Regione Lombardia, ha manifestato piena disponibilità ad attuare le indicazioni che saranno fornite dal Governo per il controllo del green pass, così come previsto a livello nazionale.

 

Green pass per i trasporti locali: le parole del Ministro Gelmini

Mariastella Gelmini, Ministro degli Affari regionali ha evidenziato le numerose difficoltà che sussistono nel controllo del green pass sui mezzi pubblici locali ma ciò deve indurre ciascuno di noi ad agire con senso civico e responsabilità. “Riguardo al green pass sui mezzi pubblici i controlli saranno “a campione, a nessuno sfugge che non è semplice controllare sulla metro, ma l’impegno da parte del ministero dell’Interno è di intensificare i controlli”. “Occorre senso civico e la consapevolezza che sono misure indispensabili per difendere gli spazi di libertà che i cittadini hanno conquistato innanzitutto vaccinandosi”.

 

Green pass per i trasporti locali: i commenti

Stefano Lo Russo, sindaco della città di Torino, ha manifestato grande apprezzamento per la scelta del governo Draghi di introdurre nuove limitazioni e maggiori controlli nell’uso del green pass. Tuttavia, ha precisato che “è una buona norma, ma non nego che la sua applicazione mi preoccupa”. Il tema dei controlli è rilevante e non può essere demandato completamente ai sindaci, o alle aziende di trasporto; per quanto riguarda l'obbligo di Green pass introdotto anche per accedere ai mezzi pubblici e alle metropolitane è necessario”. “Servono risorse economiche, normative e dotazioni tecnologiche. In questo è fondamentale l’aiuto da parte del governo. Tuttavia, ritengo che la chiave sia puntare sul senso civico delle persone”.

“Da soli è impossibile”. È questa la difficoltà manifestata sia dai governatori che dai sindacati. Serve sinergia tra le parti sociali per poter controllare in modo efficace ed efficiente ogni giorno tutti i passeggeri e i loro green pass. L'Atac ha 250 controllori per 550mila passeggeri al giorno tra metro e bus. Calo Poledrini, direttore generale dell'Azienda sarda del trasporto pubblico ha affermato: "Abbiamo 40 addetti e 4mila corse". Appare evidente che per poter limitare la circolazione del virus Covid 19 si debbano predisporre ulteriori misure, magari nuove rispetto a quelle già introdotte. Ma alla base vi è una parola chiave che lega ogni cosa: Responsabilità.

Ciascun cittadino DEVE indossare la mascherina (soprattutto nei luoghi chiusi), igienizzare le mani, evitare assembramenti, mantenere la distanza di sicurezza e comportarsi in modo da preservare non solo la propria salute ma anche quella degli altri.