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Green pass: si estende l’obbligo per P.A. e privati

Nuovo decreto in arrivo.
Cortona, agosto 2021
Ph. Francesca Russo / Cortona, agosto 2021

Il Governo sta lavorando su un nuovo decreto legge di un solo articolo che prevede l’estensione da ottobre del Green pass obbligatorio ai dipendenti della Pubblica amministrazione e del settore privato, oltre al mondo della scuola e al comparto sanità.  

Dell’obbligatorio del Certificato verde per i lavoratori si discuterà in settimana in cabina di regia. Successivamente potrebbe arrivare il provvedimento tra la cui approvazione ed entrata in vigore dovrebbe trascorrere il tempo necessario per permettere alle persone di sottoporsi almeno alla prima dose di vaccino.

 

Green pass: cos’è e a cosa serve?

Il Green pass nasce su proposta della Commissione europea per agevolare la libera circolazione in sicurezza dei cittadini nell’Unione Europea durante la pandemia di Covid-19.

È una Certificazione in formato digitale e stampabile, emessa dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute, che contiene un QR Code per verificarne autenticità e validità.

La Certificazione verde attesta una delle seguenti condizioni:

  • aver fatto la vaccinazione anti Covid-19 (in Italia viene emessa sia alla prima dose sia al completamento del ciclo vaccinale);
  • essere negativi al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore;
  • essere guariti dal Covid-19 negli ultimi sei mesi.

Dal 1 settembre il Certificato verde è necessario in Italia non solo per accedere a numerose attività e servizi ma anche per viaggiare su navi e traghetti interregionali (esclusi quello dello Stretto di Messina); treni di tipo Inter City, Inter City Notte e Alta Velocità; autobus che attraversino più di due regioni; autobus a noleggio con conducente.

Anche il personale della scuola e delle università e gli studenti universitari devono possedere la Certificazione verde Covid-19 ed esibirla in caso di verifica (per saperne di più consulta l'articolo "Green pass: si estende l’obbligo per P.A. e privati").

Anche chi è vaccinato solo con la prima dose potrà accedere ai suddetti luoghi.

Infatti, il Certificato verde può essere scaricato anche da coloro che non hanno completato il ciclo vaccinale (per saperne di più consulta l'articolo "Green pass obbligatorio solo per mense scuola e Rsa").

 

Green pass: tutte le novità introdotte da ottobre

Il testo alla discussione del Parlamento, fra le novità più importanti, prevede il prolungamento della validità del Certificato (di 12 mesi e non più di nove), l’equiparazione fra i test rapidi salivari e i tamponi, l’estensione fino al 30 novembre del provvedimento sui tamponi a prezzi calmierati in farmacia e il via libera alla somministrazione dei vaccini anti-influenzali per gli over 18 anche in questi esercizi.

La validità del Certificato verde va conteggiata a partire dal giorno della somministrazione della seconda dose (o, in caso di vaccino effettuato con il preparato di Johnson & Johnson a partire dal giorno della somministrazione della prima - e unica - dose).

Per quanto riguarda i test salivari, con il nuovo decreto questi saranno equiparati ai tamponi antigenici. Quindi per entrare nei locali e negli altri luoghi in cui sia obbligatorio esibire il la Certificazione verde sarà sufficiente potrà mostrare il risultato di un test rapido salivare. Come il tampone antigenico, avrà una durata di sole 48 ore ai fini dell’accesso nei luoghi a obbligo Green pass.

Tornando al Green pass per i lavoratori, questione delicata in fase di decisione, con il nuovo decreto il Certificato potrebbe diventare obbligatorio da fine settembre o dai primi giorni di ottobre.

Per i dipendenti pubblici in particolare, la data potrebbe essere quella del 27 settembre o anche del 4 ottobre. Lo stesso per il Green pass in azienda, dove già in questi giorni è previsto l’incontro tra i sindacati Cgil, Cisl e Uil con i rappresentanti delle imprese Confindustria e Confapi.

Si discute anche sul costo dei tamponi, che potrebbero essere gratuiti solo per i lavoratori esentati dalla vaccinazione per motivi di salute.

Dibattito completamente aperto è, invece, per l’estensione della Certificazione verde anche ai mezzi pubblici locali, laddove potrebbe risultare difficile introdurre i controlli